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Fratelli d'Italia

Post n°12 pubblicato il 08 Settembre 2010 da ikkuna.prinsessa

Quello che seguirà non vuole essere un atto discriminatorio o di odio verso il Nord d'Italia. Nè tantomeno un atto d'amore per il Sud d'Italia. Questo è il risultato di un libro che ho letto e la verità è sempre nel mezzo, quindi, ognuno pensasse quello che vuole.

Non conoscevo la Storia del Sud. Dei giorni d'oro del Regno delle Due Sicilie, con una Napoli folgornate e sfavillante di ricchezze. Non sapevo che Garibaldi e Cavour, assieme agli altri piemontesi depredarono queste ricchezze, portandole nelle loro ville. Non sapevo che quando si dice che noi, fratelli d'Italia abbiamo combattuto, si dovrebbe invece, dire, noi fratelli meridionali, abbiamo sparso sangue per l'Italia unita, per le guerre mondiali.
Dopo ll'Unità d'Italia, il Regno delle Due Sicilie, da rigoglioso e industrializzato divenne meschinamente subordinato ai piemontesi prima, per poi arrivare alla sudditanza da Roma.
Ok. Questa è "solo" Storia. Quella parte di Storia oscurata, censurata, mortificata nei libri che vanno nelle nostre "squole".
Pensiamo ai giorni nostri. L'Italia di oggi.
Partendo dall'alto. Proprio oggi ho cercato le origini dei nostri ministri, e su oltre 20 ministri con o senza portafogli, ne ho contati solo 4 meridionali di nascita. Alfano, Fitto, LaRussa, e Prestigiacomo, rispettivamente ministri di Giustizia, Rapporti con le regioni, Difesa, Ambiente. Tutti gli altri eccetto un paio di Roma, Livorno e Perugia, sono del Nord. Qui già si vede lo squilibrio. Quanto può interessare a Tremonti di investire su una strada nel Messinese? E' ovvio, che se ci sono 10 rappresentati di 10 rioni cittadini, quelli della stessa zona, specie se in maggioranza, priviligeranno investire in zone a loro familiari, utili, care.
Ma la "colpa" non è da destinare a loro. Ormai è un crescendo e la ruota di "cacca" del calabrone a spingerla sempre ingigantisce sempre più.
I trasporti. Il ponte sullo stretto, quando? Vennero società statunintensi che decisero di accollarsi l'opera gratuitamente, con la sola e giusta cosa di pagargli il pedaggio, ma questo al governo italiano e nordista non piaceva e tutto rimase in tenuta stagna.
Le ferrovie dello Stato. Escludono la basilicata e sono praticamente scarse in calabria. Osservate una cartina ferroviaria. Sembra di stare nel deserto al sud.
La Salerno-Reggio Calabria, che tutto è meno che un'autostrada. E la colpa sarebbe "nostra"? Ma da dove dovrebbero arrivare i fondi se non da Roma?!
Per non parlare dell'oscurantismo televisvo. Si sa, sia Rai che Mediaset sono del centro-nord. Perchè dire che metano e del gas trovato tra Daunia (quella terra tra provincia di Foggia e Campania) e Gargano?
Perchè mai? Meglio oscurare, e mettere le mani sul malloppo e lasciare gli autoctoni con un niente di fatto.

E l'istruzione? Al Sud ci sono meno scuole ed università. Perchè? Perchè si preferisce migliorare le già migliori del centro-nord. Colpadei nostri ragazzi si dice e  va bene. Non si dice che un ragazzo su 3 al sud lavora che non è maggiorenne. E lo fa per aiutare la famiglia.  Ma vogliamo parliamo delle infrastrutture fatiscenti?! Il governo con i soldi (perchè è una questione di denaro) non è a Napoli.
Certo, noi siamo ignoranti, è vero. Non abbiamo i mezzi per far sviluppare sufficientemente il turismo, abbiamo bisogno di soldi per aeroporti, ferrovie e autostrade in numero uguale a quelle che stanno al Nord e poi vediamo. Restituitici il maltonto che si fanno le industrie che avete su, anche quii. E poi vediamo se continua questo impoverimento del "sudicio" a favore del" nordico".
Tra l'altro, c'è da dire, che ad esempio a Roma, volete sapere la verità? Ci sono più meridionali all'università di centro-nordici.
In tre anni alla Sapienza avrò conosciuto solamente un paio del centro nord e una decina di Roma. Il restante, secondo me 80% è calabrese, siciliano, pugliese, sardo e lucano. E questo m'ha dato fastidio, lo ammetto.
Poi, diciamola tutta, quanti soldi diamo in pasto ai palazzinari noi studenti del Sud? A Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze dovrebbero farci una statua. Paghiamo affitti spropositati e facciamo girare l'economia, però restiamo sempre terroni. Il nostro accento è sempre motivo di sfottò e puoi parlare anche di fisica astronomica, ma col dialetto con le vocali aperti, sei comuqnue un gradino inferiore.
Anch'io da terrona pugliese ho dovuto imparare a dire "cosa" con la o aperta. E non ne vado fiera. Delle pippe mentali che il mio accento mi porta.
In realtà, la colpa è "nostra". No, io non mi sento del Sud. Questa terra, ahimè., non mi appartiente. Non amo la "terra". Amo il cielo, la luna, le stelle e le nuvole e quelle le trovi identiche e precise da ogni parte del mondo.
Se i miei soldi vanno a Roma e Roma se li spende per sè, per la lombardia e l'emilia, come potranno mai cambiare le cose?
Poi c'è chi dice che il singolo può cambiare le cose. Certo, io lavoro, pago le tasse e poi i miei soldi se li spendono in aperitivo a Milano, guardandomi dall'alto in basso quando escalmo "buongiorno" da loro.
Finchè ci saranno furbi e meno furbi non c'è ninete da fare. Bisognba che i meno furbi si sveglino. Forza Etna scrivono. Forza Bella Addormentata scrivo io.

Terun, aripijate!

E comunque, per come la penso, io sono per l'indipendenza. Non federalismo, ma indipendenza. Come vorrebbe la Scozia, le Fiandre, come ha fatto la Slovacchia con la Rep.Ceca. Noi non siamo fratelli d'Italia e mai lo siamo stati.Il sud geograficamente è la zona più povera d'Europa. Se siamo divisi un bene ci sarà. E ci beccheremo finalmente gli aiuti dell'Europa. Che ha sempre filtrato quel governo nordista. Ricordiamo che la Germania dell?ovest si abbassò gli stipendi per far rifiorire quella dell'est. Andiamo da bolognese e un genovese a chiedere 10 centesimi... andiamo su...
Ma, non è carità questa. Sarebbe dare ciò che è stato tolto a chi è stato tolto et les jeux sont faits.

E prima dell'indipendenza, questo sud terrone, martoriato, ignorante, che non aveva il pane, dovrebbe avere almeno la metà di quanto gli è stato tolto dal 1861 ad oggi.

Tanto povero, per povero, meglio stare con gli sfigati di ventura, che con gente che pensa che al Sud ci sono monnezza e gente che dovrebbe studiare al Nord solo per imparare l'educazione a tavola e poi ritornarsene da dove sono venuti.

Le cose avvengono sempre a causa del potente. Dall'alto. Nel mezzodì si è stati solo fessi da non accorgersene. Ma sinceramente a me non mi frega poi tanto. Farò di tutto per allontanarmi dalle realtà che non mi piacciono. L'italia mi ha troppo deluso e il mondo è vasto per fortuna. Però, per una volta tanto, a leggere questo libro mi sono sentita legata a questa terra.

Che il Sud incominci a camminare da solo, storpio, aggobito, denutrito ma libero.

Sunto dal libro "Terroni" di Pino Aprile.

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