Creato da single_sound il 30/03/2015

Verso il Fronte

Alla ricerca della linea del fronte

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

clausmorganabertrand4acer.250m12ps12single_soundMarion20cupidotscassetta2marabertownavighetortempoiltuocognatino1silvano.minoliprefazione09igor_2007giovanni80_7
 

ULTIMI COMMENTI

Una storia di eroismo e sacrificio che non conoscevo. Grazie
Inviato da: Marion20
il 08/09/2023 alle 01:18
 
Bello leggere ancora di partigiani. Grazie
Inviato da: marabertow
il 12/05/2023 alle 22:20
 
Il mondo è pieno di ciechi dagli occhi aperti.
Inviato da: cassetta2
il 21/05/2019 alle 14:01
 
Possono segnalarsi molti altri brani dei Jam veramente...
Inviato da: Igor
il 13/11/2016 alle 17:24
 
Ottimo post. complimenti da Artecreo
Inviato da: minarossi82
il 11/11/2016 alle 20:08
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Una certa idea dell'ItaliaUn quesito »

Consenso da 4 soldi

Post n°82 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da single_sound
 

Siccome i sondaggi danno il M5S in vantaggio, il Segretario del Partito Democratico, non dimentichiamolo, il partito che dovrebbe fungere da argine alla marea montante del populismo e dell'antipolitica, si lancia in dichiarazioni che probabilmente non sono mai venute in mente neanche ai 5 Stelle. Vale a dire licenziare in 48 ore i dipendenti pubblici "che non timbrano". Chissà poi perché non in 24 ore, tanto che differenza fa?

Purtroppo, Renzi non riesce proprio a capire che non è un giudice penale. Chi non timbra compie un reato penale e quindi prima di procedere a ogni altra misura, in uno Stato civile, bisogna procedere a un accertamento penale del fatto che richiede, all'evidenza, il suo tempo.

Dopodiché, una volta accertato il fatto e la responsabilità, si potrà procedere anche al licenziamento se il legislatore ritiene che vi debba conseguire necessariamente, essendosi interrotto il rapporto di fiducia tra lavoratore e datore di lavoro.

Qui non è in discussione il fatto che il licenziamento vi possa essere. Qui in discussione è la possibilità di difendersi. Le democrazie di oggi, fondate sullo stato di diritto costituzionale, riconoscono questo diritto come fondamentale.

Tutto ciò ha un costo? Certo. Tutto ciò comporta un impegno? Certo.

Ma quali sarebbero i costi di un sistema diverso? In regimi in cui il diritto di difendersi era diventato una burletta, come ad esempio durante il fascismo con gli imputati al Tribunale speciale, abbiamo visto poi quali sono stati i costi di sistema pagati al termine di quelle esperienze. Vogliamo parlare della retrocessione che l'Italia ha subìto sul piano internazionale, e di cui ancora paghiamo lo scotto, dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale?

Renzi è persino diventato la brutta copia di Brunetta, al quale ultimo probabilmente non sarebbe mai venuta in mente una simile idea e che, anzi, almeno con le sue riforme qualche garanzia nei procedimenti contro i dipendenti pubblici "privatizzati" l'ha pure introdotta, vista l'arbitrarietà totale del sistema previgente.

Renzi si allinea, pertanto, ai sostenitori della tesi per cui, se c'è la crisi, è perché il sistema non ha potuto dispiegare appieno le sue potenzialità e quindi bisogna eliminare tutti i costi che pesano sull'economia e tutte le barriere che si frappongono al suo espandersi.

Peccato però che tra questi costi ci sia il sistema democratico liberale fondato sullo stato di diritto. E peccato oltretutto che l'analisi stessa sia sbagliata perché la crisi che il sistema capitalistico finanziario ha prodotto è dovuta essenzialmente al fatto che è stato eliminato ogni vincolo al dispiegarsi dei suoi effetti nefasti.

Il consenso che va ricercando Renzi è veramente da 4 soldi. E' il consenso degli impotenti, di coloro cioè che non sapendo cosa fare ricorrono alla scorciatoia che poi non li porterà al successo, ma solo a precipitare nel burrone.

E, sia consentito aggiungerlo, sulla stessa falsariga si muove del resto l'emissione di una trentina di daspo nei confronti dei tifosi laziali che erano andati a Firenze sabato scorso. Al solito, si cerca di darla a bere alle persone facendo sembrare che si fa rigore, pulizia e che si usa la massima severità, quando invece non si è nemmeno capito che è successo sabato (e sarebbe interessante poter leggere la relazione di servizio della Questura di Firenze di sabato scorso). E per di più la misura adottata non servirà a niente, perché è da anni che si emettono daspo ma non pare che il problema sia risolto o in via di risoluzione.

Comunque sia, l'importante è che il teleutente creda che tutto viene messo a posto da Renzi, dalla Boschi o da Alfano e che a loro non c'è alternativa, se non il populismo degli altri sporchi, brutti e cattivi...

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/igordibernardini/trackback.php?msg=13342139

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
mara_dolcemara
mara_dolcemara il 16/01/16 alle 19:45 via WEB
Se il tutto lo scandolo accaduto a SanRemo fosse successo a dei dipendenti nel privato, sarebbero stati licenziati in tronco e senza passare ( come dici tu) da un tribunale!! E le prove del reato sono stati filmati e controllati, ricordi il vigile in utande che timbrava ?? e a volte ci mandava anche la figlia al posto suo!! Quindi quello che dici non lo posso condividere! Tenendo conto che nel privato è stato abolito art.18 ma nel pubblico no!! E di mangia pane a tradimento nella PA ce ne sono anche troppi a scapito degli onesti ! E questi disonesti, purtroppo li paghiamo noi!!
 
 
single_sound
single_sound il 16/01/16 alle 21:23 via WEB
Libera di pensare ciò che vuoi. Comunque, se nel privato vieni licenziato, sei sempre libero di adire il giudice del lavoro. O vogliamo cancellare anche quello? Il senso del post non è che non si possano/debbano licenziare coloro che sbagliano, il senso è che anche chi sbaglia, ma anche chi non sbaglia, ha diritto a potersi difendere benché questo costi tempo e denaro. Se questo sistema non lo vogliamo, teniamoci allora sistemi autocratici e autoritari, nelle imprese come nella PA. Se ti fa piacere, buon per te. Quanto al resto, una volta l'equiparazione pubblico-privato serviva a far migliorare le garanzie nel settore privato, non ad abbassare le garanzie del settore pubblico. Io preferirei tornare a quell'impostazione e quindi a far in modo che i lavoratori del settore privato siano tutelati degnamente. Grazie per il tuo commento
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963