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A Cesare quel che è di Cesare

Post n°71 pubblicato il 08 Agosto 2010 da polipomene

Sia dato a Cesare quel che è di Cesare……

Con questo giornalino si esce sempre in edizione ridotta finché una buona anima non mi regali una stampante formato A3… campa cavallo..!

E veniamo al dunque: venerdì abbiamo potuto vedere e constatare l’onestà di intenti, le intenzioni oneste del nostro Sindaco: il guard-rail, la ringhiera posta alla curva di Roldi ( del mulina’r) per la strada del cimitero, mista di acciaio e legno di cui abbiamo trattato nel maggio scorso, pericolosissima per viandanti e automobili, è stata rimossa. Diamo al Sindaco ciò che gli è dovuto: un semplice grazie. Visto poi che abbiamo la fortuna di avere un Sindaco dalla parte dei cittadini, ci permettiamo di chiedere: chi paga? La totale mancanza di preparazione da parte di molti pubblici amministratori soprattutto e specie di molti impiegati tecnici porta, inevitabilmente, allo sperpero di denaro pubblico.

Non voglio farla lunga ma credo sia giusto che chi sbaglia paghi.

E a proposito di pagamenti, qualcuno ha richiamato l’attenzione sull’IVA che AnconAmbiente deve restituire agli utenti. Vale a dire che la TIA, la Tassa Igiene Ambientale, è stata dichiarata dalla Corte Costituzionale, con sentenza 238 del 24 luglio 2009, un tributo e, come tale, non soggetto ad IVA e quindi AnconAmbiente deve restituire l’ammontare dell’imposta applicata alle bollette degli utenti. AnconAmbiente risponde, nel foglio del bollettino postale allegato alla fattura, che:

 

Gentile Cliente,

sulla ormai annosa questione dell’IVA applicabile alla tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, riteniamo opportuno inviarLe alcune precisazioni chiarificatrici. La Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla competenza giurisdizionale in materia di tariffa rifiuti,con la sentenza n. 238 del 24.07.2009, ha confermato la validità costituzionale dell’art.2- 2°comma del DL gs 546/1992, vale a dire la possibilità di presentare ricorsi in materia di TIA (che è la Tariffa di Igiene Ambientale –nota del Quadernone ) alle Commissioni Tributarie. La sentenza si basa su una interpretazione dell’art. 49 del DLgs 22/1997 secondo la quale la TIA ivi prevista avrebbe natura tributaria, con conseguente estraneità al campo di applicazione dell’IVA. Questa sentenza ha determinato nei cittadini una legittima aspettativa di ottenimento del rimborso dell’IVA a suo tempo pagata con l’aliquota del 10%. Dal momento che l’imposta di cui trattasi è stata versata all’Erario, riteniamo che sia quest’ultimo a doverla restituire, oppure ad individuare altre modalità di restituzione agli aventi diritto.(Grassetto ad opera del Quadernone). In attesa di un chiarimento ufficiale, riteniamo opportuno,vista anche l’interpretazione fornita dal legislatore con l’art. 14, comma 33 del DL 78/2010, attualmente in via di conversione ( siamo a luglio 2010 nota del Q ) , di proseguire la bollettazione con l’applicazione dell’ IVA, confermando comunque la nostra disponibilità a partecipare a modalità di restituzione per i periodi anteriori al 2010 se e quando perverranno le necessarie istruzioni. Si ritiene opportuno sottolineare inoltre che, per i meccanismi giuridici di costruzione tariffaria di cui siamo disponibili a dare ampio resoconto anche alle Associazioni dei Consumatori, la prosecuzione della fatturazione con IVA è, paradossalmente, più favorevole all’utente rispetto all’applicazione di una tariffa avente i connotati del tributo.

 

Leggi e rileggi, diceva un mio insegnante di filosofia, e troverai tutto quello che cerchi.

Personalmente mi astengo da ogni approfondito commento. Esprimo invece, in alcune righe, ciò che penso:

 

1- esiste una sentenza della Corte Costituzionale e va rispettata.

2- se l’IVA deve essere rimborsata, sarà Anconambiente a doverlo fare e poi rivalersi sull’Erario per la restituzione dei versamenti.

3 –la nota in chiusura, opportunamente sottolineata assume il tono della minaccia o dell’intimidazione. Ci si spieghi invece come mai, togliendo l’IVA, anziché di pagare meno dovremmo pagare di più !!!

4- Ovviamente l’IVA va restituita con gli…interessi, o no ?!

 

Conclusione: a noi tutti piacerebbe una società onesta, dove i Servizi sono servizi e non una fonte di assunzioni a scopo cassaforte di voti o esercizio di Potere; una società fatta di gente realmente onesta e protesa al miglioramento progressivo del vivere insieme.

 

La gente vuole i fatti e pretende serietà. Gli interventi da “azzeccagarbugli”  ci hanno stancati: l’articolo di oggi apre con un elogio al Sindaco e con biasimo al tentativo di rilettura e revisione di una buona sentenza della Corte Costituzionale.

 

Leggete ben bene la dichiarazione della Anconambiente: può venir voglia di ridere ( o di piangere ) per i contenuti.

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