IGNOTA VERITASMISTERI - ENIGMI - RIVELAZIONI |
Grazie a tutti coloro che con le loro ricerche, le loro indagini ed i loro studi contribuiscono alla ricerca della verità. Quale verità? Quella verità che sia la scienza che la religione ancora non hanno trovato o che hanno nascosto. I grandi misteri della storia aspettano ancora una soluzione o almeno una spiegazione. Sono molte le vicende inquietanti ed oscure che hanno in qualche modo influenzato l'esistenza umana. Sono convinto che insieme potremo formulare nuove ipotesi e quindi aprire ulteriori orizzonti su tutto ciò che è ancora ignoto. Spero che questo viaggio nell'oscurità del tempo, ci conduca all'interno dell'animo umano, dove brilla la fiamma divina e che possa arricchire sia voi che me di nuove conoscenze.
Alessio Ferrazzoli
TAG
LA PORTA ALCHEMICA
La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino. La villa che ora non esiste più, si trovava vicino piazza Vittorio, dove oggi è stata collocata la strana porta. La Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara, sull'arco della porta perduta sul lato opposto vi era un iscrizione che permette di datarla al 1680, inoltre vi erano altre quattro iscrizioni perdute sui muri della palazzina all'interno della villa.
MARIA MADDALENA, ATTRIBUITO A LEONARDO DA VINCI
LA DEA ISIDE CHE ALLATTA HORUS
AREA PERSONALE
MENU
I MIEI BLOG AMICI
« SATOR, un messaggio inq... | Giovanna D'Arco, strega... » |
Le notizie storiche, che sono riuscito a reperire riguardo Giovanna d’Arco, danno di lei un’immagine di forza e purezza. La sua spiritualità e il suo grande coraggio costituirono le doti che gli regalarono la fama e l’adorazione da parte dei francesi. Giovanna, forte sia del nel corpo che nell’ animo, fu per i soldati che combatterono al suo fianco, una figura altamente carismatica. Giovanna si presentò come un’inviata di Dio e sosteneva di aver ricevuto l'incarico celeste di salvare la Francia; la sua buona fede fu confermata da un gruppo di teologi che l'interrogarono a lungo. Si racconta, tuttavia, che Carlo inizialmente non aveva alcuna fiducia in lei. Si racconta che una volta Carlo si presentò mescolato tra gli altri presenti. Giovanna, pur non avendolo mai visto, lo riconobbe ugualmente. Carlo, allora, si convinse, e si affidò alla sua guida per riscattare le sorti della Francia. I soldati, trascinati dal carisma della giovane, si esaltarono e con un’impeto nuovo si prepararono alla riscossa. Iniziò pertanto la riforma dell'esercito trascinando con il suo esempio le truppe francesi e imponendo stili di vita rigorosi e quasi monastici. Questo nuovo stile predicato da Giovanna, ricorda molto, quello che adottarono i templari un secolo prima. Sebbene non le fosse stata affidata formalmente nessuna carica militare, Giovanna divenne ben presto una figura centrale nelle armate francesi: vestita da soldato, impugnando brando e bandiera bianca con raffigurato Dio nell'atto di benedire il fiordaliso francese. La pulzella d'Orléans raccolse un gran numero di volontari da tutto il regno e guidò le truppe infervorate in battaglia contro gli Inglesi. Gli Inglesi, erano arrivarono sino ad Orléans, e assediarono la città, punto strategico della valle della Loira, nella Francia centrale. Se Orléans fosse caduta, l'intera Loira meridionale sarebbe stata presa; la stessa Chinon, corte del futuro Carlo VII, non era molto lontana da Orléans. La città era accerchiata dagli inglesi, che avevano quattro grandi fortezze per controllare la città e stringerla d'assedio. Giovanna attaccò quelle maggiormente fortificate a sud del fiume, riuscendo a rompere l'accerchiamento dopo aver portato rifornimenti alla popolazione affamata. L'accerchiamento fu rotto l'8 maggio 1429, ed è qui che il popolo, in festa, le diede il nomignolo di "la pulzella d'Orléans". Il successo di Giovanna D'Arco fu fondamentale per le sorti della guerra, poiché esso impedì che gli Anglo-borgognoni potessero occupare l'intera parte settentrionale del paese e marciare verso il Sud fedele a Carlo e, inoltre, diede inizio a un'avanzata nella valle della Loira culminata nella battaglia di Patay. Dopo la liberazione di Orléans, “la pulzella” Giovanna, continuò le proprie campagne contro gli Inglesi, accompagnata da La Hire e da Jean Poton de Xaintrailles, sconfisse gli Inglesi a Jargeu e a Patay il 18 giugno 1429. Il 17 luglio 1429 portò Carlo VII a Reims, nella cui cattedrale, per il sovrano fu incoronato. Da questo momento incominciò la riconquista che nel 1437 l'avrebbe portato fino a Parigi.
INFO
SAN GALGANO, SIENA
L'abbazia di San Galgano, dalle marcate caratteristiche architettoniche gotico-cistercensi, fu costruita a partire dal 1218 e poco lontano dalla Rotonda. L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi concessi da vari imperatori, tra i quali Federico II, ed alle munifiche donazioni ricevute; a ciò si aggiunse l'esenzione dalla decima da parte di papa Innocenzo III. La ricchezza raggiunta nel Cinquecento fu tale da scatenare una contesa tra la Repubblica di Siena ed il Papato, che portò nel 1506 ad un interdetto del papa Giulio II contro Siena, che resistette ordinando ai sacerdoti la celebrazione regolare di tutte le funzioni liturgiche.
SAN PIETRO AD ORATORIUM, CAPESTRANO, (AQ)
ARCHEOLOGIA E MISTERI
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Ettore
il 02/10/2017 alle 02:47
Inviato da: Nadir
il 21/04/2017 alle 15:32
Inviato da: Nadir
il 21/04/2017 alle 15:23
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 11:12
Inviato da: luca
il 20/04/2016 alle 09:01