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I TARANTELLATI DI PIAZZA M ESE

Post n°113 pubblicato il 06 Settembre 2011 da icamerieri
Foto di icamerieri

Non sarà stata una edizione esaltante come altre in precedenza, però... che bello vedere i giovani di Caulonia fare festa. Mai come quest'anno i giovani locali hanno vissuto il KTF come una festa propria. A cosa sarà dovuto?

 
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RITORNO PER SCHIAMAZZO E PER SOLLAZZO

Post n°112 pubblicato il 02 Settembre 2011 da icamerieri

Caulonia, 1 settembre 2011

La temperatura si è finalmente rinfrescata. Stasera, dopo tantissimo tempo, mi sono riaffacciato al mio blog che trascuravo da tempo. Rivederlo mi stimola a riprenderne l'attività che, comunque, non sarà, quotidiana, ma potrà divenirlo.

Intanto, ho pubblicato qualcosa sulla XIII^ edizione del Kaulonia Tarantella Festival.

Andate a leggerla

 
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MASSIMO BONELLI E IL VOTO DELLA GIURIA AL KAULONIA TARANTELLA FUTURE 2011

Post n°111 pubblicato il 02 Settembre 2011 da icamerieri

La XIII^ edizione del KTF è decorsa ormai da una settimana. Restano le polemiche. Perchè della qualità della manifestazione c'è poco da dire. Se escludiamo alcuni passaggi significativi come il Kaulonia Future e l'affacciarsi sul palco di piazza Mese di un artista famoso che non trascura mai di ricordare di essere cauloniaese di SantuNicola: Marcello Cirillo, ben poco rimane nelle nostre menti. Ma, osserva più di uno,  che ch'azzecca Marcello con la tarantella calabrese? Potremmo rispondere, ma che ch'azzeccano tutti queli artisti partenopei che sono passati da piazza Mese e di cui nessuno se ne ricorda sotto l'aspetto artistico! Marcello è arrivato a Caulonia perchè è un cauloniese che vive lontano e che ama il suo paese! oltretuto è un artista famoso ed ammirato dal pubblico televisivo. Come lui lo sono anche altri due personaggi dello spettacolo che vanno per la maggiore. Non sono nati a Caulonia, ma vi sono cresciuti e ci ritornano di frequente. Come Marcello amano Caulonia e lo rappresentano con messaggi diversi. Lallo Circosta e Franco Neri non meriterebbero forse di calacre il palco di piazza Mese? Non è ora che la kermesse cauloniese facesse un'altro salto di qualità? Alla danza e alla musica aggiungere la satira e la comicità?  La tarantella, da noi, rappresentava la festa, l'allegria, la gioia dello stare assieme, momenti defatiganti dopo dure giornate di lavoro nei campi, ecc. In quelle circostanze faceva la sua parte l'ironia, la scanzonata gioia delle battute per ridere tra una pausa e l'altra. Non sarebbe stato positivo avere sul palco un artista capace di colmare i vuoti dei cambi palco con ilarità ed ironia? Un presentatore vero per un grande evento! Invece Caulonia rimane terra di conquista per chiunque venga da fuori. Avevamo ipotizzato per le manifestazioni del KTF una serie di attività culturali atte a fare di una festa di paese un evento culturale attivo per tutto l'anno. La Regione Calabria aveva letto in quel progetto presentato il 13 dicembre 2009 un'insieme di cose che meritavano di essere finanziate. E lo finanziò al 50% con ben 120mila euro. Tra quelle attività era previsto il premio "città di Caulonia". E' andato disatteso. Per demerito di chi? Provate a documentarvi in merito.

Tornando alla XIII^ edizione del KTF, quest'anno, grazia a CNI-Music (ha coperto tutte le spese) hanno dato avvio al premio "Caulonia-CNI". Finalmente!!!! meglio che niente. Ma, fino a quando durerà?

Quanto sarebbe stato bello premiare un cauloniese che dà prestigio al buon nome della nostra comunità, sia egli personaggio dello spettacolo, della scienza, della politica, della cultura, delle professioni, e quale vetrina migliore.... Invece premiamo i forestieri e lo fanno calabresi d'altri contesti.

Meno male che c'è Mimmo Cavallaro. Saremo retorici e ripetitivi: Mimmo è una istituzione e non lo scopriamo noi.

Di seguito dò pubblicazione di un anota inviatami da Massimo Bonelli di CNI-Music sulvoto al Kaulonia Future. Leggetela, è importante per conoscere i fatti.

____________________________________

Roma, 1 settembre 2011

PREMESSA

Quando diventi padre per la prima volta non sai bene cosa significhi fare il papà.

Non sai come accudire quel batuffolo che hai tra le braccia. Lo conosci da poche ore e già lo ami profondamente, ci metti tutto te stesso ma in ogni istante temi di commettere errori, di fargli del male senza accorgertene, perché è piccolo e indifeso e tu sei maldestro e stanco, soprattutto di sera, quando torni da una dura giornata di lavoro.

Un’idea che prende forma e diventa realtà è un po’ come un figlio. Nasce e dopo un attimo te ne innamori, ci metti tutto te stesso, la coccoli, la curi al massimo delle tue possibilità sperando che un giorno possa camminare da sola, forte e sicura, per le strade del mondo.  Sai già che commetterai degli errori durante il percorso e speri che quegli errori non pesino su di lei, non ne condizionino la sua crescita.

Ed io un errore l’ho commesso, un grave errore di leggerezza, di sopravvalutazione delle persone che avevo attorno in un momento molto delicato nelle prime ore di vita del Kaulonia Tarantella Future, una creatura che ho amato fin da quando era soltanto un’idea.

I FATTI

I dettagli della vicenda  (a parte qualche frase in “stile ventennio” che mi è stata attribuita e che non ho mai pronunciato), sono stati descritti abbastanza minuziosamente da Gianluca Albanese, con l’inspiegabile omissione di una parte però, la parte più significativa, quella che chiarisce il motivo per il quale ho detto e fatto certe cose. 

Spero e sono certo si sia trattato di una dimenticanza che mi auguro di riportare alla luce con quanto sto per scrivere. Albanese ha infatti dimenticato di scrivere che la mia personale preferenza era andata agli A3 Apulia Project e non agli Astiokena.

Ma veniamo ai fatti per come si sono svolti. Dopo che tutti i giurati avevano espresso il proprio voto, la situazione era : Gioia popolare (3 voti – Albanese, Loccisano, Corapi), Lira Battente (2 voti – Riccio, Uselli), Astiokena (1 voto - Laura Cuomo/Bennato), A3 Apulia Project (1 voto – Massimo Bonelli).

Il verdetto era quindi praticamente già scritto quando la Cuomo, pienamente appoggiata da me, Riccio e Uselli, ha manifestato in maniera piuttosto evidente le sue perplessità su questa scelta che ci appariva a dir poco incredibile.

L’aver poi scoperto in quei concitati istanti che uno dei giurati era incompatibile col suo ruolo in quanto cugino di uno dei finalisti del contest, ha contribuito ad innestare ulteriori dubbi sulla regolarità di quanto si stava facendo.

 

La discussione aveva già preso una brutta piega quando l’assessore Riccio, tagliando la testa al toro, ha proposto di lasciare la decisione finale alla direzione artistica e quindi a Bennato nella persona di Laura Cuomo.

Laura ha confermato che per la direzione artistica i vincitori sarebbero dovuti essere gli Astiokena. 

Ed io, con tutta l’ingenua enfasi di cui sono capace, ho commesso il secondo errore della serata assumendomi la responsabilità di ratificare la scelta della direzione artistica e proclamare quindi vincitori gli Astiokena senza risparmiare battutine e freddure ai 3 giurati che in quel momento, alle 2 del mattino dopo 4 giorni di festival, mi apparivano più “con-giurati” che giurati.

 

RIFLESSIONI FINALI

Inutile dire che, tornando indietro, rifarei le stesse identiche scelte che ho fatto, ma probabilmente le attuerei in modo diverso, fingendo e dissimulando nella migliore tradizione machiavellica che tanto detesto.

Infine, al di là degli errori commessi e del frastuono mediatico che la vicenda ha avuto (cosa che da conoscitore di marketing so essere utile tanto al giornalista, quanto a me e al festival) c’è un’unica e sola cosa che mi ha veramente ferito di tutta questa vicenda e che mi lascia tutt’ora l’amaro in bocca.

Gianluca Albanese ha avuto la capacità di condividere un’intera giornata con me, a pochi passi da me, chiacchierando, ridendo e scherzando come se nulla fosse, come se non avesse già pronto il coltello da conficcarmi nel fianco la mattina seguente sulle pagine di un quotidiano….fingendo…fingendo.

Trovo questa cosa disumana, agghiacciante.

Ho già avuto modo di dirgli personalmente quel che ho appena scritto e lui mi ha detto che in quanto giornalista è tenuto ad essere un “bastardo”.

Io invece penso che il giornalista sia prima di tutto un essere umano, un uomo che ha tutto il diritto professionale di valutare e criticare il comportamento e le scelte altrui, ma che, dal momento che ci conosciamo, abbiamo un rapporto cordiale ed una potenziale amicizia da far nascere, avrebbe dovuto avere l’umano buon gusto di manifestarmi le sue perplessità, magari chiedendomi spiegazioni, senza per questo cambiare di una virgola il suo articolo pubblicato l’indomani.

Evidentemente ho sopravvalutato la persona e il rapporto che credevo di avere con lui. E’ stato il mio terzo errore, quello che personalmente mi pesa di più; e bisogna ammetterlo, tre errori in 24 ore sono davvero troppi.

Massimo Bonelli

                                                                                                           CNI Music srl

 
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ecco kaulonia tarantella festival 2009

Post n°109 pubblicato il 21 Giugno 2009 da icamerieri

CIAO AMICI,

la campagna elettorale (le tornate elettorali) stanno per finire e con essa il tormentone che mi condiziona la vita. Impeni quotidiani di lavoro che ti privano del piacere di dedicarti agli amici. Quindi, sto per tornare. Riprenderò a scrivere ogni giorno sul "QUOTIDIANO" ed anche su PUNTO@CAPO. Tornerò a collaborare con i miei amici di VideoCalabria e, probabilmente, con un'altra emittente regionale in modo più diretto. Ma, tornerò ad occuparmi anche di Kaulonia Tarantella Festival. Quest'ultimo sarà un impegno molto particolare ed anche diverso da quello della scorsa edizione. Chi mi conosce sa che sono ipercritico e che ho da ridire anche sulle cose che faccio da solo. Figuratevi quando lavoro assieme ad altri. Mai che mi vada a genio una qualsiasi cosa. Però, lavorando con persone che sanno apprezzare le cose positive che riesco a fare, anch'io posso buttarmi nella mischia. Lo dico sin d'ora: avrei aspirato ad una manifestazione più terra terra, più paesana ma anche internazionale. Ma, per fare una cosa paesana bisogna avere un paese, la gente di un paese che lavora su di un progetto, intorno ad un'idea. Valla a trovare, la gente di Caulonia che lavora intorno ad un'idea. Siamo bravi, molto bravi a guardare gli altri mentre fanno, quando fanno. E, CRITICARLI!!! aspramente e senza costrutto. Perchè il nostra paese, dal mare, soprattutto dal mare, sino alla montagna, è imperniato su principi atavici e devastanti per il convivere civile. Spero che le nuove generazioni riescano a dare una sterzata e migliorare quello che di positivo in pochi abbiamo seminato.

A giorni, molto presto, su internet troverete il sito di Kaulonia Tarantella Festival. E' frutto del lavoro di professionisti di Caulonia (finalmente, una cosa fatta per Caulonia da gente di Caulonia). Per me, questo è un grande successo!!!! Merito delle professionalità locali, ma anche di un amministratore, al quale sono molto vicino per amicizia e stima, e per il quale mi turerò il naso e, se riesco anche la bocca, perchè in questo paese si lavori finalmente per il bene collettivo.

 
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risposta ai messaggi

Post n°108 pubblicato il 20 Aprile 2009 da icamerieri

Da parecchio tempo, ormai, ho interrotto il mio intervento via internet. La causa non è da ricercare nella mancanza di argomentazioni oppure di tempo per scrivere, ma nella constatazione che a Caulonia, da qualche mese a questa parte, sta emergendo la parte peggiore della sua umanità. Ogni mezzo è idoneo ad insultare il prossimo con contumelie, maldicenze, ingiurie, e quant'altro. A tanto lerciume fa da contraltare l'ANONIMATO. L'ingiuria, la calunnia, il millantato, ecc. sono modi di esprimersi assolutamente da censurare.

Questo viene affermato da ogni agenzia etica e culturale. 

Associare maldicenze ecc. all'anonimato è ancora più reprimevole, squallido, vergognoso!!! Dato che molti, troppi cialtroni si nascondono dietro l'anonimato per scaraventare contro tutto e contro tutti il lerciume che custodiscono nel prorio io, mi rifiuto di parlare con loro!!!!!!!!!

Mi rifiuto di leggerli!

Li respingo al mittente e non apro neppure i loro messaggi.

Chiunque volesse comunicare con me deve farlo alla luce del sole, dichiarandosi con nome e cognome.

Un pensatore francese usava dire:" io non ti condivido. Ciò non toglie che io mi impegni fino allo spasimo perchè tu abbia il diritto di dire quello che pensi". Personalmente aggiungo: sempre che tu lo faccia nel rispetto delle basilari norme della convivenza civile.

Gli anonimi si contraddistinguono dalla massa, sono fuori dalla convivenza civile.

Di questo sono sempre stato convinto e più passa il tempo più mi convinco che bisogna fare molta selezione nei rapporti umani.

Statemi bene....

 
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