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Post N° 81

Post n°81 pubblicato il 25 Dicembre 2007 da dinilu

TPS uno-due-tre
1)Tommaso Padoa Schioppa (TPS) sul proprio stipendio da ministro di oltre 11.000 euro al mese ha una ritenuta del 9,75%. Dice er Nando (che vota Veltroni): "E te credo che pe' lui le tasse so' bellisime, quasi quanno quele che nun pagheno un c... li evasori".
2) TPS: "Bamboccioni", "Le tasse sono bellissime" (sempre meno della Barbara Spinelli). Con quella faccia cavallina, gli scappa sempre la parolina (penso alla battuta dei Trettre "me pare tutta 'na str...").
3) Il protagonista del racconto kafkiano "La metamorfosi" si sveglia trasformato in scarafaggio. TPS si è "svegliato" mutato in tasso, entusiasta delle tasse.
Vischio
L'affare Visco-Speciale non è chiuso ovvero chi la fa l'aspetti.
La Procura della Repubblica di Roma ha formalizzato l'apertura di una nuova inchiesta per la violazione del segreto di ufficio consumata dall'ex comandante generale della Guardia di Finanza la mattina dell'8 luglio 2006 a Roma. Quando, nel suo ufficio comando di viale XXI Aprile, il generale, non sollecitato, avvertì la "necessità" e l'"urgenza" di informare il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco dell'esistenza di un'inchiesta a carico dei Ds pugliesi per i finanziamenti elettorali.
I fatti da cui l'indagine della Procura muove sono proprio quelli che lo stesso Visco aveva rivelato al procuratore Giovanni Ferrara e al suo sostituto Angelantonio Racanelli, che lo indagavano per tentato abuso e minacce (ipotesi di reato di cui hanno recentemente chiesto l'archiviazione, perchè non costituiscono illecito penalmente rilevante).
Chi di denuncia ferisce, di denuncia perisce. Vuoi vedere che, mentre Visco l'ha sfangata, invischiato rimane Speciale?

G8
Al G8 di Genova del 2001 non ci fu caccia all'uomo. A sostenerlo è il pm Andrea Canciani nella requisitoria del processo per le violenze di strada, avvenute durante il summit nel capoluogo ligure di sei anni fa. «Non è vero che ci sia stata una caccia all'uomo da parte delle forze dell'ordine su manifestanti inermi, perchè il corteo di Via Tolemaide (quello cioè delle Tute Bianche, ndr) non era composto da pacifisti», ha detto Canciani. Imputati al processo sono 25 no global accusati di devastazione e saccheggio. «Mi chiedo - ha aggiunto il pm - cosa facevano i vari parlamentari, deputati, onorevoli presenti al corteo e i rappresentanti del gruppo di contatto tra le forze dell'ordine e i manifestanti. Eppure erano chiare a tutti le immagini di quella guerriglia». Secondo il pm non è accettabile, infatti, la tesi della difesa che la crisi dell'ordine pubblico e i disordini del pomeriggio del 20 luglio sfociati nell'uccisione di Carlo Giuliani siano stati causati dalla carica dei carabinieri sul corteo delle Tute Bianche. Per Canciani «si è trattato di persone che hanno scelto deliberatamente di contrapporsi alle forze dell'ordine, non si stavano difendendo né erano in pericolo di vita».
L'analisi del p.m., pienamente condivisibile, sarà rigettata da coloro che considerano innocui e serafici agnellini gli imputati ed eroe Carlo Giuliani, il Lohengrin senza spada, ma con l'estintore.
Veronica
Fischi a Siena per Walter Veltroni. Il candidato del Pd e' stato accolto cosi' da una trentina di studenti dell'Unione degli Universitari nella citta' toscana, dove sta tenendo un comizio. Gli studenti hanno anche esposto uno striscione: ''Mentre Veltroni pensa alla Lario sul diritto allo studio cala il sipario'.
Corrida. Walter, il Dominguin della politica italiana, ha sfoggiato, contro il toro/Berlusconi, una acrobatica e spettacolare veronica. Senza esito ("vorrei, ma non posso").
Brogli
Marco Rizzo spacca l'Unione. L'accusa avanzata dal deputato dei Comunisti italiani di presunti «brogli» nella consultazione indetta dai sindacati sul protocollo del welfare.
Marco, non ti si rizzano i capelli in testa? A me sì. Mai, dico mai, ridicolo, cioé lo ridico, mai, i comunisti  hanno fatto brogli di alcun genere, specie nelle elezioni. Parola di Romita, evocato da Prodi con seduta spiritica (tavolino a tre zampe e bicchierino di grappa).
Odio e iodio
Rom pluriomicida "condannato" a sei anni di....soggiorno marino. Sei anni (per 4 giovani vite stroncate) agli "arresti domiciliari" in un residence in località marittima.
Protesta la folla (la "ggente" avrebbe detto Tina Pica) per tale "condanna" carica di iodio.
Abele, morto, giace, e Caino si dà pace in riva al mare (com'è profondo il mare, vero Lucio Dalla?).
Michele Serra, sdraiato su l'amaca, scrive "La malattia dell'odio" e critica ferocemente il popolo (il "poppolo" del compagno Peppone) per le sue "pulsioni" vendicative.
In verità la vendetta è di Dio, non dell'uomo.
Michele (V dopo l'Arcangelo, Bongiorno, Sant'oro e Cucuzza) è malato anche lui, ma di buonismo, perdonismo, permissivismo verso Caino.
Michele non ha avuto, finora, parenti e/o amici uccisi e/o seviziati. Com'è buono lui, direbbe Fracchia, sdraiato sulla famosa poltrona a pera.
Vae victis, anzi vae victimis (guai alle vittime).
Chi è nato buono resta sempre buono, senza se e senza ma, anzi senza Mi(chele).
Why not (e jorn)
De Magistris: quis custodiet custodem (chi controlla il controllore)? Che volpone, Vulpio del Corsera. Può sembrare, anche se non è così, che abbia quasi l'esclusiva degli sviluppi del "caso", come Genchi (Gen chi? Non Gene Gnocchi).
Quasimodianamente, ogni magistrato è solo sul cuore della giustizia, trafitto da un raggio di sole (della verità): ed è subito trasferimento.
Danni immaginari
Il dott. Ermete Bogetti, procuratore regionale della Corte dei Conti del Piemonte, in merito "all'istruttoria condotta...circa l'azione di responsabilità per danno alla finanza pubblica nei confronti di appartenenti alle Forze dell'Ordine per comportamento lesivo dell'immagine del Corpo e dello Stato in occasione dell'intervento in Val di Susa nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2005", scrive: "a oggi sono stati convocati...complessivamente quattro (tra funzionari e agenti) appartenenti alla Polizia di Stato...Ingiustificato è...l'allarme che si tende a creare intorno all'azione di questa Procura".
Rilevo, in primo luogo che "a oggi" non esclude che altri tutori della legge possano essere "convocati".
Inoltre giustificato appare l'allarme per i cittadini che vedono processare le Forze dell'Ordine e non coloro che, ostacolando la realizzazione di opere essenziali e irrinunciabili, con blocchi ed altre "attività" al confine, se non oltre il lecito, creano danni incalcolabili, non all'immagine, ma allo sviluppo ed all'economia dello Stato.
Tritotti
Un po' per ridere e un po' per non morire (dal ridere).
Totti :"Ched'è 'a musica dodecafonica? Quella de dodici burini".
Sti' Ceceni so' terribbili: mai che ce pranzi, aoh!
Set deqquà, set dellà. Ma c'avete fatto caso: nun so' mai sette, sempre de meno.
Er primo set de la Storia furno li re de Roma, che poi ereno cinque: Romolo e Remo (Remolo pel Berlusca).
Boni, invece, li moschettieri: se ne piji tre, te ne danno quattro. Pochi, ma assi, come i Circassi.
Lo ammasso: minaccia cruenta di un romagnolo. In palestinese el Hamas(s).
Mandolino perchè er primo sonatore se chiamava Lino. Sinnò era mandomario o mandonando (che fa puro rima).
Franca(non)mente
E' scoppiata la pace tra la ex first lady, Franca Ciampi, e il comico Giorgio Panariello, alla vigilia del suo debutto al teatro Sistina di Roma martedi' 9 ottobre. Nel corso di un'intervista al tg5, Barbara Palombelli ha telefonato alla Ciampi, che ha voluto chiarire l'equivoco con l'attore: "Quando ho parlato di tv deficiente non mi riferivo a te, che mi fai divertire moltissimo" e gli ha fatto gli auguri.
A me fa divertire moltissimo l'ex first lady. Panariello, se fosse il comico calabrese (me ne sfugge il nome), direbbe. "Franca, o Franca!".
Anime

Rami Ayyad, di 31 anni, e' stato sequestrato e assassinato con numerose coltellate. Era direttore della Societa' Protestante per la Sacra Bibbia, un ente religioso molto rispettato tra i circa tremila palestinesi di fede cristiana che vivono nella Striscia di Gaza, minuscola minoranza rispetto alla maggioranza musulmana che conta un milione e mezzo di anime.
Il motto di Hamas è "Hamassali tutti", ebrei e cristiani. I fautori nostrani del dialogo ad ogni costo sono serviti. Quelli sono "anime", mentre loro sono "ameni". Nel Libano, invece, c'è Hezbollah, con un altro milione e mezzo di "anime" palestinesi musulmane, filocristiane.
E le chiamano "anime". C'è da ingazarsi molto.

Le parole, per Carlo Levi, sono (di) pietre
Di Pietro, a Vasto (CH), ribadisce la fedelta' al governo Prodi, perche' non sara' l'IdV a farlo cadere: "Non faremo da cavallo di Troia - ha sottolineato con ironia - perche' non siamo né cavalli né altro". Il partito dipietrista, pero', rivendica liberta' d'azione, anche perche' la politica italiana e' ad un bivio: "Siamo noi che vogliamo scegliere la strada - ha concluso - e non farci condizionare dalle necessità. Dialogheremo a 360 gradi per arrivare agli obiettivi che interessano ai cittadini ed al Paese. Il fare è il nostro fine".
Ricordo che Caligola nominò senatore il suo cavallo, mentre Tonino, senza essere un cavallo, né altro quadrupede affine, fu eletto senatore nel Mugello.
Il dialogo a 360 gradi, poi, è preferibile senz'altro a quello a 90 gradi, ricco di incognite (anche se 360 è 4 volte 90).
Quanto al fare, è un fine valido, purché non si vada a fare ciò che è stato consigliato "vivamente" da Beppe Grillo.
Inoltre, ha sostenuto Di Pietro, il candidato leader del Partito Democratico "deve veltroneggiare meno ed essere piu' chiaro. Noi vogliamo essere il partito di riferimento del Pd, ma vogliamo sapere le condizioni. Quindi, il Partito Democratico deve dirci se ci vuole, altrimenti - conclude - rimanga vedovo pure lui".
Insomma, Tonino vuole essere il "riferimento", cioé l'ago della bilancia o, meglio, della bussola del Pd (fino al 1989, veramente, la bussola del PCI puntava a Est). Tonino vuole il matrimonio Idv-Pd, cioé Pd(V) (in realtà Partito di Veltroni), matrimonio che s'ha da fare; ma, se ci si mettono di mezzo i vari Don Rodrigo (della sinistra radicale più qualche cattocomunista), il matrimonio non si farà.
Però, Tonino, se Walter (Valtere per er Nando) non ti sposa, come fa a restare vedovo?
Condivisibile l'invito a Valtere di "essere più chiaro". Walter/Scipione l'Afrikano, dicendo a sinistra cose di destra, somiglia ad Aldo Moro, il motto del quale (con le sue convergenze parallele) era "Mi spezzo, ma non mi spiego".

 
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