Messaggi del 02/09/2007
Questo è in pillole il commento che Mario Cervi collega, amico ed allievo di Indro Montanelli lancia su "il Giornale" di oggi, per rispondere ad un articolo apparso sull'ultimo numero de “l'Espresso" in cui si dà conto di un prossimo volume di Renata Broggini, nel quale l'autrice smaschera come non vere alcune vicende personali presentate da Montanelli quali invece rispondenti a fatti realmente accaduti.
Alcuni punti del libro di Renata Broggini erano stati anticipati in un volume apparso da Einaudi nel marzo 2006, «Lo stregone» di Sandro Gerbi e Raffaele Liucci. A pagina 219 si legge ad esempio che la Broggini ha accertato come Montanelli non fosse presente in piazzale Loreto il 29 aprile 1945.
Nello «Stregone», volume di quasi 400 pagine, gli autori hanno smentito numerose altre cronache montanelliane. Il lavoro di Gerbi e Liucci è prezioso per comprendere pure i contesti in cui il giornalista-mito di Fucecchio lavorò ed agì.
Uno arguto come Montanelli deve averci pensato, di non lasciarsi 'fregare' dai posteri. Però, se lo ha fatto, non ne ha ricavato le sue debite conseguenze.
Montanelli sapeva bene che in Italia i comunisti non potevano prendere il potere, perché Mosca non voleva. Tutto il resto è una pantomima più legata all'attualità (elettorale) che alla storia.
Anche Veltroni sa che, quando dice che il 'suo' nuovo partito non odia i ricchi, non fa altro che ripetere la vecchia vulgata emiliana secondo cui il comunismo in Italia era il capitalismo gestito dai «rossi».
Tutto il resto appartiene ai drammi personali. Compreso quello della moglie di Montanelli per cui Filippo Sacchi, celebre critico cinematografico, accusò il collega di «imprudenza».
O quello di un industriale coinvolto indirettamente nella vicenda della moglie di Montanelli, ma poi ucciso nel 1944.
Non possiamo sapere quanto peso nella storia segreta di Montanelli queste cose abbiano avuto, ma non dobbiamo neanche sottostare alla giustificazione addotta da Mario Cervi: «Voleva che la storia risultasse più giornalistica».
Quante storie macina la Storia. Montanelli ci potrebbe spiegare che macina anche quelle fasulle, e che se non lo sappiamo siamo degli idioti. Anzi dei bischeri.
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Inviato da: nospacenotime
il 29/09/2008 alle 18:44
Inviato da: amoildeserto
il 13/09/2008 alle 21:44
Inviato da: angeligian
il 03/08/2008 alle 07:53
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il 21/07/2008 alle 22:44
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il 20/07/2008 alle 21:43