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Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 25 Dicembre 2007 da dinilu

Sisifo e indulto

Sistole e diastole della popolazione carceraria. Nell’arco di un anno e mezzo, se non accadrà qualche fatto nuovo e senza interventi strutturali, torneremo alla situazione di prima dell’indulto», cioè all'«inevitabile sovraffollamento delle carceri». A denunciarlo è il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Ettore Ferrara, in una conferenza stampa al ministero della Giustizia. Dopo l'indulto la crescita della popolazione carceraria è di non meno di mille unità al mese.
L'anno prossimo si farà un altro indulto per svuotare le carceri (nuovamente) affollate. Come tirare lo sciacquone del water ingorgato di "residui". Fino al nuovo intasamento. 
Fatica inutile, come quella di Sisifo.

Confessioni di un settuagenario
Confessioni di un settuagenario (politologo). Scrive Giovanni Sartori: "Per esempio, io approvo la pensione a 60 e più anni, la legge Biagi, la priorità di ridurre il debito pubblico; e per di più non mi piace Prodi. Eppure il polpettone mi impone di approvare quel che non voglio; dopodiché mi sento raccontare, ultima beffa, che il povero Prodi fa per me quel che io gli ho chiesto di fare. Ma quando mai?". Ed aggiunge: " Il programma di governo dell'Ulivo è stato negoziato e parcellizzato tra le oligarchie di partito, e in quella confezione il demos non c’entra per niente. E il sottoscritto ancora meno. E, mutatis mutandis, lo stesso vale se io mi sentissi di destra".
Se lo dice lui, che immagino avrà votato, turandosi il naso (come suggeriva Indro Montanelli agli elettori democristiani), a sinistra!
Gocce di curaro
*Cavour disse: "L'Italia è fatta. Ora dobbiamo fare gli italiani". Walter/Camillo dice: "Il Pd è fatto, ora dobbiamo fare i piduisti (o piduini?)".
*Il PRC (Partito Rifondazione Comunista), per i maoisti più irriducibili, avrebbe dovuto avere la sigla RPC, come Repubblica Popolare Cinese.
*Ignobel = indegno del Nobel, in gramelot.
*Umberto Eco gridava: "Nobel a Benigni, Nobel a Benigni, Nobel a Benigni...". E l'eco rispondeva: No...No...No....".
Primarie
C'è chi ha votato più volte: denunce de "Il Giornale" e di "Striscia la notizia". A Roma er Piotta ha votato 6 volte e er Nando ben 8 volte. Interrogati hanno detto: "Embé. C'era scritto de votà pe' 'na sola lista, mica pe' 'na sola vorta!".
Per garantirsi che votassero (specie gli extracomunitari ed i minorenni) una sola volta, avrebbero dovuto segnare i votanti con inchiostro indelebile (beninteso di colore rosso) in fronte, come fanno in India e in tanti altri Paesi. 
I sette re di Roma erano cinque: Romolo e Remo. I 3,3 milioni di votanti sono 2 milioni (compresi Alì Babà e i 40 ladroni).
Cantori
A Beppe Severgini, sul Corsera, ha scritto tale Maurizio Cantoro. Cantoro o Santoro (anzi Sant'oro, ché Michele ha beccato, bipartisanamente, da Mediaset e da mamma Rai)?
Quelli del centro-destra, scrive, "Hanno la fortuna di dominare i mezzi di comunicazione". Ma dove vive questo qui? Le corazzate della carta stampata, con milioni di lettori (Corsera, Repubblica, La Stampa, Sole 24 ore, Messaggero, per tacere dei giornali dei dieci partiti di sinistra) sono a sinistra, contro barchette come Il Giornale, Libero, Il Tempo (con qualche centinaio di migliaia di lettori). E le Tv? Rai 1 e Rai 3 sono governativi (Rai 3 è, da sempre, comunista), su Rai 2 c'è Mike Sant'oro (arriverà anche Luttazzi), La 7 (tranne Giuliano Ferrara) e Sky sono di sinistra (solo un trinariciuto non se ne rende conto), come a sinistra è la gran parte delle Tv locali.
Il cuneo fiscale, con la riduzione dell'Ires e dell'Irap, va bene alle imprese (Luca, Catone il censore, di Montezemolo ringrazia), ma va...in cuneo ai poveracci, lavoratori dipendenti e pensionati, molti dei quali, con l'euro che vale mille lire, non "arrivano all 4^ settimana".
Scrive il cantore della sinistra-centro: "il centrosinistra gli dà una bella mazzata al centrodestra". Se andassimo a votare subito si vedrebbe chi dà "una bella mazzata".
Quanto ai "saltatori", ne abbiamo a mastellate: sono tutti piccoli folli, cioè follini, mica scemini.
Pericolo (per il) giallo
La Cina, in vista dell'incontro fra il presidente americano George W. Bush e il Dalai Lama, ha avvertito: «Quest’azione danneggerà gravemente le relazioni fra la Cina e gli Stati Uniti». Così ha dichiarato alla stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Liu Jianchao, aggiungendo: «Esprimiamo il nostro profondo malcontento e la nostra ferma opposizione".
Il Dalai Lama, 1 contro 1.300.000.000 cinesi, è un pericolo per Pechino.
La Cina, dopo avere ai tempi di Mao Zedong invaso militarmente (cannoni contro fucili ad avancarica) il Tibet, massacrandone centinaia di migliaia di abitanti, con una sorta di genocidio, continua a cinesizzare a forza territorio e popolo, pretendendo che nessuno dia ascolto all'esule suo rappresentante.
E l'Onu sta a guardare, distratto e impotente, come per il Darfur (la Cina ha diritto di veto nel Consiglio di sicurezza).
Vito Taccone
Vito giace senza vita, morto di crepacuore. L'ex ciclista abruzzese Vito Taccone, soprannominato «Il Camoscio d'Abruzzo», è stato stroncato da un infarto nella sua abitazione di Avezzano. Arrestato il 14 giugno con altre 11 persone con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al commercio di capi d'abbigliamento con marchi contraffatti o provento di furti, Taccone si è sempre dichiarato innocente e «vittima» dell'inchiesta. «Non voglio fare la fine di Enzo Tortora», disse la settimana scorsa incatenato al tribunale dove poi fu ricevuto da un giudice che gli garantì un processo in tempi brevi. Ma la gogna del processo gli è stata risparmiata. Il vincitore delle montagne è stato vinto, come Pantani, da un "grumo" di accuse infamanti.
Vito, ora, ai poveri labbri si tocca, per dir tante cose e poi tante, ma piena di terra ha la bocca.
Pentole e ciambelle
Il procuratore aggiunto di Palermo Giuseppe Pignatone ha chiesto la condanna ad otto anni di carcere nei confronti del presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro. Il governatore è imputato di favoreggiamento a Cosa Nostra e rivelazione di notizie riservate nel processo alle cosiddette talpe della Dda di Palermo.
Solidarietà morale inesprimibile ed inespressa, cioè tacita, potrebbe venire a Cuffaro da Giulio Andreotti, già Belzebù, accusato del ben più grave delitto di complicità con la mafia.
Non tutte le ciambelle, come pure le pignatte, cioè i mattoni forati per fare i solai, riescono col buco. Inoltre, il diavolo fa le pignatte, cioè le pentole, ma non i coperchi.
Sorseggiando l'Espresso n. 41 del 18 ottobre 2007
Giorgio Bocca ("Chi gioca su Garlasco"), utilizzando le sue eccelse celluline grige, gioca a fare il Poirot, anzi il Poiross, del delitto ancora insoluto.
Luigi Zingales ("E la Cina si comprò l'Eni") prospetta uno scenario inquietante, dove il pericolo è la perdita del controllo di imprese strategiche per l'Occidente. La Cina compra l'Occidente? Perché fanno paura i soldi cinesi? Lo Stato cinese per diversi anni ha investito le sue riserve valutarie (che aumentano del 20% all'anno) in buoni del Tesoro USA, ma dal 2006, attraverso i suoi fondi di Stato, ha iniziato a comprare enormi pacchetti azionari di banche e società occidentali. Oltre i fondi di Stato cinesi vi sono anche fondi di Stato asiatici (Singapore, Dubai e Al Qatar) che in vestono in importanti aziende dell'Occidente. I Soverciyn Found Wealth (fondi creati da Stati che hanno abbondanza di riserve valutarie) stanno crescendo a vista d'occhio. Oggi controllano investimenti per 2.500 miliardi di dollari, ma entro cinque anni arriveranno a 5 mila miliardi e nel 2015 a 12.500. Per Jean Paul Fitoussi, professore di economia all'Istituto di studi politici di Parigi e consigliere di Sarkozy, é del tutto naturale che l'Unione Europea si proponga di proteggere dai fondi di Stato cinesi e arabi settori strategici del nostro Continente. Ricordo che il Congresso degli Stati Uniti impedì l’alienazione, ai cinesi, di alcuni porti americani.
M.L. si duole che la Regione Molise (governata dal centro-destra) abbia destinato "48.000 euro per organizzare Miss Italia", utilizzando "i fondi destinati alle zone colpite dal sisma del 2003". M.L. trascura di aggiungere che nella Finanziaria, neppure un euro per il terremoto nel Molise del 2002 (in cui morirono, nella scuola di San Giuliano, undici bambini e due maestre), mentre ulteriori stanziamenti sono previsti per i terremoti del 1997 in Umbria e Marche, regioni rosse.
G.G., invece, dà notizia che la moglie di Enzo Bianco, ex sindaco di Catania, ora nella Margherita, possiede un terreno di circa 25 mila mq., che la giunta del marito "trasformò da rurale in edificabile a parcheggi"  e per il quale "la signora Bianco chiede 400 euro al mq. (mentre) il Comune gliene offre 37": una differenza di oltre 9 milioni di euro. C'è una vertenza giudiziaria in atto. Il rischio, per i coniugi Bianco, è di andare in...rosso.
A fianco sempre M.L. rivela che Luca Petrucci, presidente dell'Ater di Roma, che vorrebbe svendere migliaia di appartamenti "a meno di 50 mila euro in media (poco più del prezzo di un garage: ndr)...perchè i soldi sono necessari alla sopravvivenza dell'ente case popolari", ha comprato un appartamento da un inquilino il quale "ha guadagnato 390 mila euro". L'Ater ha perso altrettanto, se non di più.
Il geniale Serra Michele (5°, dopo l'Arcangelo, Bongiorno, Sant'oro e Cucuzza), ci diletta con il sue esilarante "I sinistrati di Ventotene", già isola/penitenziario, ove, nel 2015, verrebbe confinato dalla dittatura di destra "l'intero gruppo dirigente della sinistra italiana". Tutti tranne uno. Il divo Michele, difatti, trascura di considerare che Visco sarà "esiliato" nella sua villa (con atterraggio per elicotteri) a Pantelleria, condannato a dimenticare il (glorioso e Speciale) passato con il passito di sua produzione.
Di fianco, C.M.C. ("Cipputi congelato") informa che "il critico cinematografico Tatti Sanguineti ha realizzato un documentario per la Cgil su Cipputi, l'operaio simbolo di Altan", ma "il documentario non va in onda". Altan si consola bevendo grappa ad Altan del Grappa, comune che sta più a monte di Bassan del Grappa. Tatti (parente del sanguinetario vate dell'odio di classe?) "da 15 mesi chiede un appuntamento in Rai", ma senza esito: i conTatti non funzionano.
Gigi Riva (parente dell'economista Massimo Riva o di Giggi Rivva il calciatore?) colloquia con il compiacente politologo Marc Lazar sul Pd. Lazar, non strisciare: alzati e cammina.
Giampaolo Pansa, Gipì, titola "Un eroe sul Titanic" e scrive che "Romano Prodi sta difendendo la dignità del governo attorniato da un marciume piuttosto infame". Io avrei titolato "Un Titanico eroe". Prodi, ascetico, fiero, imperturbabile, che si inabissa, ritto sulla tolda e gli occhi fissi sul nemico, come Faà di Bruno. Narra Gipì  che in un bar di Siena una signora l'interpella così: "Dottor Pansa, dobbiamo dare l'assalto alla Bastiglia!" cioè a Montecitorio. Penso a Siena che di quattro cose è piena, e ad una signora, veterocomunista, di non più giovane età. Pigì le avrebbe dovuto rispondere, come Carosone: "Signo', pijateve 'na pastiglia, siente a mme!".
Quanto al marciume, Gipì è impietoso "ministri che si combattono, alleati che minacciano di continuo crisi definitive, partiti che preparano cortei contro il loro stesso governo". Uno schifo.
Segue un reportage sulle Onlus fasulle, truffaldine: dalle 456 in Campania a 0 a Bolzano. Conta Napoli....
Primo Di Nicola (e secondo?) rivela che gli ex capi dello Stato dispongono, ciascuno, di uno staff di oltre 30 persone tra segretari, autisti e scorte; persino di auto "dotata di telefono veicolare" e con autista, spettante anche alla vedova dell'ex presidente o al primo dei suoi figli! Per Scalfaro, pertanto, alla Marianna. E io pago, diceva Totò.
Finalmente una grande intervista al gigante Paolo Rossi, dal titolo "Sì sono davvero un gran buffone". Apprendo che il padre di Paolo si chiamava Neri, ed era stato un fascista, vieppiù repubblichino. Paolo è uno Yorick in carne ed ossa, che confessa: "Mai stato comunista". Come Walter Veltroni.
A proposito di Walter, detto Flabby Cheeck (guance cascanti), perchè non si avvale del botulino? Agnese Ferrara ("L'altra faccia del botulino") ci informa che "è un boom senza precedenti per le iniezioni di tossina botulinica".
Dulcis in fundo, il mancato premio nobel per la letteratura Umberto D. Eco (il nobel è stato scippato da una modesta scrittrice inglese, qual'è Doris Lessing, a geni italici delle lettere come Benigni, Tabucchi, Sanguineti, Camilleri, Magris e, appunto, Eco). Nella sua "bustina" Humbert parla di "bamboccioni messi in croce" e giustifica TPS (il cavallo che sussurra agli uomini) così: "Qualche ragione l'ha pure il ministro Padoa-Schioppa per indicare certi trentenni, diplomati o dottori, che non possono umiliarsi a distribuire pacchetti, lavare piatti o vendere giornali". Tutte attività formative che, invece, Humbert ha svolto da giovane Holden, come "grandi scrittori o uomini politi americani...che...hanno lustrato scarpe, lavato piatti o venduto giornali".
Del resto, aggiungo io, altrettanto ha fatto il giovane Francesco Rutelli, il quale si cibava di pane, Marx e cicoria.
Humbert, poi, spregiativamente afferma "dottori (come bizzarramente si chiamano oggi gli italiani che hanno fatto tre anni d'università)...". Quanti anni di università ha fatto Roberto Benigni, gratificato dallo stesso Eco di laurea ad honorem in lettere, sì da equipararlo a Carlo Azeglio Ciampi, del quale Roberto era commensale (l'unico!) a La Maddalena, dottore in lettere (ma minus habens rispetto a Benigni, che in più ha l'oscar)?.
Perchè la laurea in "lettere" Humbert non l'ha conferita  (anche) a Massimo Troisi per la sua interpretazione de "Il postino"?
Primarie Romane, a Bologna

Prodi ha dovuto mettersi in coda due volte. Ha infatti sbagliato e dopo aver fatto la fila una prima volta, al seggio 45, l'ha rifatta poco lontano, al 46, in Via Paglietta, quello che gli spettava. Romano, così distratto, avrà mica votato due volte, per Veltroni? C'è un modo di dire "sei un paglietta", rivolto a chi indossa l'omonimo copricapo. 
Romano: "Code ovunque e soprattutto sono contenti. È un insegnamento grosso» ha aggiunto facendo poi notare che «la cosa che dicono è: mi raccomando, avanti, avanti». Così possono andargli dietro (seguid vuestro jefe, come era scritto sulla prua della nave comandata dal capitano Benito Cereno, dell'omonimo romanzo breve di Melville. Nel 1998 anche D'Alema, con il suo insegnamento, gli andò dietro.
In particolare una signora si è rivolta al premier dicendo: «Siamo venuti per lei, tenga duro». Stesso consiglio cerca di darglielo anche sua moglie Flavia, ignoro con quale esito.

Italiani, brava gente (gagé)
Siccome l'Italia è un paese civile, garantisce a tutti, e dunque anche ai clandestini, il diritto alla salute. Indrit, albanese, ha, infatti, l'assistenza sanitaria gratuita e viene regolarmente dializzato. Indrit rischia tutti i giorni l'espulsione, come clandestino. Per fortuna gli italiani sono 'brava gente'. Indrit lo sa, come lo sanno i rom(eni) ed i clandestini africani e di altre etnie che vengono ne lo bel Paese a delinquere: omicidi, rapine, stupri, spaccio di droghe ed altre benefiche attività. Intanto un italiano che paga le tasse, che lavora o (in pensione) ha lavorato e rispetta le leggi, se dializzato, deve attendere, in fila, che venga prima "servito" Idrit, poi magari uno zingaro, poi magari un altro clandestino, poi, se c'è posto e tempo, toccherà a lui.
Com'è buono lei, dice Fracchia, sprofondando nella poltrona cedevole. A Napoli non dicono "fesso", ma "tre volte buono". Idrit e gli altri clandestini dicono: "Come sono tre volte buoni gli italiani"; gli zingari dicono "gagé".
Veltroneide
Walter Veltroni non nasconde la delusione per gli attacchi che gli ha riservato la rivale Rosy Bindi.
Wave, detto anche Flabby Cheeck (guance cascanti) è  stato aggredito dalla Bindi, gelosa che er Piotta e er Nando implorino: "A Flacce, facce sognà!". Certo, la Rosy, con la sua venustà (appunto, venere 'ndo' sta?), mica può far sognare i due maschiacci der Quarticciolo, i cui genitori hanno conosciuto "er gobbo". 

 
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