Messaggi di Marzo 2008

Hillary, bugie

Post n°396 pubblicato il 24 Marzo 2008 da monari

Ph2008032002697
L'accusa è del "Washington Post", con
l'attribuzione di "quattro pinocchietti" a Hillary Rodham Clinton per
aver dichiarato che nel 1966 atterrò nei Balcani, a Tuzla, "in mezzo al
fuoco dei cecchini". Una foto di  Doug Mills, Associated Press, la
smentisce.


Quando la libera stampa americana agisce con grande rispetto della dentologia, vengono in mente episodi nostrani che stanno agli antipodi. Giornalisti che hanno lavorato per i servizi segreti, e che vanno in giro per l'Italia a fare conferenze non per spiegare come si scrive un buon articolo, ma a mostrare perché si considerano cittadini benemeriti per aver appunto lavorato con i servizi segreti.

Un episodio personale di qualche giorno fa. Mi contattano per mail per collaborare ad un blog politico locale. Chiedo un incontro. La gente, preferisco guardarla in faccia. Sono contattato telefonicamente. Uno dei due ideatori (entrambi industriali), è disposto ad incontrarmi a patto che mantenga segreta la sua identità. Ho spiegato che non ho troppo tempo da dedicare alla politica.

[Anno III, post n. 89 (466)]



Tutto sulla notizia di HRC in questo blog, testo di Fabrizio Tonello.

 
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Voto, se 2+2=3

Post n°395 pubblicato il 23 Marzo 2008 da monari

Decido

La matematica non è un'opinione, ci dicevano quand'eravamo ragazzi per convincerci dei nostri errori di calcolo. Non vorrei che gli stessi errori li commettessero quelli che pensano alle prossime elezioni, in base ai sondaggi od ai confronti fra gli stessi sondaggi e gli esiti delle passate consultazioni.
In linea teorica ogni ragionamento è esatto. In pratica le cose cambiano e di molto. Perché i dati elettorali veri (del passato) e presunti (del prossimo aprile) possono rivelare soltanto un aspetto di facciata del problema.

La sostanza è un'altra. Ed è nascosta ai sondaggi ed ai calcoli. Prendo ad esempio la mia città. Le urne nel 2008 daranno un risultato conforme alle prospettive politiche nazionali o saranno legate agli 'interessi' locali rivelati già dalle amministrative del 2006?
Nel 2006 il candidato sindaco del centro-sinistra è salvato dai voti di centro-destra. Forza Italia scende da 25.335 voti a 12.128 (-52,13%). Qualcosa (+16,26) va ad AN che sale da 8.691 a 10.113. Il centro-destra era senza un candidato storico, quello improvvisatosi all'ultimo momento, succedeva ad un altro gettatosi nella mischia e poi fermato. Ufficialmente dal cuore (problemi di salute), ma immaginiamo anche dal «portafoglio»: lui gridava troppo forte un «sogno» nuovo che avrebbe rovinato molti affari in corso. Leggi speculazione edilizia. Contro la quale nella passata giunta si erano espressi addirittura due assessori: defenestrati.

Nella nuova giunta comunale, volti nuovi. Tra di loro c'è chi dichiara: "Non sono mai stata iscritta né vicina ad alcun partito, e più che interrogarmi sul centro-destra o sul centro-sinistra, alla proposta di un impegno in giunta, mi sono chiesta se mi sentivo di tirarmi indietro davanti all’opportunità di operare, da un altro punto di vista rispetto a prima, per le persone e la città".
La ciliegina sulla torta dell'assessore riminese indifferente alla destra ed alla sinistra, fu questa sua frase: "In giunta, sono considerata 'in quota' al mondo cattolico, più che a una coalizione".

2008, elezioni politiche, l'assessore indifferente finisce nella lista veltroniana per la Camera dei deputati. Dopo uno sconquasso che ha travolto la vecchia guardia di ex comunisti e di ex democristiani: ecco un caso di par condicio rigorosamente applicata.
Nel frattempo anche l'artefice delle fortune locali di An è stato 'sostituito' da un candidato voluto da Roma, a dimostrazione che non conta nulla l'attività politica svolta 'in sede', ma soltanto la volontà dei capi nazionali.

Per il candidato veltroniano proveniente dalla giunta comunale con tanto di dichiarazione di indifferenza tra destra e sinistra, dovrebbero votare, se la logica governasse le nostre cose, anche quei cattolici che due anni fa tradirono la lista locale berlusconiana e scelsero quella di centro-sinistra.
Ma così non avverrà. Comunque, resterà sempre con evidenza un fatto: che quel mondo cattolico di cui l'assessore si diceva espressione, è oggi ufficialmente entrato nel Pd, però senza avere più a disposizione quei voti grazie ai quali la giunta (di cui l'assessore faceva parte), ha potuto vincere le amministrative del 2006.

Con ciò si dimostra che non sempre 2 più 2 fa 4, ma che può anche fare 3. Se quel 52,13% perduto dal centro-destra torna all'ovile berlusconiano, la giunta comunale cittadina ne dovrebbe ricevere un schiaffo morale. Ma non sarà così. Si dirà che una cosa sono le amministrative ed una cosa le elezioni politiche.
Giusto. Non è possibile far quadrare il cerchio. Ma una logica ci dovrà pur essere nelle nostre azioni. Se ieri non andava bene l'obiettivo del centro-destra per la città, è segno che il centro-sinistra aveva le sue buone ragioni 'pratiche' per ottenere quel voto.
Adesso se quel voto torna a casa, anche i più ferrei veltroniani dovrebbero riconoscere che per governare in sede locale e nel Paese, occorre continuare con le strizzatine d'occhio, facendo finta di gareggiare con avversari che invece possono essere pure colleghi di un'eroica impresa, spacciata per il "salvataggio dell'Italia".
E se il Pd perdesse le elezioni, sarebbe giustamente pronto a sottolineare che i suoi candidati hanno avuto un'esperienza locale anche grazie al centro-destra che fu 'indisciplinato' nel 2006, e che lo stesso centro-destra dovrebbe essere riconoscente, come vincitore nel 2008...
Questo dicono i numeri, che non sono un'opinione, ma possono benissimo esprimerne parecchie. Anche di fastidiose. Come quelle che frullano per la testa della "Sinistra Arcobaleno" vilipesa da tutto il Pd in sede nazionale ma convivente in giunta cittadina.
[Anno III, post n. 88 (465)]

Stampa04032008


Tutti i post recenti sulle elezioni 2008 si leggono qui:
http://antoniomontanarinozzoli.blog.lastampa.it/antoniomontanari/


Blonde


Voto, se 2+2=3
Nancy Pelosi insegna
Certi giornali
Ruota della sfortuna
Betori s'accontenta
Uno, anzi nessuno
Lui squillo, noi squilli
(E)Lezioni
Berlusconi disperato
PD(oloooree!)
P(e)D(a)L(a)
PD(ifetti)
Equivoci
PD(inosauri)
Un leghista per Veltroni
Notizie in ombra
Velardi contagiato

 
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PD(ifetti) e PD(inosauri)

Post n°394 pubblicato il 06 Marzo 2008 da monari


Un politico di lungo corso ex diessino escluso dalle liste del Pd, scrive al suo segretario una lettera aperta di stringente analisi. Tu hai perso il controllo della situazione, gli dice, probabilmente ti e' slittata la frizione, hai insultato gente che "ha dato molto" e che "prima di fare politica aveva un mestiere" (sottinteso: al contrario di te).
Tu devi controllare il tuo carattere, gli suggerisce, ma non e' soltanto questione di carattere perché hai creato un clima di esproprio per delegittimare i deputati uscenti e far prevalere le linee verticistiche alla faccia della "consultazione" (le "primariette") gestita senza regole e regolamento. E soprattutto in mano agli "ascari" del segretario. Il termine ha una sua patina antica ed ormai e' fuori uso. La sua riproposta indica lo scopo della polemica: dire (dall'interno) che quella del Pd locale e' stata la peggior politica possibile.
E poi, il politico di lungo corso presenta il conto matematico. L'unica candidatura e' quella di una signora di provenienza "margheritina", quindi cattolica, quando la parte diessina, ovvero laica, aveva maggiori diritti contando tre volte tanto nella nascita del Pd. La persona scelta, per la sua fede religiosa, non fa bene sperare il politico di lungo corso per le questioni legate alla laicità ed all'aborto, temi cari alle donne dei Ds.
Il politico di lungo corso accusa il segretario locale (di provenienza diessina pure lui) di aver voluto liquidare la vecchia classe dirigente come un mausoleo di dinosauri.
Commento nostro. Le donne ex diessine potrebbero disertare le urne per protestare contro la collega margheritina messa in lista per la Camera?
Non e' ovviamente un dinosauro il candidato al Senato Sergio Zavoli, classe 1923, amico di Walter Veltroni.

Le "primariette" per le liste del Pd sono state "clandestine", dice il politico di lungo corso ex democristiano, ovvero fatte senza convocazioni. E con risultati architettati da due o tre persone, senza votazione personale dei partecipanti.
Dunque, dopo il politico di lungo corso ex diessino, anche il collega ex democristiano-margheritino attacca il segretario locale del Pd ex diessino, criticato (per usare una parola gentile) perché la candidatura di provenienza margheritina sbucata in lista, e' una scelta "diessina": un volto nuovo "cattolico" manovrabile al contrario della vecchia guardia dc, dice il politico di lungo corso ex dc e margherita.

Morale della favola. Avevo ragione quando chiedevo che fossero rese note le cifre sui votanti alle "primariette" per le liste.
Per non imitare la tecnica berlusconiana dei gazebo (milioni di milioni di presenti...), per serietà e rispetto dello spirito democratico del nuovo partito, sarebbe stato indispensabile rendere note le cifre dei partecipanti all'ultima chiamata. Ho la vaga impressione che non siano state diffuse per non dare una doccia fredda a simpatizzanti e/o iscritti ed in generale all'opinione pubblica. Mi auguro di essere smentito da cifre ufficiali.

 
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