IGNOTA VERITASMISTERI - ENIGMI - RIVELAZIONI |
Grazie a tutti coloro che con le loro ricerche, le loro indagini ed i loro studi contribuiscono alla ricerca della verità. Quale verità? Quella verità che sia la scienza che la religione ancora non hanno trovato o che hanno nascosto. I grandi misteri della storia aspettano ancora una soluzione o almeno una spiegazione. Sono molte le vicende inquietanti ed oscure che hanno in qualche modo influenzato l'esistenza umana. Sono convinto che insieme potremo formulare nuove ipotesi e quindi aprire ulteriori orizzonti su tutto ciò che è ancora ignoto. Spero che questo viaggio nell'oscurità del tempo, ci conduca all'interno dell'animo umano, dove brilla la fiamma divina e che possa arricchire sia voi che me di nuove conoscenze.
Alessio Ferrazzoli
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LA PORTA ALCHEMICA
La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino. La villa che ora non esiste più, si trovava vicino piazza Vittorio, dove oggi è stata collocata la strana porta. La Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara, sull'arco della porta perduta sul lato opposto vi era un iscrizione che permette di datarla al 1680, inoltre vi erano altre quattro iscrizioni perdute sui muri della palazzina all'interno della villa.
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L’ordine del tempio, divenne ben presto ricco e potente, e con il passar del tempo si dovettero modificare alcune regole sulle quali si basava la sua organizzazione. Ad esempio, dapprima spettava al vescovo reclutare ed ammettere nell’ordine i cavalieri e dopo spettò al maestro e ai frati. Si aprirono così le porte del più ricco e potente ordine militare cristiano, che trovo un sempre crescente favore dalla Chiesa e dai potenti di tutta Europa. Si aprì per l’ordine templare un nuovo orizzonte per il suo futuro sviluppo. I templari oltre a scortare i pellegrini cristiani in Terra Santa, iniziarono a gestire il denaro ed i patrimoni di nobili e dei re europei, (non dimentichiamo che dobbiamo ai templari la nascita del moderno sistema bancario), inoltre si occupavano della coltivazione dei campi, dando lavoro e protezione ad un numero vastissimo di persone, in seguito i templari iniziarono un fiorente commercio dei vari prodotti agricoli, sia per terra, che per mare. Questa fama e la crescente ricchezza dell’ordine del tempio, favorì l’ingresso a cavalieri sconosciuti e pericolosi criminali, l'unica condizione era la conversione al cristianesimo. Una delle principali attività dei cavalieri del tempio in Terra Santa, fu quella di cercare reperti archeologici, reliquie e testimonianze della fede cristiana. A Gerusalemme, durante il corso della guerra contro i musulmani, probabilmente i cavalieri di Cristo, scavando nei sotterranei delle antiche mura del tempio di re Salomone, trovarono molte reliquie cristiane significative e vecchi manoscritti risalenti all’inizio dell’epoca cristiana. Alcuni dei manoscritti probabilmente erano i vangeli gnostici o comunque documenti che contenevano probabilmente notizie sull'origine del cristianesimo in Terra Santa. I manoscritti in parte, erano sepolti lì da sempre e altri probabilmente, provenivano dalla favolosa biblioteca di Alessandria. I vangeli gnostici furono da sempre banditi e tenuti nascosti dalla Chiesa cristiana cattolica, forse perché il loro contenuto minacciava la sua dottrina. La Chiesa si adoperò molto contro questi manoscritti, per preservare da eventuali controversie e incoerenze con la dottrina e l’organizzazione che la Chiesa stava sviluppando per la gestione del suo crescente potere spirituale e finanziario. La storia spesso non è come dovrebbe essere, perché a scriverla sono sempre i vincitori, e spesso cancellano ciò che potrebbe minacciare il loro potere. La storia ci da notizia di un inestimabile tesoro, custodito dai cavalieri templari, composto da numerose reliquie cristiane prelevate in terra santa, da antichi manoscritti, “ dal tesoro di re Salomone”, il misterioso “Santo Graal” e la leggendaria “Arca dell’ Alleanza”. L’Arca della alleanza cioè l’antico contenitore delle tavole della legge che Dio consegnò a Mosè, è tuttora avvolta nella leggenda insieme ai suoi terribili e leggendari poteri. I Templari conobbero un periodo di grande ricchezza, possedevano numerose fortezze e proprietà considerevoli, in seguito si ipotizzò che possedevano un immenso tesoro che però non fu mai ritrovato. Secondo l’ipotesi formulata da molti storici e ricercatori, il “Santo Graal” che nei manoscritti più antichi si legge spesso “Sangraal” o “Sangréal” dal francese “Sang Réal” cioè “Sangue Reale”, in pratica sarebbe la genealogia del re dei re, Gesù Cristo, probabilmente appresa da manoscritti apocrifi o da antiche pergamene trovate in Terra Santa o in Francia, (in Linguadoca), nei possedimenti che furono dei Visigoti, i quali saccheggiarono Roma e s’impadronirono del tesoro di Gerusalemme. La storia così, si riallaccia al mistero di Rennes-le-Château. I Visigoti, tra l’altro dettero origine alla dinastia dei re merovingi che come ipotizzato da antichi miti, leggende e da poco attendibili ricerche di audaci storici, la quale genealogia discenderebbe dalla tribù di Beniamino; che dopo aver lasciato Gerusalemme si era stanziata sulle sponde del Reno dando origine all’Arcadia poi detta Austrasia Si ipotizza che l’ultimo re merovingio Dagoberto II, nascose in quelle terre un grande tesoro, appunto il tesoro di Gerusalemme sottratto a Roma. Comunemente con il termine “apocrifo”, si attribuisce a testi religiosi, (Vangeli, atti, ecc), considerati non autentici, “eretici”. Il termine apocrifo è una traslitterazione del greco απόκρυφα (απο = da + κρυπτω = nascondere), indicante "ciò che è tenuto nascosto", "ciò che è tenuto lontano (dall'uso)". Nell'uso corrente la parola è riferita comunemente alla tradizione giudeo-cristiana, all'interno della quale è stata coniata. In essa con “apocrifo” si intende un testo non canonico, cioè non incluso nell'elenco dei libri sacri della Bibbia ritenuti ispirati e pertanto non usato a livello dottrinale e liturgico. Visto che le differenti confessioni religiose hanno adottato diversi canoni dei libri della Bibbia, la qualifica di apocrifo varia a seconda della confessione di riferimento. Nella terminologia religiosa, con “apocrifo”, s’ indicava i libri segreti, rivelatori di verità non assimilabili dalle masse dei fedeli e quindi destinate esclusivamente all’istruzione superiore degli iniziati. La popolazione cristiana adoperava primitivamente l’aggettivo apocrifo per definire i testi gnostici, che usavano un linguaggio ermetico, di simbolismi e crittogrammi, poco comprensibili dalle masse dei fedeli. Un altro capitolo importantissimo della storia medioevale europea, riguarda i Catari, la loro fede religiosa era una forma di cristianesimo primitivo, basata sulla dualità di un Dio buono e un Dio cattivo. Il loro cristianesimo era basato sui Vangeli di Filippo e di Giovanni Battista. Importante è ricordare che i Catari (puri), furono sterminati per volere del Vaticano, infatti la Chiesa promosse addirittura una crociata contro di loro, con tanto di indulgenza dei peccati per i combattenti. Questo è un argomento complesso e delicato che tratterò più avanti in modo approfondito. Gli unici che si rifiutarono di partecipare alla crociata contro i Catari, furono i cavalieri templari. In quel periodo i templari erano all'apice della loro potenza e la loro idea era di creare uno stato tutto loro. Dove? Gurda caso in Linguadoca. Il Vaticano successivamente sacrificò l'ordine del tempio dichiarandolo eretico. Filippo il bello re di Francia, all'epoca dei fatti era fortemente intenzionato ad impossessarsi dell'immensa ricchezza dell'ordine del tempio. La Chiesa aveva paura di uno scisma e Filippo il bello aveva fame di ricchezze, quindi decretarono la fine dll'ordine templare. I cavalieri templari furono sorpresi e arrestati e successivamente processati e condannati al rogo. Gli storici affermano che durante gli arresti operati dagli uomini di Filippo il bello, non furono rinvenuti particolari tesori. L'anno scorso nell'archivio segreto del Vaticano è stata ritrovata la pergamena di Chinon, nella quale è documentato il processo e l'assoluzione dei templari da parte del Vaticano, ma la Chiesa ancora non accenna a riabilitare l'antico ordine. La fine dei templari è un capitolo doloroso della storia medioevale che merita un post a parte. Secondo una antica leggenda francese Maria Maddalena sarebbe giunta a Marsiglia via mare portando con se il “Sang Réal”, ossia la figlia di Cristo, dalla quale sarebbe iniziata la dinastia dei sovrani merovingi, che in antiche leggende erano riconosciuti come detentori del potere di guarire. Questo terribile segreto se fosse provato potrebbe essere causa di pesanti attenzioni da parte della Chiesa, soprattutto verso gli iniziati ai quali probabilmente fu rivelato. La teoria è affascinante ma quanto mai controversa. Dan Brown nel suo libro “Il codice da Vinci” non fa altro che romanzare quella antica leggenda e creare i collegamenti con le varie ipotesi formulate da fantasiosi ricercatori o scaturite dalle intuizioni di alcuni storici. L’ipotesi che Gesù Cristo fosse stato sposato con Maria Maddalena e che avrebbe avuto da lei, una figlia, è un mistero di difficile soluzione, sia per i teologi che per gli storici. Questa vicenda se fosse provata, minaccerebbe la dottrina della Chiesa? Potrebbe concedere un maggiore potere alle donne all'interno della Chiesa cristiana? Un potere che da lungo tempo è stato loro negato da un società profondamente maschilista, ma di questo ne parlerò un’altra volta. Nella foto in alto a sinistra, il sigillo dei templari.
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INFO
SAN GALGANO, SIENA
L'abbazia di San Galgano, dalle marcate caratteristiche architettoniche gotico-cistercensi, fu costruita a partire dal 1218 e poco lontano dalla Rotonda. L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi concessi da vari imperatori, tra i quali Federico II, ed alle munifiche donazioni ricevute; a ciò si aggiunse l'esenzione dalla decima da parte di papa Innocenzo III. La ricchezza raggiunta nel Cinquecento fu tale da scatenare una contesa tra la Repubblica di Siena ed il Papato, che portò nel 1506 ad un interdetto del papa Giulio II contro Siena, che resistette ordinando ai sacerdoti la celebrazione regolare di tutte le funzioni liturgiche.
SAN PIETRO AD ORATORIUM, CAPESTRANO, (AQ)
ARCHEOLOGIA E MISTERI
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