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Quando 1 vale(va) 1

Post n°95 pubblicato il 24 Aprile 2016 da single_sound
 
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La parabola del M5S ormai si va compiendo. Sempre più infatti si moltiplicano le voci che vogliono il buon Luigi Di Maio candidato premier del M5S.

Qualcuno osserverà: beh, che male c'è? Volendo nulla. Se non fosse però per alcuni aspetti che qualcuno di buona memoria invece vuole sollevare, anche perché l'oggi andrebbe valutato non in funzione dell'oggi, bensì in funzione del percorso con cui si è arrivati a oggi e specialmente alla luce delle premesse iniziali.

E le premesse di alcuni anni fa non corrispondono al M5S di oggi. Qualche tempo fa per esempio, il M5S era polemico con la stampa, i suoi esponenti non andavano in tv. Oggi abbiamo, per contro, un profluvio di presenze televisive delle star a 5 Stelle. Il Movimento non era un partito, ma appunto un movimento che si differenziava dagli altri partiti perché non aveva strutture fisse. Adesso invece abbiamo un bel direttorio (manco fossimo ai tempi della Rivoluzione francese...) calato dall'alto al cui interno pescare il candidato premier. Bisognava sovvertire il sistema politico dei partiti, oggi ci si adegua indicando il candidato premier quando nessuna regola costituzionale lo imporrebbe (a proposito di coloro i quali si schierano strumentalmente per il no al referendum costituzionale...).

E soprattutto all'interno del Movimento vigeva la regola 1 vale 1 (cosa in effetti non del tutto vera già a suo tempo, considerato che Casaleggio e Grillo valevano allora più di 2...).

Infine, è divertentissimo Luigi Di Maio, l'eterno studente in giurisprudenza (gli piace talmente tanto lo studio del diritto che non ha mai voluto smettere... tant'è vero che nel 2013 si dice essere ancora laureando in giurisprudenza), che ci racconta della bellezza dell'esperienza del meet-up, in cui tutti sono uguali, in cui 1 vale 1.

A breve, anche Di Maio sarà definitivamente nell'olimpo di coloro i quali in quanto 1 valgono almeno 2 e in cui dovrà tornare a soffrire di quella stessa solitudine di cui soffriva prima di entrare a far farte di quella belissima esperienza del meet-up (chissà se gli manca...).

Beato chi ancora gli crede...

 
 
 
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