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Una sensazione

Post n°4 pubblicato il 30 Marzo 2007 da dolceamore85

Scalda il cuore e brucia l'anima. Secondo voi cosa può essere? No, non sono qui alle 2 di notte a scrivere questo perchè sono stato vittima di un incendio, anche se da un incendio non ci si discosta molto. E' una cosa che ti entra dentro e ti prende fin dalle viscere, ti contamina, si impossessa del tuo cervello, lo droga fino allo sfinimento, ed è anche scientificamente provato. Tu ne rimani vittima e non puoi farne a meno, è la natura umana, un piccolo giochetto composto da tante piccole sostanze chimiche che brulicano e si combiano come a loro piace di più, in un orgia di libidine, fino a tirarti scemo. Tu sei indifferente e vedi, come in un film, te stesso, che vieni preso in giro, che vieni sottomesso, che resti al gioco perchè non hai alcuna possibilità di uscita, sei costretto a viverla fino in fondo, a rischiare, a giocarti tutto quello che hai pur di cercare di raggiungere uno scopo, che puntualmente non raggiungi mai. Sei come un burattino nelle mani di un bambino, che si diverte a manovrarti, che cerca di trovare un attimo di gioia, o di accettazione se vogliamo, facendo piccoli gesti che per te invece significano immensi gesti, restando sempre in buona fede, ma non rendendosi conto del fatto che tu ne subirai danni permanenti. Ebbene si, secondo voi, di cosa si tratta? Molti ci saranno arrivati subito senza nemmeno pensarci troppo, puntando il dito verso lo schermo del computer e cacciando fuori una risata isterica ma di gusto, dicendo "ah babbo, sei anche tu vittima di questo gioco pericoloso, bentornato tra gli esseri umani!". Ma non credo sia così semplice affrontare un argomento così importante e così delicato, qualcuno ci prova usando parole forbite, altri attraverso quel fantastico strumento che è l'astrattismo, una lingua universale, attraverso giochi di suoni e di colori, grandi scrittori e grandi filosofi di tutti i tempi ci hanno provato, grandi pittori, grandi musicisti, saggi lungimiranti e osservatori della Luna, grandi personaggi, persone di spirito, coraggiosi e tentatori, ma tutti si sono accorti che non esiste metodo per descriverlo, si può comunicare una piccola o grande emozione, ma non sarà mai universale. Non esistono parole, melodie o rappresentazioni grafiche, esiste solo il sentimento. Lo si può soltanto nominare, e nulla più. Subito dopo cala e rimane sospeso un alone di tristezza, amarezza, melanconia, compassione, sconforto, ma anche una piccola risata gioiosa prende il sopravvento, piccola piccola, ma che non significa poco, davanti a tutto quello che si è dovuto passare, una piccola parte di gioia e speranza rimane sempre viva dentro noi stessi. In fondo noi viviamo la situazione nel presente con il sorriso sulle labbra, un sorriso forzato ma sponteneo, il nostro organismo ci induce a farlo, anche se nel profondo di noi stessi regna la tristezza. Nel momento in cui ci siamo dentro non ci rendiamo conto del gioco, cerchiamo di andare sempre avanti e non vorremmo mai smettere, senza renderci conto di quello che stiamo facendo a noi stessi. Eppure quei pochi momenti, quei rari sprazzi di felicità, sono talmente intensi che nulla più al mondo potrebbe renderci più felici, nemmeno quello che potrebbe essere l'avventura di una vita intera. Sono quei docili momenti che ci danno la speranza, la forza per andare avanti, l'illusione che tutta la vita non sarà soltanto tristezza e solitudine, ma una ruota che gira, e prima o poi tocca anche al momento di gioia e di tristezza, non sempre a quello di indifferenza e monotonia. Di che cosa sto parlando? Dell'amore platonico. Qui partono le risate di chi ancora non ci era arrivato. Non stiamo parlando di cosa da poco, stiamo parlando di amore con la "a" maiuscola, stiamo parlando di sentimenti, di odori, di momenti, di ricordi, di sensazioni, che portano poi a delle azioni che non ci saremmo mai immaginati. L'amore ti fa fare cose strane, che non sarebbero mai arrivati al nostro io, che sarebbero sempre rimaste bloccate, celate e conservate all'interno di noi stessi, per una semplice questione di buon senso, non si tratta di cose ordinarie, ma che vanno oltre, che trascendono il modo razionale di pensare di un essere umano. C'è chi arriva a rubare per amore, ad uccidere per amore, a compiere pazzie che ti stravolgono il senso della tua vita, sempre per amore. L'amore è una cosa grande, che permette di sovrastare un essere umano, che permette di renderlo una pedina all'interno di meccanismo, le cui mosse non sono sempre relegate alla stessa persona. Diventi schiavo di un modo di pensare che non è più il tuo. E vi posso assicurare che disintossicarsi non è cosa affatto facile. E' più forte della droga, e perfino dell'alcolismo. Non esiste clinica o comunità di recupero per queste cose, ogni persone è costretta ad affrontare da solo a viso aperto il mondo esterno. Quando il mondo un attimo prima era solo dentro di lui. Ci vogliono anni, diversi e svariati anni, e non è detto nemmeno che questi siano del tutto sufficienti. Ma ciò che è passato ti fa solo soffrire, nel frattempo tu ti chiudi in te stesso ed esterni solo sensazioni fortemente negative, fai anche qui cose che prima non avresti mai fatto, è come vivere il secondo tempo di un film, che già prima non era del tutto positivo, in maniera del tutto negativa. Ma nel frattempo che esprimi, sfoghi ed emani negatività sei sempre più predisposto a rivivere un'ulteriore esperienza simile, hai sempre più voglia di innamorarti ancora, anche se sai che basta un attimo e tutto ciò comporterà anni e ancora più anni di sofferenza, ma con la speranza che questa volta possa andare bene. Ma tutto ciò ha anche dei lati positivi, ti avvicini alle arti, credi sempre di più che la libera espressione possa essere motivo di felicità, quando invece lo è solo apparentemente, in quanto si è più predisposti alle emozioni e si è più vulnerabili. La musica, grande compagna, mi ha portato oltre ad apprendere anche a eseguire, la pittura, mi ha incantato ma mi ha lasciato su un universo ben distante, la lettura, mi ha convinto ad intraprrendere un viaggio di 1500 pagine mai portato a termine, la filosofia, che mi ha fatto viaggiare con la mente e mi ha dato modo di comprendere almeno le cose terrene e razionali, dando un senso alla mia vita di prima, ma ovviamente dandomi ragione di credere che non esista soluzione alla vita di ora. Ma in fondo la vita è una viaggio, lo si intraprende una volta sola e poi è sempre lo stesso, nell'attesa si soffre e si cerca un'altra situazione diversa, che porterà ad attimi di pura follia ma ad una sofferenza ancora maggiore, ma la si cerca lo stesso, indifferentemente, perchè ne basterebbe una, soltanto una, che ti porterebbe a vivere la follia per tutto il resto della tua vita, che tutto il resto non avrebbe allora più importanza. Perche in fondo l'amore è pura follia, una dolce follia, che ci rende schiavi di un sistema irrazionale, ma che ci fa vivere come mai successo prima, sopra le righe, in un mondo parallelo, in una gallassia tutta blu, in un manto compatto e soffice di nuvole, in una piscina ovattata di cotone, in una tazza di latte con i biscotti al cioccolato, in una macedonia di fragole interamente ricoperta di panna montata, sulla cresta dell'onda di ogni sinfonia mai composta e mai suonata, nella vividità di un colore mai formato e mai riflesso, con la velocità più grande di quella della luce e più piccola di quella di un oggetto fermo, con la brillantezza della Luna sempre riflessa nei nostri occhi, e con il pensiero sempre rivolto verso il cielo, pensando e riflettendo a vuoto, sul fatto di come la nostra vita potrebbe essere migliore. E non si trova mai una risposta. Alla fine qualcuno ci prova e descrivere l'amore, le sue fasi, le sensazioni che si provano restando in mezzo, ma come già detto è del tutto inutile, si può descrivere solo una lieve sfumatura, una piccola ombra di luce riflessa, perchè mai nessuno strumento materiale potrà descrivere quello che è il sentimento, ovvero qualcosa di totalmente irrazionale e astratto. Ma almeno io ho voluto dare il mio contributo, rendendo questa vita meno difficile da disegnare, e dedicandola a tutti voi, che instanscabilmente e indifferentemente siete arrivate fino alla fine, senza cedere, perchè a volte non è semplice, sentirsi dire alcune cose, anche se alla fine è bello, si tratta solo di un'altra esperienza.


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