IGNOTA VERITASMISTERI - ENIGMI - RIVELAZIONI |
Grazie a tutti coloro che con le loro ricerche, le loro indagini ed i loro studi contribuiscono alla ricerca della verità. Quale verità? Quella verità che sia la scienza che la religione ancora non hanno trovato o che hanno nascosto. I grandi misteri della storia aspettano ancora una soluzione o almeno una spiegazione. Sono molte le vicende inquietanti ed oscure che hanno in qualche modo influenzato l'esistenza umana. Sono convinto che insieme potremo formulare nuove ipotesi e quindi aprire ulteriori orizzonti su tutto ciò che è ancora ignoto. Spero che questo viaggio nell'oscurità del tempo, ci conduca all'interno dell'animo umano, dove brilla la fiamma divina e che possa arricchire sia voi che me di nuove conoscenze.
Alessio Ferrazzoli
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LA PORTA ALCHEMICA
La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino. La villa che ora non esiste più, si trovava vicino piazza Vittorio, dove oggi è stata collocata la strana porta. La Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara, sull'arco della porta perduta sul lato opposto vi era un iscrizione che permette di datarla al 1680, inoltre vi erano altre quattro iscrizioni perdute sui muri della palazzina all'interno della villa.
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La figura di Giovanna, ormai leggendaria, divenne improvvisamente ingombrante per l'aristocrazia che cominciò a temere di vedere offuscato il proprio prestigio da una pastorella lorenese. Infatti, il successo attira invidia, e le casse del nuovo re non permettevano di continuare la guerra; inoltre il nuovo re temeva soprattutto di perdere la corona. Ma Giovanna era una donna estremamente decisa e determinata, e aveva dalla sua un esercito carico di entusiasmo, attirato dalla sua fama, con il quale attaccò Parigi l'8 settembre 1429. Forse Carlo VII, spaventato dall’esercito guidato da Giovanna, decise di togliere di mezzo la scomoda pulzella. Carlo VII, infatti non inviò i rinforzi promessi a Giovanna, la quale vide il suo esercito capitolare e quindi fallire l'assedio di Parigi. L'eroina non voleva abbandonare quella che considerava una missione divina e continuò con pochi fedelissimi, la guerra contro gli Inglesi. La scarsità numerica del suo nuovo esercito e l'ostilità che la circondava, tuttavia, la misero subito in una situazione difficile. Ad esserle fatale fu, nel 1430 la battaglia di Compiègne, vicino a Parigi, dove venne ferita e poi catturata dalle forze borgognone, fu venduta agli alleati inglesi per la somma di 10.000 scudi d'oro, e da questi sottoposta al processo con l’accusa di stregoneria. Giovanna, venne sottoposta a processo per eresia senza che nessuno la difendesse, si trovò sola davanti al tribunale ecclesiastico di Rouen, senza che Carlo VII facesse nulla in suo soccorso. Quel tribunale era fortemente influenzato dal potere inglese e presieduto da Pierre Cauchon, vescovo di Beauvais. Dopo quattordici mesi di umilianti interrogatori la pulzella d'Orleans fu accusata di eresia, per aver creduto di poter comunicare con Dio direttamente e senza la mediazione della Chiesa cattolica, e di atti illeciti, per aver indossato abiti maschili. Venne perciò condannata a morte e giustiziata sul rogo il 30 maggio del 1431, aveva solo diciannove anni. Definendosi apertamente la "Pulzella", Giovanna accreditava l'idea di essere un'inviata da Dio e non una strega: la sua verginità simboleggiava chiaramente la purezza tanto da un punto di vista fisico quanto da quello delle intenzioni religiose e politiche. Di conseguenza, verificare la sua verginità di Giovanna era diventata una questione di fondamentale importanza; per ben due volte venne constatata dalle matrone, a Poitiers nel marzo 1429 ed a Rouen il 13 gennaio 1431, su ordine dello stesso Cauchon. L'abitudine che aveva Giovanna di portare abiti maschili aveva probabilmente il fine di impedire ai malintenzionati di violentarla. Quando ormai le truppe inglesi avevano perso la propria influenza nel 1456, la Chiesa riaprì l'inchiesta: il tribunale fu riconosciuto come illegittimo e Giovanna fu riabilitata e riconosciuta innocente. Il clero, dopo averla condotta al rogo decise Giovanna doveva tornare in seno alla Chiesa. Fu proclamata Santa da papa Benedetto XV, nel 1920, quasi quattro secoli dopo il suo martirio. Ancora oggi, Giovanna D'Arco è tra i Santi più amati in Francia.
INFO
SAN GALGANO, SIENA
L'abbazia di San Galgano, dalle marcate caratteristiche architettoniche gotico-cistercensi, fu costruita a partire dal 1218 e poco lontano dalla Rotonda. L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi concessi da vari imperatori, tra i quali Federico II, ed alle munifiche donazioni ricevute; a ciò si aggiunse l'esenzione dalla decima da parte di papa Innocenzo III. La ricchezza raggiunta nel Cinquecento fu tale da scatenare una contesa tra la Repubblica di Siena ed il Papato, che portò nel 1506 ad un interdetto del papa Giulio II contro Siena, che resistette ordinando ai sacerdoti la celebrazione regolare di tutte le funzioni liturgiche.
SAN PIETRO AD ORATORIUM, CAPESTRANO, (AQ)
ARCHEOLOGIA E MISTERI
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