Un pezzo di vita

21 ottobre 2007

riflettevo sul fatto che non riuscirò, forse, mai ad aessere totalmente felice. ho deciso di essere una persona che nella vita sceglie.. come sempre accade, però, a qualcosa devi rinunciare. studiando fuori ho scelto di spingere verso il mio futuro, vero le mie realizzazioni, i miei sogni e le mie ambizioni. scegliendo questo ho rinunciato ad un casa sempre pulita, ad un pasto pronto tutti i giorni, a lenzuola calde nella quali avvolgermi quando ci sono quelle giornate no, ai miei amici al mio fianco, ad una storia da costruire a piccoli passi, a vivere nella pienezza e nella quotidianità/continuità ciò che voglio, ho rinunciato a poter fare programmi a lungo termine, perchè c'è sempre una vligia pronta e un aereo da prendere. se invece avessi voluto tutto questo avrei rinunciato alle mie aspirazioni lavorative, ai miei obiettivi futuri, ai sogni che facevo sin da quando ero bambina. a conti fatti, qualsiasi sia la strada che si decida di prendere, c'è sempre qualcosa a cui dovremmo rinunciare. fosse facile fare sempre le cose giuste, fosse facile poter rimandare, fosse facile potere non scegliere ed avere tutto lì a portata di mano.

tre giorni, tre giorni che sembrano interminabili, tre giorni nei quali riflettere, ultimi attimi prima di rivederti. un mese e mezzo, sembra niente, a volte è una vita. tantissime cose sono cambiate, tranne il mio sentimento per te, tranne la voglia di vederti. quale sarà la cosa giusta da dire? l'attegiamento giusto da avere? il comportamento piu adatto?.. perchè la spontaneità non può esistere. non posso.. non posso lasciarmi andare a tutto quello che vorrei perchè distruggerei sforzi e lacrime delle ultime settimane. e se poi non cambiasse niente? se questo stare senza fiato in attesa di vederti e tirare un sospiro di sollievo, non cambiasse proprio nulla? la cosa che mi spaventa di più è trovare la tua indifferenza. per una volta ho la paura di guardare la realtà dritta negli occhi così per come è..