360gradi

Le proteste vigorose del M5S sembra stiano dando i risultati sperati. Chi non ha una televisione e non ha internet basterà che faccia una comunicazione in tal senso e non avrà in bolletta della luce il canone da pagare.

Ma non credo che la storia debba finire qui. Ora bisognerebbe eliminare il pagamento del canone legato al semplice possesso di apparecchio TV. E’ vero che chi lo acquista è per vedere programmi televisivi ma è pur vero che oggi, con tanti canali liberi e/o a pagamento si debba una tassa di possesso che va esclusivamente ad alimentare gli introiti della RAI. Ed è pur vero che questi apparecchi si possono, volendo, utilizzare esclusivamente per collegare Play station o pc usandoli come mega-monitor.

Se poi vogliamo parlare di qualità di programmi posso dire senza ombra di dubbio che quelli trasmessi dalla RAI, tra fiction, intrattenimento e telegiornali molto sotto il controllo dei soliti partiti politici sono molto scadenti, lontani dalla realtà e la maggior parte, se non la totalità, di scarso contenuto socio-culturale, cosa che dovrebbe essere prioritario per una emittente come la RAI.

E proprio parlando di socio-culturale, aggiungerei anche politica gestionale legata alla realtà, ieri mi è capitato di vedere su una emittente minore DEE JAY sul canale 9 una interessante trasmissione, Undercover Boss. In effetti capi marketing aziendali si vestono da privati cittadini in cerca di lavoro presso le loro aziende per verificare personalmente la complessità  del lavoro svolto insieme al personale in servizio e la loro preparazione, al fine di raccogliere informazioni utili per migliorare la qualità e il rendimento delle aziende da loro dirette traendone aspetti spesso ignoti ai “capi” oltre tanti spunti dati dagli stessi dipendenti che propongono sistemi innovativi e migliorativi.

Mentre osservavo pensavo ai nostri politici truccati e imbellettati che frequentano i talk show a loro tanto cari, a parlare di economia e di politica mentre la vita reale, che pure viene mostrata nei servizi, neanche li sfiorano. O se pure, raramente succede, vanno in visita a qualche struttura ci arrivano annunciati visitando quasi sempre un mondo irreale preparato per l’occorrenza, quello che a loro piace vedere! Sarebbe interessante che, vestiti da poveracci comuni, andassero a confrontarsi con la realtà e chissà, ci credo poco, cambiare un po’ stringendo la forbice tra ricchi e poveri, NO TAV, NO STRETTO DI MESSINA e più interventi contro il dissesto idrogeologico che sta sconquassando il paese!

La RAI è maestra nel relegare la cultura, di scarsa qualità, in seconda e in terza serata. Dare al cultura al popolo non è cosa buona per chi non ama il confronto, un popolo culturalmente preparato e a conoscenza dei fatti non piace a chi comanda piuttosto che amministrare saggiamente!