IGNOTA VERITASMISTERI - ENIGMI - RIVELAZIONI |
Grazie a tutti coloro che con le loro ricerche, le loro indagini ed i loro studi contribuiscono alla ricerca della verità. Quale verità? Quella verità che sia la scienza che la religione ancora non hanno trovato o che hanno nascosto. I grandi misteri della storia aspettano ancora una soluzione o almeno una spiegazione. Sono molte le vicende inquietanti ed oscure che hanno in qualche modo influenzato l'esistenza umana. Sono convinto che insieme potremo formulare nuove ipotesi e quindi aprire ulteriori orizzonti su tutto ciò che è ancora ignoto. Spero che questo viaggio nell'oscurità del tempo, ci conduca all'interno dell'animo umano, dove brilla la fiamma divina e che possa arricchire sia voi che me di nuove conoscenze.
Alessio Ferrazzoli
TAG
LA PORTA ALCHEMICA
La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino. La villa che ora non esiste più, si trovava vicino piazza Vittorio, dove oggi è stata collocata la strana porta. La Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara, sull'arco della porta perduta sul lato opposto vi era un iscrizione che permette di datarla al 1680, inoltre vi erano altre quattro iscrizioni perdute sui muri della palazzina all'interno della villa.
MARIA MADDALENA, ATTRIBUITO A LEONARDO DA VINCI
LA DEA ISIDE CHE ALLATTA HORUS
AREA PERSONALE
MENU
I MIEI BLOG AMICI
« Il mistero di Rennes-le-Château. | Il tesoro » |
Prima di fare qualsiasi commento vorrei esplicitare al meglio questa oscura ed inquietante vicenda e gli articoli qui esposti saranno di sicuro aiuto per fare un pò di luce su questo mistero. 2° art. di A. Salomon , 13 gennaio 1956: Dal l’alto del pulpito il nuovo prete di Rennes-le-Château rivolge il suo sermone ai fedeli, la maggior parte suoi parrocchiani. La gente ha ancora negli occhi il vecchio curato, uso a quella stessa ora a scendere nella piccola cappella ricavata a Villa Betania…. Per qualche tempo, Saunière era riuscito a mettere un freno ai suoi eccessi….. Poi erano seguiti gli eccessi di megalomania. Il 5 gennaio 1917, con una lettera protocollata indirizzata ad un fornitore, ordinava la bellezza di 8000 mc di materiali edili, per una spesa equivalente a circa 3 milioni di franchi di lavoro. E che lavoro: una grande torre alta 50 m, dalla quale spingere lo sguardo fino a Couiza; una torre destinata a biblioteca con all’interno una scalinata spiraliforme e con un grande atrio al pian terreno. Ma anche il totale ripristino della strada Rennes-Couiza, l’istallazione dell’acqua corrente in tutte le case dei suoi parrocchiani e molte altre cose ancora. Poi all’improvviso, appena 17 giorni dopo, la morte del misterioso sacerdote. Il 22 gennaio 1917, dopo una strenua lotta per la vita, il curato si spegneva seduto su una sedia del salotto. «Quale sedia signor Corbu?» «Esattamente quella su cui voi siete ora seduto». E mentre un sottile brivido di freddo mi percorre dalla testa ai piedi, vengo a sapere che il curato se n’ era andato a 65 anni per cirrosi epatica, complicata da un attacco cardiaco e che dunque i suoi sogni erano rimasti a livello di progetto. Così è trascorsa la vita dell’ex curato di Rennes-le-Château, accudito e confortato dal fedele affetto della perpetua, la Signorina Dénarnaud. Non di rado Saunière spariva da Rennes per qualche tempo, compiendo misteriosi viaggi in Svizzera, Belgio e Spagna. Una nutrita seri di lettere, scritte e firmate in anticipo sulle sue assenze dallo stesso Saunière, aggiungono una dose di mistero in più a questi suoi spostamenti segreti. Alla spedizione a tempo debito delle lettere pensava la signorina Dénarnaud, nella sua funzione di segretaria. In genere, le semplici note suonavano così: «Rennes-le-Château, Aude, nella fretta di partire per rispondere alla chiamata dei miei colleghi, sono lieto, per il momento, di accusare ricevuta della offerta, per la quale ringrazio. Cordiali saluti, curato Saunière» Che cosa “combinava” nel corso dei suoi viaggi? Ecco che ne pensa il signor Corbu: «Chiunque si prenda la briga di perlustrare dalla A alla Z, l’intero carteggio di Saunière, non può avere dubbi: andava a piazzare il metallo prezioso che aveva fatto fondere. Una persona del villaggio, tuttora vivente, mi ha assicurato di aver visto nella casa del curato dei forzieri colmi di lingotti d’oro». Scritto da Albert Salomon (Nella foto una delle pergamene ritrovate da Sauniere)
INFO
SAN GALGANO, SIENA
L'abbazia di San Galgano, dalle marcate caratteristiche architettoniche gotico-cistercensi, fu costruita a partire dal 1218 e poco lontano dalla Rotonda. L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi concessi da vari imperatori, tra i quali Federico II, ed alle munifiche donazioni ricevute; a ciò si aggiunse l'esenzione dalla decima da parte di papa Innocenzo III. La ricchezza raggiunta nel Cinquecento fu tale da scatenare una contesa tra la Repubblica di Siena ed il Papato, che portò nel 1506 ad un interdetto del papa Giulio II contro Siena, che resistette ordinando ai sacerdoti la celebrazione regolare di tutte le funzioni liturgiche.
SAN PIETRO AD ORATORIUM, CAPESTRANO, (AQ)
ARCHEOLOGIA E MISTERI
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Ettore
il 02/10/2017 alle 02:47
Inviato da: Nadir
il 21/04/2017 alle 15:32
Inviato da: Nadir
il 21/04/2017 alle 15:23
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 11:12
Inviato da: luca
il 20/04/2016 alle 09:01