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Post n°20 pubblicato il 20 Aprile 2008 da polipomene
Sono sempre più convinto che un giornale locale, un giornale rivolto ad amplificare, spiegandole, le notizie dei media o a dare, semplicemente, informazioni su aspetti e comportamenti politici ed economici, sia importantissimo e componga una unione reale tra i cittadini. Stasera, domenica 20 aprile, trasmettono Report, una rubrica su accadimenti scandalosi fatti di sperperi e di dimenticanze di Uffici dello Stato, di questo Stato sempre più assente per quanto riguarda i suoi funzionari e dipendenti che ancora non vogliono capire che sono al servizio della comunità e non viceversa, che la comunità sia al loro servizio, come succede.
Stasera parlavano ancora di sprechi di pubblico danaro, di malaffare, di corruzione, di corrotti e corruttori, col beneplacito dello Stato. Parlavano dell’arsenale, mi pare quello di Taranto. Invece io vorrei parlare di un costume, di una regola coperta da Legge, molto strana, la Legge sulla Stampa: il contributo ai giornali e a chiunque stampi qualcosa rivolto al pubblico. C’è un articolo sul Giornale del 18 aprile, a questo proposito. In verità l’articolo parla non dell’assurdità che un giornale prenda contributi dallo Stato bensì che un giornale li prenda sulla tiratura ( cioè su copie stampate ) e non sulle copie effettivamente vendute. Allora, domanda: perché dobbiamo pagare contributi a giornali quando chi apre un giornale è un imprenditore come tanti altri? Perché?. Il furbo risponderebbe: perché c’è una legge. E allora noi domandiamo: ma perché deve esserci una legge così penalizzante per lo Stato e così ingiusta per i cittadini? Perché allora non diamo contributi a tutti? Ognuno potrebbe avere mille giuste motivazioni, non vi pare?. Qui si parla di almeno 195 milioni di euro all’anno che lo Stato eroga a fondo perduto. Oh, Signori, siamo matti? Allora, perché ognuno di noi non manda una lettera al Prefetto della propria provincia, chiedendo che questa assurda legge venga abolita? Guardate che se scriviamo tutti, se scriviamo in tanti, la legge la tolgono! Io domani gli scrivo, al Prefetto! Cominciamo da qui e poi vediamo. Viene il vomito, pensare alle incongruenze di questa nostra balorda civiltà dove la democrazia è davvero inesistente, altro che sesta potenza! Altro che festa del 25 aprile! |
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