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Vento di porcella

Post n°420 pubblicato il 10 Luglio 2008 da monari


Parisi
Nel commento scritto da Arturo Parisi per la Stampa di oggi, c'è un simpatico errore di stampa. La legge elettorale conosciuta come "Porcellum" è diventata "Procellum". Mettendo tutto al femminile (trattandosi appunto di una legge), la "Porcella", è diventata "Procella".

Ed in questi ultimi giorni la procella c'è stata, con l'accusa a qualche esponente di governo di essere stata una porcella, non nel senso propriamente elettorale del termine. Sempre scelte sono, ma intimamente private come ha testimoniato la gustosa arringa di Sabina Guzzanti.

Se niente succede a caso, l'errore tipografico nel pezzo di Parisi rivela ciò che non si voleva far vedere. Ovvero che certi "peccati" carnali, che si tendono a nascondere a tutti i costi, alla fine emergono e stazionano rumorosamente a galla.

Quanta procella ci sia stata a Roma e dintorni, lo dimostrano molte notizie. Una delle quali ci permette di essere solidali con Paolo Guzzanti che giustamente si è indignato per esser stato tirato in ballo quale padre dell'attrice Sabina che ha turbato i sensi dei commentatori politici più tranquilli, con un linguaggio "comico", ovvero giustamente plebeo e volgare.

Se non sono i comici a fare i comici, lo spazio è occupato dai politici e dai capi di governo. Ce n'è uno che è abbastanza avvezzo a raccontar barzellette come se niente fosse. Meglio che i professionisti della risata facciano il loro mestiere e che i politici si comportino da persone serie.
Che poi le signore del parlamento si scandalizzino, solidarizzando da destra a sinistra, è un discorso tutto politico sul quale non vorremmo inoltrarci. Se non per osservare en passant che c'è sempre modus in rebus.
I miracoli li fanno a Lourdes, non a Palazzo Chigi, tanto per dirne una.

Resta il problema denunciato da Parisi. La gente s'indigna nelle piazze con un'opposizione che lui chiama maleducata, contrapposta a quella educata dei parlamentari. Ma ciò che le unisce, è il fatto che entrambe sono impotenti.
Qui sta il dramma della politica del Pd, che non riesce ad incidere sul presente e sul futuro del Paese.
A questo punto però sembra inutile prendersela con l'opposizione "maleducata". Se tale è od appare, non è forse soltanto colpa di quella "educata", troppo legata a riti che, come sostiene Parisi, rendono impotente la democrazia?

Sono tempi duri nella vita di ogni giorno. Anche per il Vaticano. Investendo in dollari, la Santa Sede ha perso nove milioni di euro quest'anno. Di recente un consigliere economico laico del papa ha ricevuto come ricompensa un'importante decorazione pontificia. A questo punto dovrebbe restituirla.
Per il resto, i consigli economici di tanto tempo fa non portarono bene a chi li fornì. Infine, il papa chiede l'elemosina ai fedeli. Non credo che per far ciò, abbia bisogno di tanti suggerimenti tecnici. A parte il fatto che, come nel medioevo le decime erano dei "poveri che sono di Dio", anche le grandi ricchezze del Vaticano potrebbero andare ad aiutare chi muore di fame, pure con la perdita di nove milioni di euro in un anno.




[Anno III, post n. 217 (594), © by Antonio Montanari 2008]

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