Ho sentito parlare di "ciclo dell'azoto" in un argomento che mi ha riguardato, con l'areatore. Ho quindi deciso di documentarmi e stilare questa relazione. Buona lettura. 
Innanzitutto introduciamo l’argomento dicendo, come tutti già saprete, che i batteri sono una componente fondamentale per il buon funzionamento di un filtro e, quindi, dell’intero ecosistema nel nostro acquario.
Parliamo quindi del ciclo dell’azoto.
Questo processo, chiamato ciclo dell’azoto, inizia da un processo di decomposizione.
A questa decomposizione sono soggetti gli escrementi, i resti di cibo, le foglie morte ecc ecc.
Questi elementi che tutti abbiamo nell’acquario, subiscono un processo di abbattimento, che di conseguenza crea ammonio ( in termini chimici NH4 ) e ammoniaca ( NH3 ), il tutto, in funzione dell’acidità dell’acqua ( pH ). Se il pH sarà inferiore a 7, ciò che otteniamo da questa decomposizione è l’ammonio, per nulla nocivo, se il pH è invece di tipo basico, non otteniamo più ammonio, bensì ammoniaca che è alquanto letale per i nostri pesci. E come avrete intuito, sono proprio i batteri presenti nel filtro a metter in atto questo primo processo. E’ consigliabile proprio per questo motivo, in acquari in fase di maturazione, inserire piccoli frammenti di cibo e qualche pianta, per iniziare dapprima questo processo.
E’ quindi iniziato il ciclo dell’azoto, avendo una certa quantità di NH3 o NH4 da permettere una buona diffusione di un tipo di batterio : il Nitrosomonas.
Questo è un batterio aerobico, necessitando quindi ( come ci fa capire il nome ) di un ambiente con molto ossigeno ed è proprio sfruttando le molecole dell’ossigeno che questo batterio sviluppa la seconda trasformazione. Qui, con la formazione di nitriti, possiamo avere complicazioni, perché questo elemento è dannoso per i pesci. Infatti, in quantità superiori al mezzo milligrammo per litro possono presentarsi dei segni di soffocamento ( per i pesci s’intende ). In parole povere i nitriti non permettono all’emoglobina un regolare trasporto di ossigeno, fondamentale per i pesci, avendo così come effetto la loro morte.
Si iniziano quindi a formare questi nitriti ( NO2 ), ma non abbastanza da permettere ai ceppi batterici la trasformazione di questo in nitrati ( NO3 ). Potremmo quindi avere un picco di nitriti. Questo non è altro che il valore massimo di nitriti, raggiunto il quale, i batteri nitrificanti inizieranno ad eliminare l’eccesso di NO2 fino ad arrivare in una situazione in cui, i NO2 presenti nell’acquario, vengono trasformati in NO3.
I Nitrosomonas producono una notevole quantità di nitriti aumentandone sempre più l’intensità. A questo punto i Nitrobacter iniziano a proliferarsi grazie alla grande quantità di NO2.
I Nitrobacter sono batteri aerobici, consumano cioè anche loro ossigeno per portare a termine il loro compito: la trasformazione da NO2 a NO3.
Bisogna però prestare attenzione nei primi tempi, perché il filtro si trova in un equilibrio in bilico, che potrebbe esser devastato da qualsiasi problema.
Ma questo processo, non è ancora finito.
Infatti subentrano i Pseudomonas, un nuovo ceppo batterico. E’ un batterio anaerobico, questo significa che a differenza dei precedenti, per vivere e per svolgere il suo compito necessita di luoghi in cui l’ossigeno sia molto scarso o assente.
C’è quindi, infine, lo Pseudomonas che trasforma la particella degli NO3 in N2 gassoso mettendo fine a questo processo.
Inviato da: Anonimo
il 15/06/2008 alle 08:20
Inviato da: Anonimo
il 29/03/2008 alle 18:44
Inviato da: ramke1969
il 28/03/2008 alle 20:17