Un blog creato da ilpunitore78 il 17/03/2009

IL PUNITORE

LA STORIA D'ITALIA ANNI '20, '30, '40 - LA VERITA' CONTRO LA CENSURA

 
 
 
 
 
 

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GIOVANI BALILLA - FOTO EPOCA ANNI '20

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IL VESSILO DELLE LEGIONI DELL'IMPERO ROMANO

IL VESSILLO DELLA DECIMA LEGIONE DELL'IMPERO ROMANO

 
 
 
 
 
 
 

INNO DELLA X MAS - ANNI '40

Quando pareva vinta Roma antica
sorse l'invitta Xª Legione;
vinse sul campo il barbaro nemico
Roma riebbe pace con onore.
Quando l'ignobil otto di settembre
abbandonò la Patria il traditore
sorse dal mar la Xª Flottiglia
e prese l'armi al grido "per l'onore".
Decima Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare
ora pure sulla terra
Vincerai!

Navi d'Italia che ci foste tolte
non in battaglia ma col tradimento
nostri fratelli prigionieri o morti
noi vi facciamo questo giuramento.
Noi vi giuriamo che ritorneremo
là dove Dio volle il tricolore;
noi vi giuriamo che combatteremo
fin quando avremo pace con onore.
Decima Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare
ora pure sulla terra
Vincerai!

 
 
 
 
 
 
 

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BENITO MUSSOLINI - MIO PADRE

Interessante documento realizzato da Vittorio Mussolini con lo scopo di dare una immagine del Padre Benito vista attraverso gli occhi di Sua Madre,Donna Rachele.
Purtroppo l'omaggio non è stato veduto dalla Madre essendo scomparsa prima della realizzazione.
E' utile anche dal punto di vista storico avendo un racconto diretto dai protagonisti, oltre ad altre testimonianze, potendo quindi sapere esattamente come sono andate le cose.
I 7 capitoli hanno un tempo complessivo inferiore ad un'ora, ma i numerosi punti toccati riescono a dare una visione completa di ciò che è stato il Ventennio Fascista, non ultimo quello di nessuno arricchimento fatto dalla Famiglia Mussolini nonostante l'enorme potere avuto.
La musica è composta e diretta da Romano Mussolini.

PARTE I

PARTE II


PARTE III


PARTE IV


PARTE V


PARTE VI


PARTE VII


 
 
 

IL DISCORSO DEL DUCE DURANTE LE CELEBRAZIONI DELL'ANNIVERSARIO DEL VENTENNIO FASCISTA

Post n°13 pubblicato il 16 Aprile 2009 da ilpunitore78
 

Video originale tratto dall'archivio dell'Istituto Luce

 
 
 

IL TESTAMENTO DEL DUCE BENITO MUSSOLINI

Post n°12 pubblicato il 02 Aprile 2009 da ilpunitore78
 

Foto d'epoca con dedica di Benito Mussolini"Nessuno che sia un vero Italiano, qualunque sia la sua fede politica, disperi nell'avvenire. Le risorse del nostro popolo sono immense. Se saprà trovare un punto di saldatura, recupererà la sua forza prima ancora di qualche vincitore. Per questo punto di fusione io darei la vita anche ora, spontaneamente, qualunque sia purché improntata a vero spirito italiano. Dopo la sconfitta io sarò coperto furiosamente di sputi, ma poi verranno a mondarmi con venerazione. Allora sorriderò, perché il mio popolo sarà in pace con se stesso. Il lavoratore che assolve il dovere sociale senz'altra speranza che un pezzo di pane e la salute della propria famiglia, ripete ogni giorno un atto di eroismo. La gente che lavora è infinitamente superiore a tutti i falsi profeti che pretendono di rappresentarla. I quali profeti hanno buon gioco per l'insensibilità di chi avrebbe il sacrosanto dovere di provvedere.
Per questo sono stato e sono socialista!

L'accusa di incoerenza non ha fondamento. La mia condotta è sempre stata rettilinea nel senso di guardare alla sostanza delle cose e non alla forma. Mi sono adattato socialisticamente alla realtà. Man mano che l'evoluzione della società smentiva molte delle profezie di Marx, il vero socialismo ripiegava dal possibile al probabile. L'unico socialismo attuabile socialisticamente è il corporativismo, punto di confluenza, di equilibrio e di giustizia degli interessi rispetto all'interesse collettivo. La politica è un'arte difficilissima tra le difficili perché lavora la materia inafferrabile, più oscillante, più incerta. La politica lavora sullo spirito degli uomini, che è un'entità assai difficile a definirsi, perché è mutevole.

Mutevolissimo è lo spirito degli italiani. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent'anni un popolo come l'italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell'oblio. Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io. La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie. Il Fascismo ha avuto più morti dei suoi avversari e il 25 Luglio al confino non c'erano più di trenta persone. Quando si scrive che noi siamo la guardia bianca della borghesia, si afferma la più spudorata delle menzogne. Io ho difeso, e lo affermo con piena coscienza, il progresso dei lavoratori. Tra le cause principali del tracollo del Fascismo io pongo la lotta sorda ed implacabile di taluni gruppi industriali e finanziari, che nel loro folle egoismo temevano ed odiano il fascismo come il peggior nemico dei loro inumani interessi. Devo dire, per ragioni di giustizia che, il capitale italiano, quello legittimo, che si regge con la capacità delle sue imprese, ha sempre compreso le esigenze sociali, anche quando doveva allungare il collo per far fronte ai nuovi patti di lavoro.

L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora. Tutti i dittatori hanno fatto strage dei loro nemici. Io sono il solo passivo; tremila morti contro qualche centinaio. Credo di aver nobilitato la dittatura. Forse l'ho svirilizzata, ma le ho strappato gli strumenti di tortura.
Stalin è seduto sopra una montagna di ossa umane. E' male? Io non mi pento di aver fatto tutto il bene che ho potuto anche agli avversari, anche ai nemici, che complottavano contro la mia vita, sia con l'inviare loro dei sussidi che per la frequenza diventavano degli stipendi, sia strappandoli alla morte.
Ma se domani togliessero la vita ai miei uomini, quale responsabilità avrei assunto salvandoli? Stalin è in piedi e vince, io cado e perdo. La storia si occupa solamente dei vincitori e del volume delle loro conquiste ed il trionfo giustifica tutto. La rivoluzione francese è considerata per i suoi risultati, mentre i ghigliottinati sono confinati nella cronaca nera.

Vent'anni di Fascismo nessuno potrà cancellarli dalla storia d'Italia. Non ho nessuna illusione sul mio destino. Non mi processeranno, perché sanno che da accusato diverrei pubblico accusatore. Probabilmente mi uccideranno e poi diranno che mi sono suicidato, vinto dai rimorsi. Chi teme la morte non è mai vissuto, ed io sono vissuto anche troppo. La vita non è che un tratto di congiunzione tra due eternità: il passato ed il futuro.
Finché la mia stella brillò, io bastavo per tutti; ora che si spegne, tutti non basterebbero per me. Io andrò dove il destino mi vorrà, perché ho fatto quello che il destino mi dettò.

I fascisti che rimarranno fedeli ai principi, dovranno essere dei cittadini esemplari. Essi dovranno rispettare le leggi che il popolo vorrà darsi e cooperare lealmente con le autorità legittimamente costituite per aiutarle a rimarginare, nel più breve tempo possibile, le ferite della Patria.
Chi agisce diversamente dimostrerebbe di ritenere la Patria non più Patria quando si è chiamati a servirla dal basso. I fascisti, insomma, dovranno agire per sentimento, non per risentimento. Dal loro contegno dipenderà una più sollecita revisione storica del Fascismo, perché adesso è notte, ma poi verrà il giorno "

 
 
 

ROMA CONVIVE CON LA SUA ARCHITETTURA FASCISTA

Post n°11 pubblicato il 26 Marzo 2009 da ilpunitore78
 

OBELISCO MUSSOLINI - FORO ITALICO - ROMAArticolo tratto dal quotidiano spagnolo EL PAIS

Nella città eterna molti edifici del regime di Mussolini sono ancora in piedi, dai monoliti ad interi quartieri

Roma convive con un’importante eredità architettonica fascista e con numerosi riferimenti al Duce, Benito Mussolini (1883-1945), senza alcuna polemica e senza guardare gli altri paesi che stanno cercando di cancellare il proprio passato più recente segnato dalla presenza di un dittatore. Sessantatrè anni dopo la sua morte e dopo la caduta del fascismo, i romani sono abituati alla presenza del Duce in intere zone residenziali come il quartiere periferico dell’EUR, nelle case popolari del quartiere della Garbatella o in semplici riferimenti nei monumenti disseminati nella Città Eterna.

Tra la Roma Imperiale e quella Rinascimentale, le maggiori attrazioni turistiche della capitale, un’importante spazio è dedicato alla cosiddetta architettura fascista che unisce il culto dell’antica Roma alla megalomania del dittatore. Oltre alla stazione ferroviaria di Termini o al palazzo della Farnesina che fu sede del Partito Fascista e che è sede oggi del Ministero degli Esteri, la massima espressione dell’eredità fascista della capitale è il quartiere dell’EUR (zona sud) costruito per ospitare l’Esposizione Universale di Roma che alla fine però non fu realizzata a causa dello scoppio della II Guerra Mondiale.

Ricordo della Terza Roma

L’EUR è un quartiere con monumentali edifici di marmo bianco in cui è possibile trovare numerosi riferimenti al Duce e al suo Impero. Nel palazzo degli Uffici, il primo edificio costruito nel quartiere ed inaugurato nel 1939, si legge sulla facciata principale una gigantesca iscrizione che riassume le intenzioni di espansione del Duce per la città di Roma: “La Terza Roma si dilaterà sopra altri colli lungo le rive del fiume sacro sino alle spiagge del Tirreno”.

La Terza Roma era il progetto della Roma fascista di Mussolini, dopo l’antica Roma e la Roma cristiana. In questo edificio è possibile apprezzare un’enorme stele monumentale che rappresenta , con le tecniche del bassorilievo utilizzate per le colonne commemorative dell’antica Roma, un Mussolini a cavallo che, come un imperatore romano, entra trionfale nei suoi domini con il braccio alzato nel tradizionale saluto fascista.

Un obelisco per il Duce

Il Duce, che amava lo sport a cui piaceva mostrarsi a torso nudo, costruì anche uno spazio dedicato alla pratica di tutte le discipline sportive: l’allora chiamato Foro Mussolini (1928-1938) che in seguito fu denominato Italico e recentemente restaurato. In questa struttura spicca l’enorme obelisco commemorativo in onore di Mussolini dove è possibile leggere a caratteri cubitali Mussolini dux e un enorme mosaico che riporta il seguente motto: Duce, la nostra giovinezza a voi dedichiamo.

Imponenti bassorilievi che ritraggono fascisti armati decorano il ponte Duca D’Aosta che conduce al Foro. È possibile, inoltre, notare l’eredità del Duce anche lungo i “Fori Imperiali”, frutto della passione distruttiva di Mussolini che rase al suolo interi quartieri per costruire questa immensa via e godere così della vista del Colosseo dalla sua stanza di Palazzo Venezia. In un angolo di quella che allora fu denominata Via dell’Impero si trova oggi una colonna commemorativa che segnò l’inaugurazione della via e sulla quale si legge il nome di Mussolini e la data: MCMXXXII (1932) e anno X (10) dell’Era fascista.

IL COLOSSEO QUADRATO DEL QUARTIERE ROMA EUR

NOTA DEL PUNITORE:

Il quartiere EUR originariamente, negli anni del fascismo in cui fu edificato, si chiamava E42, ovvero Esposizione 1942 perchè era stato progettato per ospitare l'Esposizione Universale di Roma che doveva avere luogo appunto nell'anno 1942. Poi con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale l'esposizione non ebbe più luogo. In seguito il nome venne cambiato in Eur, ovvero Esposizione Universale di Roma. Altra grande ospera legata al quartiere Eur è l'Attuale Via Cristoforo Colombo, orginariamente chiamata Via dell'Impero e che doveva collegare il mare di Ostia al centro della Caput Mundi.

"La Terza Roma si dilaterà sopra altri colli lungo le rive del fiume sacro sino alle sponde del Tirreno". Così nel discorso del 31 dicembre 1925, in Campidoglio, Mussolini aveva vaticinato il futuro della capitale.
Nel 1928 viene inaugurata l'autostrada Roma-Ostia ed in quella occasione nasce l'idea di espandere la capitale verso il mare.
Mussolini approva l'idea del governatore Bottai di realizzare una esposizione universale fissata per l'anno 1942, data in cui ricorreva il ventennale della marcia su Roma.
La Terza Roma permette all'immagine di Mussolini demolitore della città vecchia di sostituirsi alla nuova immagine di Mussolini ideatore della città nuova.
Nel 1936 cominciano i lavori dell'E42. Della struttura originaria, oltre all'impianto urbanistico generale, studiato tra il 1937 e il 1938 dal gruppo di architetti Pagano, Piacentini, Picconato, Rossi, Vietti, restano tracce cospicue.
Il 21 aprile 1937 Mussolini pianta i primi pini, il 20 ottobre dello stesso anno pone la prima pietra, il 21 aprile del 1938 approva i progetti della via Imperiale (l'attuale Cristoforo Colombo): "un rettilineo che dovrà essere il più lungo e il più largo del mondo, porterà l'empito del mare nostrum da Ostia risorta sino nel cuore della città dove vegli l'ignoto", aveva detto nel discorso del 31 dicembre del 1925.
La guerra ferma tutti i cantieri. L'E42 si presenterà negli anni successivi come un immenso cantiere recintato, incompiuto, abbandonato.
Dopo la guerra, ribattezzata EUR (Esposizione Universale Roma - anche se di esposizione non si parlerà mai più), la "Terza Roma" sarà molto più grande di quanto Mussolini non l'avesse mai pensata.
Il gruppo di architetti che vi lavorano tentano la fusione di un impianto ispirato all'urbanistica classica romana con elementi naturalistici e suggestioni tecnologiche proprie del razionalismo internazionale. Molto accentuato fu il carattere classico e monumentale dell'impianto, formato da assi viari ortogonali e da grandiosi fondali architettonici. Oggi il quartiere, che occupa un'area di circa 420 ettari, accoglie edifici con stili e linguaggi diversi: tra gli edifici dell'impianto originario, di impronta classica e monumentale e quelli costruiti nell'immediato dopoguerra, caratterizzati da geometrie elementari e da grandi superfici vetrate tipiche "dell'international style", trovando momenti di alta qualità urbana.

QUARTIERE EUR - ROMA

 
 
 

LA DICHIARAZIONE DI GUERRA - 10 GIUGNO 1940

Post n°10 pubblicato il 26 Marzo 2009 da ilpunitore78
 

Video della dichiarazione di guerra tratto dalle immagini d'archivio dell'Istituto Luce e montato con le colonne sonore di alcuni film epici. Il video è quasi integrale ed è un documento molto raro.

 
 
 
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BENITO MUSSOLINI DUCE D'ITALIA - FOTO D'EPOCA

BENITO MUSSOLINI DUCE D'ITALIA in una foto d'epoca

 
 
 
 
 
 
 

STEMMA X LEGIONE MAS - ESERCITO ITALIANO 1920/30

STEMMA X LEGIONE MAS - ESERCITO ITALIANO 1920/30

 
 
 
 
 
 
 

SAN PIETRO - ROMA CAPUT MUNDI

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PROPAGANDA ANNI '40 - MANIFESTO DELLA 'MUTI'

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