Stanchi e freddi
sicuramente soli
Fra le nostre tasche
Celeremo L’ invito
Macabro dono
Che ogni madre regala
Fra le urla del parto
Al figlio che nasce
Saremo persi
Lucidamente vivi
Reclusi…
L’infinito è vuoto
Per la festa dei morti
Spegneranno i sensi
Nudi saremo dal sangue
E Fredda materia
Non più polvere
di legno di cedro
E ricordi di pioggia
Nei riflessi di vita
Solo silenzio
Ade
Io
E la vita eterna
il_miranda
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« a colloquio con Dio | Il suicidio del re » |
Laggiù vedo:
"angeli vecchi e stanchi
che camminano in silenzio
arrancando dentro il cielo la notte"
Seduto, vicino alla morte, sento:
"canti malati nella lenta agonia"
Galleggiare nelvuoto per sempre
e sentire il caldo di un bacio profondo
che ci stringe e ci avvolge
Intensi profumi
visioni di libertà
Da lontano nell'immaginazione percepisco:
"rumore di cani randagi che rantolano feriti tra i rifiuti"
e ancora:
"urla dimadri che espelllono con rabbia i propri figli"
e ancora:
"lunghe strade deserte che conducono a me"
Il caldo respiro
della solitudine
il doloroso gusto del mielee
il vuoto
ora guardami...
"Non senti l'odore del mare?
Il rumore della pioggia?
Senti solo il chiasso della gente?"
non dire nulla...
io ho paura
Inviato da: cassetta2
il 15/10/2020 alle 09:46
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il 01/02/2016 alle 12:27
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Inviato da: il_miranda_defunto
il 17/11/2013 alle 17:56
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il 17/11/2013 alle 17:53