Creato da accendiamolalampada il 20/05/2008

Il Marinaio

L' Isola che c'è

 

 

La rotta

Post n°1 pubblicato il 23 Maggio 2008 da accendiamolalampada
Foto di accendiamolalampada

Leggo i vostri sorrisini e vi comprendo: un semplice marinaio che parla di rotte e di navigazione e’ una cosa davvero buffa.

Dicevo, che ogni uno di noi ha una propria rotta da seguire: allora imbarcarsi su di una nave che va magari da quella parte ha un senso, cambiare compagnia ha un senso, rimanere in porto per un po’ in attesa,  ha un senso, scegliere una nave meno affidabile di un altra ha un senso e anche alzarsi la mattina e farsi la barba, puo’ avere un senso.
Scendere senza paura da una bella nave confortevole se si vede che non va dalla parte giusta, ha un senso, anche se molti ridono e si toccano la tempia con un dito: quante storie ho sentito di marinai che sono rimasti sempre sulla stessa nave, senza saper dove si andava, solo perche’ la nave era confortevole.
Io vi dico che quelli sono solo topi ammaestrati vestiti da marinai, pronti a gettarsi in mare piangendo la sfortuna, perche’ si accorcono solo allora di stare per affogare senza neppure sapere dove stavano andando, senza neppure aver mai pensato fosse possibile davvero scrutare il mare, per seguir la propria rotta.
Non e’ sempre facile, nossisignore, per questo io ho la mia bussola, oh si, da guardare e fingendo indifferenza, di tanto in tanto, quando voglio accertarmi di non essermi perso.

E voi tutti/e avete la vostra rotta, bussola o il coraggio di intraprendere simili viaggi?

 
 
 

L'Isola

Post n°2 pubblicato il 24 Maggio 2008 da accendiamolalampada
Foto di accendiamolalampada

Dopo  un periglioso viaggio approdai in quest'isola, mi accorsi che era abitata dalle molteplici orme che vi erano impresse sulla spiaggia lasciate dai nativi:  grandi, piccole, di donne e di uomini; erano segni inequivocabili dell'attività intensa dell'isola.

Con molta circospezione inizia a visitarla, si capiva dai segni lasciati che l'attività degli abitanti era frenetica:  capanne sparpagliate qui e là, spesso costruite a metà, altre volte abbandonate, molti campi seminati,  anche questi a volte perfetti e ben curati, altri abbandonati a se stessi, pieni di sterpaglie e gramigna, un paesaggio quindi strano e variegato.

Più mi addentravo, più i segni degli abitanti si facevano  nitidi, fino al punto che cominciai ad incontrare persone . All'inizio, come me sembravano spaurite, mi guardavano con curiosità, si avvicinavano ed un momento dopo sparivano, però sapevo che da lontano mi stavano studiando cercando di capire che tipo fossi, anche io facevo lo stesso; non avevo paura troppo forte era la voglia di conoscere i loro usi e costumi di sapere come vivevano, come erano arrivate all'isola e perchè.

Ma del loro incontro ne parlerò un altra volta

 
 
 

Gli abitanti

Post n°3 pubblicato il 18 Luglio 2008 da accendiamolalampada
Foto di accendiamolalampada

Alla fine, vinsi le mie remore ed iniziai a camminare verso di loro. però dopo un breve e fugace sguardo , questi iniziarono ad ignorarmi e riprendere le discussioni in atto tra di loro.

Vidi che vi erano piu gruppi che andavano da due a più persone,  alcuni parlavano abbastastanza animatamente, altri con toni gravi, c'èra chi rideva,  o chi amoreggiava, si sentivano voci di tutti i toni: cupe, allegre, sordite, melliflue, ogni tanto avvertivo qualche sonora risata, poi pianti sommessi o voci disperate..sembrava una babele di sentimenti espressi.

Anche i corpi delle voci erano delle più disparate etnie e ceti sociali, cosi  come il loro abbigliamento completamente diverso , si andava dal vestito sartoriale di grande fattura indossato probabilmente da un appartenente ad un ceto alto , lo si sentiva anche dal modo di esprimersi, al jeans o gonna sdrucita di una persona meno abbiente.

 Tuttavia sembrava che non importasse molto perchè i gruppi di persone che colloquiavano erano eterogenee; la cosa fondamentale erano i temi che questi trattavano.

Mi avvicinai ad un gruppo che sentivo stava parlando di famiglia,  figli,  problemi lavorativi, la discussione era piuttosto animata, ma nessuno offendeva l'altro, tutti erano compresi e partecipanti ed ognuno provava a dire la sua, io venivo ignorato, così mi allontanai anche se mi venne quasi l'istinto di parteciparvi ma non trovai ne il coraggio ne le parole per intromettermi.

Continuai a guardarmi intorno, cercando di focalizzare meglio gli abitanti e le situazioni che essi creavano, e questa  popolazione mi incuriosiva sempre più.

 Vidi anche coppie abbastanza strane, come uomini anziani che provavano a parlare con ragazze molto giovani e non si accorgevano degli sguardi penosi che queste  gli lanciavano, come donne attempantate in cui la giovinezza era un ricordo da serbare con gelosia e che non sarebbero  state notate neanche dai pensionati in fila alla posta, che si davano da fare con ragazzetti giovani ,con mossette e moine ridicole e questi, nel pieno della pubertà ,che si lasciavano trastullare esibendo espressioni del viso tra il godereccio e lo schifo.

Per fortuna queste situazioni erano una minoranza, perche vidi anche coppie di persone innamorate, lo si intuiva dai sguardi, dai gesti,dalle movenze, dai sussuri che si lanciavano.

Ero come in trance di fronte a tutto questo movimento multicolore, solo, isolato,sconosciuto tra sconosciuti, eppure iniziai a sentirmi parte integrante, una strana sensazione..all'improvviso, come solo a noi umani capita a volte ,mi sentii osservato, anzi studiato, uno sguardo posato su di me, ma non come prima quando gli abitanti mi guardavano in modo quasi asettico, mi girai lentamente cercando di capire chi..non era facile in mezzo a tante persone individuare chi ti stesse scrutando..infine il mio sguardo mise a fuoco una figura isolata, appartata anche lei, vicino ad un albero, anzi appoggiata con la spalla al tronco che, e questa fu la mia certezza cercava di entrare nella mia anima, quasi una violenza.

Era una figura femminile, piccolina ,capelli corti e rossi come la sua maglietta, strano mi colpirono queste cose, shorts e poi quello sguardo...quello sguardo...azzurro  e quel mezzo sorriso.............................................................................ne riparleremo

 
 
 

La conosco

Post n°4 pubblicato il 28 Agosto 2008 da accendiamolalampada
Foto di accendiamolalampada

Era quasi irriverente il suo sguardo...anzi senza quasi...continuava a fissarmi senza abbassare lo sguardo..poi mi ammollò un sorrisetto tra il candido e lo sfacciato...questo mi fece andare su di giri..ed a bassa voce ma facendo in modo che mi capisse gli sparai un poco elegante .." ..hai finito di fissarmi e prendermi per il..? "

nel frattempo lei si era allontanata dall'albero dove era appoggiata, mi stava venendo incontro ed anche  io stavo andando verso di lei...mancavano ancora un paio di metri che lei già tese la sua mano dicendo .." piacere Paula" finendo di avvicinarmi gli tesi la mia e mi presentai.

Speravo che finalmente qualcuno iniziasse a darmi  delucidazioni sul posto dove ero capitato e che la roscetta facesse al mio caso, lei sembrò leggermi nel pensiero perchè subito mi disse; " Allora che effetto ti fà la popolazione?..".." il mondo è bello perchè è vario " ..fu la mia vaga risposta..." Ti ho visto,sai, sei un pò sconcertato, anche io all'inizio ho avuto la stessa impressione, poi però ho conosciuto alcune persone con cui ho stretto un discreto rapporto e che mi hanno fatto capire il senso della vita su quest'isola.

Se vuoi ti farò da guida, credo che tu ne abbia proprio bisogno...Ma come sei capitato qui?.."

"Veramente , proprio per caso, ero in mare aperto, pensavo di aver perso la rotta quando all'improvviso mi è apparsa quest'isola che non è segnata sulle mie carte nautiche" risposi.

"Strano disse lei, è così per la maggior parte di noi, che si imbarca per altre destinazioni, poi appare quest'isola che all'apparenza pare meravigliosa e facciamo in modo di approdarvi...da quello che sò c'è chi decide di stabilirvisi a vita, chi ci rimane per un pò, altri fuggono subito..non subiscono il suo fascino evidentemente..io per esempio la sto ancora esplorando e non ho deciso cosa fare...se vuoi possiamo continuare insieme."

Mentre lei parlava io stavo riflettendo su quello che diceva e con noncuranza accettai il suo consiglio.

 
 
 

L'iniziazione

Post n°5 pubblicato il 06 Novembre 2008 da accendiamolalampada
Foto di accendiamolalampada

" Come e perchè sei arrivata  qui ?..inizia a dirmi qualcosa di te" esordii appena lei mi aveva offerto il suo aiuto.

" Non ho segreti", rispose "o perlomeno non nel dirti le motivazioni che mi hanno spinto ha fermarmi qui

 Dove vivevo e lavoravo, nella mia città, sembrava andasse tutto liscio, conducevo o pensavo di condurre una vita del tutto normale, con i suoi alti e bassi, lavoro, amici, ragazzo, famiglia, il venerdi e/o il sabato sera si usciva per fare un pò di casino, per la domenica  si cercava di organizzarci..insomma il solito tran tran, ma allora quella era la mia vita.

Poi, come spesso capita, qualcosa iniziò a non andare bene, qualche discussione di troppo con i colleghi di lavoro, a cui subentrò anche un pò di noia in ufficio, discussioni in famiglia, il mio ragazzo che capii non essere proprio la perfezione fatta persona, così un giorno decisi di staccare la spina.

Ma questo avvenne un pò alla volta, sai com'è, si inizia a parlare meno con i colleghi, si evitano le discussioni con i familiari, per non uscire con il mio uomo i mal di testa arrivavano sempre più spesso..hehehe...le uscite serali piano piano si diradarono.

Qualche amica, ora non ricordo chi, mi propose di farmi un viaggetto, sai per ritemprarsi, per ritrovare me stessa come si dice oggi, ci pensai un pò, ero ritrosa ma alla fine accettai il suo consiglio.

Poi un giorno mi decisi, prenotai e dopo pochi giorni già ero in viaggio, ti debbo confessare che i primi giorni non davo confidenza a nessuno, cercavo di capire l'ambiente dei viaggiatori, finchè una mattina , mi  sono svegliata, ho sentito un po di rumore.sai parecchio vocio, sono salita sul ponte ed ho visto che stavamo attraccando  al porto di questa splendida o presunta tale isola.

Ma ora mi è venuta fame, andiamo a cercare qualcosa da mangiare, continueremo dopo"

 
 
 

seaside

Post n°6 pubblicato il 08 Settembre 2009 da accendiamolalampada

 
 
 

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