Verso il Fronte

Che il Paese stia giungendo (anche) alla sclerosi ce ne eravamo accorti. Spiace però quando a questo livello arrivano anche i magistrati. O meglio, un magistrato.

Ieri, Piercamillo Davigo se n'è uscito dicendo che il nuovo codice appalti non serve a nulla contro la corruzione.

Verrebbe da dire: ma va?

Infatti, la discussione è distorta in Italia. E a questa distorsione ha contribuito particolarmente il fatto che la vigilanza sui contratti pubblici è passata all'ANAC.

Il nuovo codice dei contratti pubblici non nasce per "evitare la corruzione". Davigo, essendo uomo di legge, dovrebbe saperlo. Nasce perché deriva dalle ultime direttive comunitarie in materia del 2014 che non combattono affatto la corruzione, ma servono piuttosto per l'armonizzazione del mercato unico europeo. Tutto qui.

Siamo noi che, distorcendo sempre ogni cosa, gli attribuiamo un valore che non ha. Ecco tutto.

Se Davigo contribuisse a rimettere le cose in ordine anziché alimentare il caos, non farebbe uno spicciolo di danno.