Giglio Tigrato
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L’Avana, 2 set (Prensa Latina) Pubblichiamo una lettera di Antonio Guerrero, uno dei Cinque cubani prigionieri politici nell’impero.
“Cari amici:
E’ cominciato settembre, ed il prossimo lunedì 5 le strade della nostra amata patria si riempiranno di bambini e giovani studenti, pronti per iniziare un nuovo corso scolastico.
Del gruppo di più di 470 mila studenti universitari starà facendo parte mio figlio Gabriel, che comincerà i suoi studi nella Città Universitaria Josè Antonio Echeverria (che tutti conosciamo come CUJAE), uno dei 67 centri di educazione superiore su cui conta la nostra isola, distribuiti nelle sue 16 province.
Più di un 40% della nostra popolazione, dai 18 ai 24 anni, frequenta gli studi nelle nostre università, istituti superiori ed altri centri di insegnamento.
Gli studenti stranieri che studiano gratuitamente nel nostro paese sorpassano la cifra di 27 mila.
Cuba conta con circa 100 mila professori universitari, ubicati in cattedre di 104 differenti corsi.
Si sono laureati nei nostri centri, dal 1959, circa 1 milione 200 mila studenti, tutti senza pagare un centesimo per i loro studi.
Ci sono persone che parlano solo delle deficienze che abbiamo e non menzionano mai i risultati e lo sforzo del nostro eroico popolo per difendere e sviluppare il nostro giusto sistema socialista, sotto un crudele bloqueo e sotto la costante e vile azione di coloro che pretendono di portarci indietro, a quello che eravamo prima del glorioso trionfo del 1° gennaio, che ci ha permesso di essere davvero liberi.
Ma, un popolo coi livelli di educazione che abbiamo raggiunto non può essere ingannato, non può essere raggirato, non si può distruggere i suoi principi, le sue radici e la sua storia.
E forse non lo ha detto, chiaro e breve, l'Apostolo della nostra indipendenza, Josè Marti: Essere colti per essere liberi.
Auguro il successo a tutti i nostri studenti nei loro studi ed a tutti i nostri maestri e professori nei loro compiti di formazione ed insegnamento!
Qui condivido con voi questi versi che tanto riflettono quello che succederà per le strade a partire dal prossimo 5 settembre.
VISSUTO INFANTILE
Un'alba di un giorno
familiare. Gli studenti
alla loro scuola! Che allegria
di visi liberi, radianti!
Nell'aula, in un poster
allegorico a Marti,
insieme al Moncada ed ad Abel
il machete di un mambi.
Con una campanella entusiasta e chiara
parla il maestro, eloquente,
vestito in modo semplice, alla difesa
della sua forma compiacente.
Tutti con facilità
capiscono il professore:
“La patria è umanità”,
“La migliore legge, l'amore”.
Un imbrunire di un giorno
familiare. Gli studenti
alle loro case! Che allegria
di visi liberi, radianti!
Viva Cuba libera!
Vinceremo!
Cinque abbracci.
Antonio Guerrero Rodriguez
2 settembre 2011
FCI FLORENCE”
Ida Garberi
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