Il muro

si, hai ragione... riprenderò a scrivere :-)

.. a volte è un peccato che certi blog siano abbandonati :-)

grazie medusa dagli urticanti tentacoli... ebbene si.. il legame di cui parli non è fisico(nel senso stretto del termine), come non sono fisici i legami che legano le persone... un pò come l'attrazione nucleare forte che tiene insieme il nucleo dell'atomo a dispetto delle forze che vorrebbero disgregarlo... i risultati delle proprie imperfezioni li vedremo sui nostri figli quando non si potranno più correggere i nostri errori :-)

Bel post,ricco di paterne perplessità e di altrettanto paterno affetto.I figli, da accompagnare con discrezione nel loro volo fuori dal nido,costituiscono il problema e il cruccio di ogni genitore attento e responsabile,pur nella sua umana fragilità.Hai trattato un argomento delicato e molto interessante.E hai dimostrato.con il tuo sentire,che quel famoso cordone ombellicale,non è un legame che sente,per forza di cose, solo una madre,ma un laccio indissolubili intrecciato dai fili tenaci dell'amore. Ciao

Passo per lasciarti un saluto e il mio buon pomeriggio. Manu

TI RINGRAZIO PER LA VISITA E IL COMMENTO CHE HAI LASCIATO DA ME. BUON POMERIGGIO CON UN SORRISO. MANU

Caro Rob è difficile essere genitori e soprattutto è difficile non sbagliare. Tendiamo a ripetere gli errori che i nostri genitori hanno fatto con noi perchè siamo protettivi, asfissianti come loro nei nostri confronti. E' una ruota che gira, tutto va come deve andare e i figli devono fare le loro esperienze per crescere e diventare autonomi e, laddove non gli viene concessa la libertà, se la prendono come è giusto che sia. E' una fase quella della ribellione adolescenziale, dura più o meno a lungo ma se si è seminato bene e soprattutto se c'è stato amore, tutto rientra nella normalità. Ciao, loretta

E' sempre un piacere commentare certi blog come il tuo, dove trovano posto non una collezione di immagini e scritti altrui, ma pensieri propri. a presto

Condivisibili le incertezze esposte nello scritto, difficile il ruolo dell'istruttore di volo, per quanto impegno ed attenzione uno ci metta occorre sempre riporre un'alta dose di fiducia in colui o colei che dovrà spiegare le ali. Significativo lo scritto di Gibran in merito ai figli, per me una guida basilare sulla concezione di un pensiero universale. Salutissimo sorridente da Rossella e grazie per l'appropiato commento al post nel mio Blog. ^_^

esatto... purtroppo la scuola per istruttori di volo no c'è.. siamo tutti autodidatti ... e poi c'è sempre il rischio di finire dentro un temporale.. ma questo è il destino che ce lo mette davanti... .. per ora mi siedo e guardo il volo degli uccelli...