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Guzzanti sputa il rospo

Post n°568 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da monari

Guzzanti03022009 Ieri Paolo Guzzanti ha salutato Berlusconi sbattendogli la porta in faccia. Mossa prevedibile. Dopo che ad ottobre aveva denunciato che "qualcuno molto in alto aveva deciso in Forza Italia" di massacrarlo e dargli il "colpo di grazia".

Guzzanti forse allora alludeva al fatto che gli era stata tolta la scorta.

Ieri Guzzanti ha ribadito la sua condanna verso l'atteggiamento del cavaliere nei confronti di Putin. Non gli è mai piaciuto il "sostegno entusiasta, personale, amicale al signor Vladimir Putin per la criminale invasione della Georgia".

Poi ha aggiunto che in Italia la democrazia parlamentare vive una "condizione pre-agonica". E che Camera e Senato sono ridotti al ruolo di cani da slitta del governo che li costringe a correre "sotto i colpi di frusta dei voti di fiducia".

Ci rallegriamo che anche un acuto osservatore come Paolo Guzzanti si sia finalmente svegliato dal letargo in cui il mago di Arcore, con uno sbrigativo "a me gli occhi", lo aveva imbambolato e ridotto ad un ruolo che giustamente ora rifiuta.

Quando accadono questi fatti, il nostro pensiero nella modestia delle sue possibilità, non fa altro che ripetere la stessa domanda alle persone coinvolte: ma perché non lo avete capito prima, che vi stavano prendendo in giro?!

Senza questi illustri personaggi, che oramai si stanno stancando del mago di Arcore (ieri è stata la volta di Beppe Pisanu), il sistema berlusconiano non avrebbe potuto prendere il volo.

Quindi, caro Guzzanti, dopo la confessione piena, occorrerebbe adesso un vero atto di contrizione. Seguìto da una penitenza anche modesta. Per rispettare un po' quel rito religioso che piace tanto al governo attuale, anche se poi molti dei suoi uomini se ne fregano altamente della morale cattolica. Convinti come sono che la vendita delle indulgenze sia una pratica ancora in uso. Dando i soldi al Vaticano, sperano di essersi messi l'anima in salvo.

Non basta sputare il rospo come hanno fatto Pisanu e Guzzanti. Occorre impegnarli in attività socialmente utili per scontare le "colpe" politiche commesse sinora.
Sarebbe troppo comodo recriminare contro il vecchio dominus ed i passati alleati. Occorre un efficace segno di ravvedimento.

Seguite l'esempio di Maroni. Prima ha detto che se i ragazzi bruciano i clochard, è colpa di tutta la società. Poi per dimostrare che aveva colpito nel segno, ha rincarato la dose.
Ha detto: contro gli immigrati clandestini bisogna essere cattivi.

Sì, onorevole ministro, se i nostri ragazzi per divertirsi danno fuoco a qualcuno, la colpa è proprio della società che esprime ministri come lei.
Ma oramai è tanto il guasto che avete prodotto in questa società, che non basterà neppure cambiare governo.
E poi, diciamola tutta, chi ha voglia nell'opposizione di prendere il vostro posto? Fanno una vita tanto comoda nel Pd di Veltroni....


[03.02.2009, anno IV, post n. 39 (759), © by Antonio Montanari 2009]
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