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Buon Natale-Buon Anno

Post n°41 pubblicato il 31 Dicembre 2009 da polipomene

E siamo arrivati a Natale. E non è poco! Con i tempi che corrono, continuare a vivere è già un buon risultato. C’è chi la vuole cotta, chi cruda e chi se la fa a proprio uso e consumo; di certo le cose non funzionano.

Mi viene in mente, prima di entrare in argomento, la figura dell’Ingegner Moretti, l’Amministratore Delegato delle sempre in deficit  ritardatarie Ferrovie dello Stato: “se viaggiate, munitevi di coperte e panini “ ( e acqua per mandarli giù !) e magari di una torcia elettrica, mutande di ricambio, una maglietta, carta igienica che nei cessi dei treni manca o è bagnata, carta per asciugarsi le mani, appoggiatesta e, perché no, un pezzo di sapone e disinfettanti!

 

Mi vien da ridere: tanti discorsi sull’alta velocità, passiamo qui o passiamo là e poi, quattro dita di neve ed è caos, confusione, pànico. Non c’è un treno che arrivi in orario! E non è questione di colore politico, qui i partiti e partitelli non ci c’entrano,  (diceva il buon Totò ); è proprio nel DNA dell’italiano, del caporale ( diceva, sempre Totò ) e cioè di una qualsiasi piccola persona che arriva a capo di un qualsiasi piccolo Ufficio e che  ne approfitta per fare, appunto, il caporale. Racconto una esperienza bruttissima recente che riguarda i treni delle suddette deficitarie ferrovie: porto una bambina in treno per la sua prima volta e percorro Osimo ( Stazione che però si chiama OsimoCastelfidardo ma devi digitare solo Osimo sennò il computer alla voce ferrovie dello stato non ti apre la finestra degli orari-pensate un po’!!) dicevo Osimo Ancona e ritorno. Una voce all’altoparlante avverte i viaggiatori che trovarsi sprovvisti di biglietto o con biglietto non timbrato significa incorrere in una multa salata e mi viene in mente di aggiungere, ad alta voce che fornire per viaggiare un treno sporco, con poltrone (?) sudice, imbrattate, lise, scomode che più non si può, progettate per far male alla schiena e alle gambe, è pure e altrettanto passibile di multe e di denunce penali per frode e trattamento incivile degli utilizzatori che pagano per un servizio che non hanno E NESSUNO MUOVE UN DITO.

 

E, a proposito del “caporale” di Totò, abbiamo un apparato statale deprimente per il tanto e assoluto menefreghismo che ci regna.

Per esempio, qui a Camerano i segnali stradali movibili vengono lasciati per 10/15 giorni sul posto, spesso neanche girati verso il muro, dopo essere scaduti ( Via San Francesco, segnali sul marciapiede con data 16 dicembre e oggi è Natale ( 16 e 9 fa 25, 9 giorni).

Pensate a una cosa di questo genere estesa a tantissimi comuni e a tantissimi impiegati che, evidentemente, non fanno il loro dovere che è quello di coordinare il lavoro. La scusa è sempre la solita: personale poco, da fare molto. E allora? Non si fa. E come facevano, trent’anni or sono, con 5000 persone, davvero in pochissimi, a tenere in ordine il paese?

Come facevano, Bolero prima e Ballarini poi, quando eravamo 3000, in due e pochi di più, a non farci mancare l’acqua? Una spiegazione deve pur esserci, no? Io credo si tratti semplicemente di buona volontà, di serietà interiore, di onestà interiore, di amore per il proprio lavoro e per il servizio che, a volte, il proprio lavoro riveste. Ma non è facile parlare di onestà in un momento come questo, un momento in cui tutti i valori vengono rimescolati, confusi, sostituiti.

 

E si comincia dalla scuola: se andate in una qualsiasi scuola, durante la ricreazione, o, peggio, l’uscita, vedrete un’orda disordinata e chiassosa di ragazzi che sembrano venir fuori da una prigione, e niente e nessuno li ferma, col pericolo che qualcuno possa cadere e farsi o fare del male. Sono poche le insegnanti che vogliono e riescono a mantenere l’ordine. E non occorre molto a tenere a freno dei ragazzi, se lo si vuole. Dunque, col tacito consenso di chi dovrebbe insegnare compostezza e ordine nelle scuole, fin da ragazzi i futuri uomini non obbediscono alle regole. Gli insegnanti, a loro discolpa sostengono che se si azzardano ad una severità,intervengono i genitori con improperi e denunce………

Dopo la scuola c’è Sua Altezza la televisione: programmi di violenza per piccini e adulti in qualsiasi rete; pubblicità per adulti in programmi per bambini come intermezzo: il sistema abitua i giovani alla violenza e a dimenticare i veri valori quali il rispetto di sé e degli altri, specie il rispetto per i  più grandi; il rispetto della “cosa” pubblica ( i canali di scolo dell’acqua dei tetti, verso le Sperandei, sono stati “ciaccati” da qualche vandalo impunito ).

E ciacca ch’t’ riciacca, di canali ammaccati ce ne sono, per La Piana! La Piana sarebbe Via Garibaldi: se vai giù vai giù p’r la piana mentre, se vieni su vieni su p’r la piana!

 

Spesso si trovano in terra bottiglie vuote, intere e rotte, cartacce, rifiuti di ogni genere e, d’altro canto, se andate in un supermercato, noterete e lo si nota sempre più spesso, che qualche “signora” lascia il carrello della spesa o in mezzo al passaggio o, all’uscita, distante dall’insieme dei carrelli riposti. Come se poi ci fosse un cameriere, un servo, un qualcuno che passa e mette in ordine.E allora, cosa vuoi pretendere….).

Da qui si passa allo Stato in generale: strade in dissesto da anni ed anni ( la scusa è che il Governo non dà più fondi e quindi la manutenzione è scarsa ), sporcizia quasi ovunque, manutenzione delle opere pubbliche e delle scuole zero. Ovunque regna un menefreghismo assoluto e il sistema regge ancora solo per merito di alcuni, pochi, bravi e onesti che continuano a lavorare in silenzio. Questa è la sacrosanta verità e non c’è niente da fare per cambiare la forma mentale. La faccenda è cronica irreversibile.

 

Del resto, con tutti i difetti che gli si vuol attribuire, Mussolini ci ha provato per vent’anni e senza risultato. Bisogna solo ringraziare tutte quelle brave persone  che non conosciamo perché schive e riservate le quali lavorano costantemente alla crescita della Nazione. Sennò questo è veramente il Paese dei furbi.

Punto.

E allora, a che serve scrivere?! A che pro lagnarsi, criticare, denunciare, combattere una battaglia che è già persa fin dall’inizio?

La risposta è la seguente:

primo per una questione squisitamente personale, di onestà interiore; una questione di rispetto per se stessi e per gli altri;

secondo perché è di incoraggiamento a quanti compiono il loro dovere quotidianamente;

terzo perché c’è sempre qualcuno nuovo che ti legge, che ti ascolta, che capisce .

 

Vorrei continuare a scrivere e scrivere e scrivere, per resistere, resistere e resistere.

Limito lo scritto all’essenziale e cerco in ogni modo di resistere anche se, in certi momenti, lo scoraggiamento è tale che ti vien voglia di buttare tutto all’aria.

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Commenti al Post:
virgola_df
virgola_df il 01/01/10 alle 00:09 via WEB
Visto che anche questo nuovo anno dipenderà da come gli uomini lo faranno ... consideralo come un libro con 365 pagine vuote ... di ogni giorno fanne il tuo capolavoro semplicemente utilizzando tutti i colori della vita e ricorda ... mentre scrivi, sorridi!!! Un abbraccio, un pensiero ed un augurio per un 2010 che sappia di buono ... che sappia di mare!!!
virgola
 
 
polipomene
polipomene il 01/01/10 alle 22:22 via WEB
Grazie. Apprezzo il tuo scritto e il tuo blog. Un caro saluto e molti, molti auguri a te. Giorgio
 
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