***VINTAGE***Il fascino del Mondo Antico |
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John William Godward
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« COS'E' ESATTAMENTE IL VINTAGE | L'Amore è Pace!!! » |
La storia ci insegna che i primi popoli della Terra, per esprimere
il loro linguaggio avevano imparato a raffigurarlo, graffiando le
rocce con oggetti appuntiti.
Forse le prime scritture all'inizio furono con un bastoncino, uno
straccetto o qualcosa di sottile che veniva intinto nell'inchiostro
ricavato dalla fuliggine, da animali marini, come la seppia che
forniva un inchiostro di colore nero, il murice, che è un mollusco,
forniva la porpora, di colore rosso; o da polvere di roccia, rica
vavano l'ocra che era un minerale dal quale si otteneva il giallo;
dalle piante e infusi vari di erbe, o foglie e radici fornivano altri
colori.
Mille anni fa qualcuno pensò di usare una penna d'oca o di qual
che altro uccello, perché era leggera e resistente. Alla punta veniva
fatto un taglietto per evitare che l'inchiostro facesse delle macchie.
La stessa veniva intinta in un bicchierino pieno di inchiostro che si
chiamava calamaio. Nel tempo furono creati calamai secondo le
epoche, dai più semplici ai più eleganti e raffinati.
Duecento anni fa, veniva inventato il pennino d'acciaio
che andava inserito su un manico di legno.
Nel tempo, anche le scritture si affinavano con
precise calligrafie che creavano vere opere d'arte, su
pergamene e antichi manoscritti tra grafica, simboli e
raffigurazioni di ogni genere
di grandi maestri calligrafi di tutto il mondo.
Nel 1827, grazie a uno studente che si chiamava Petrache Poenaru,
comparvero in Francia le prime penne che avevano un serbatoio pieno
di inchiostro, erano le penne stilografiche, ancora oggi usate per la
loro raffinatezza di scrittura. Molti esemplari costosi, create e firmate
dai più illustri artigiani d'epoca fino ai più moderni modelli di prestigio.
C'è da dire, che con l'inchiostro si abbinato il tampone con carta
assorbente, fondamentale per non creare veri disastri, perché se
non si asciugava, spesso si macchiavano fogli e mani.
Chi delle vecchie generazioni, non ricorda che da bambini ci si mac
chiava spesso con l'inchiostro imbrattando tutto. Oltre al pennino
anche con il calamaio, che molto spesso si rovesciava, lasciando
macchie difficili da togliere. Per non parlare poi delle penne
stilografiche che perdevano sempre, o non scrivevano affatto, per
cui le agitavamo per far scendere l'inchiostro che si seccava, e
partivano schizzi ovunque.
Un giorno un giornalista ungherese di nome Làszlò Jòzsef Bìrò vide
un pallone pieno di fango che rotolava e lasciava una lunga striscia per
terra. Allora gli venne in mente di costruire una penna a sfera.
La tecnologia è andata avanti e propone oggi nuove penne
a inchiostro liquido, ma la penna biro rimane imbattibile
per durata e affidabilità.
Però lo stile delle penne di una volta, hanno un fascino
diverso. Sono certa che molti di noi possiede una prestigiosa
penna che teniamo da conto, forse il regalo della prima
comunione. O la classica penna di rappresentanza.
O un completo da scrittoio in stile per la scrivania.
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