il nostro NOI

suggestione #5

Stanotte la mia "sala interiore" ha ospitato unicamente la mia musica. Io ero sopra, nella mia ordinaria e più convenzionale camera da letto. Il suono ovattato di Nusrat Fateh Ali Khan mi induceva al sogno. E ad alcuni pensieri che non riuscivo a gestire. Nella meditazione i pensieri vanno trattati come immagini da osservare. Non come stimoli condizionanti. E' pura astrazione da sè stessi. Guardi scorrere i pensieri ma eviti di esserne coinvolto. Come viaggiare in treno e scorgere con la coda dell'occhio l'avvicendarsi veloce dei paesaggi esterni. Stanotte non mi è stato agevole. Non è mai facile. Quando chiudi gli occhi e la massa ingombrante dei pensieri sembra, proprio in quell'istante, voler procurare il maggior fastidio possibile, lo sforzo è immane. Stanotte è stato così. Un numero imprecisabile di "perchè" sembrava esser stato liberato da una piccola prigione come fossero un compatto sciame di zanzare...E, ancora adesso, ad occhi aperti, in una realtà che è solo ciò che ci piace credere reale, mi chiedo ancora una volta:"perchè?".