"Il quesito posto dalla Fiom alla politica - continua Di Pietro - è molto chiaro: i lavoratori prima di votare vogliono sapere per quale politiche del lavoro votare, non a scatola chiusa, perchè negli anni passati sono stati presi in giro. Da ultimo, dalla "maggioranza anomala" che sostiene il governo Monti, imposta dalla Ue, dalla Bce e dal capitale, che secondo noi va sottoposta alla verifica degli elettori".
"Ora in Parlamento non c'è più una maggioranza di centrodestra e una minoranza di centrosinistra, ma un'aggregazione che va giudicata sui fatti concreti. Sull'articolo 18, noi dell'IDV abbiamo proposto con emendamenti il mantenimento dell'attuale formulazione, ma Pdl, Udc e Pd hanno votato a favore del testo del governo; sugli esodati i nostri emendamenti sono stati respinti; sul precariato, ricordo il voto imminente sul ddl corruzione: vedremo chi voterà le nostre proposte su concussione e falso in bilancio."
"Fatti concreti - continua il leader Idv - perchè Monti lo preferisco a Berlusconi, ma non è una ragione per votarlo se con sobrietà mi fa morire di fame: è un governo da contrastare, e questo vuol dire che se c'è uno sciopero bisogna partecipare e poi essere conseguenti, non andare e poi votare la fiducia sull'articolo 18".
E' un duro attacco al Pd di Pierluigi Bersani, presente in sala e bacchettato da Di Pietro: "L'Idv ha fatto una scelta di governo, e chiederà agli elettori di portare avanti questi temi. Se gli altri non sono d'accordo, andranno per la loro strada e sceglieranno gli elettori, che non hanno bisogno di foto.... Non possiamo stare nell'ambiguità, chiedere di govenrare senza dire il programma. Bisogna sapere il programma e sulla base di questo scegliere il premier, altrimenti si sceglie solo se ha più o meno capelli, se è più o meno giovane. Abbiamo fatto una scelta di campo, chiederemo agli elettori di darci la forza per poterci fare ascoltare".
"Ci vuole coerenza tra parole e comportamenti e non ce l'ha detto il medico di stare insieme. La politica in questo momento è offesa da chi fa le spartizioni sull'Agcom, da chi vota la fiducia sull'articolo 18, da chi va in piazza e poi sta con il governo Monti. La stessa cosa è accaduta sul pareggio di bilancio costituzionale sul quale noi abbiamo votato contro. Quando si voterà dunque - ha concluso Di Pietro - noi ci presenteremo ricordando le battaglie che abbiamo fatto senza ambiguità."
E' ora di finirla con i "giochetti"!
E' a causa dei collusi, ipocriti, mezzi compromessi, che il Paese Reale sta andando a farsi friggere.
E, intanto, la "kasta" (compresi i collusi, mezzi compromessi, ipocriti) continua a farsi gli AFFARI SUOI.
Francoleober
Inviato da: beisogni1982
il 08/03/2012 alle 11:51
Inviato da: beisogni1982
il 02/03/2012 alle 12:14
Inviato da: assicuratore.pervoi
il 29/02/2012 alle 21:41
Inviato da: fabpat72
il 25/02/2012 alle 11:36
Inviato da: proio0
il 24/02/2012 alle 19:48