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GRAZIE ! (parte I)

Post n°39 pubblicato il 18 Settembre 2006 da AndreaL84
 

Diario dei Campionati Europei Juniores

 

Riporto di seguito i commenti scritti alla fine di ogni turno di gare dei Campionati di Anzio ed Ostia.

 

12 settembre (mattina)

 

Alle 9:00, presso la piscina comunale di Anzio, non grandissima per ospitare una manifestazione internazionale, ma comunque accogliente, si aprono gli Europei Juniores 2006 con la sfilata delle dodici nazioni partecipanti (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Norvegia, Polonia, Spagna, Svizzera, Ungheria e Italia). Ovviamente più applaudita delle altre la Nazionale Italiana, il cui portabandiera è Valerio Taras. Un’OLA che coinvolge tutti gli atleti del Vecchio Continente dà il via alle gare.

 

NUOTO CON OSTACOLI

 

Una vasca profonda non consente a molti atleti la spinta nella fase di emersione in seguito al superamento dell’ostacolo.

Ad aprire le danze è la nostra Nazionale B, con i tre maschi e le tre femmine che partono in un’unica batteria (e così sarà anche per le altre gare in piscina). Il miglior risultato è ottenuto da Andrea Moretto, che realizza un ottimo 2’09”22. Tempo molto alto (2’21”13) rispetto ai suoi standard per Francesco Bartolucci, vittima di problemi di salute (otite) e sotto cura antibiotici; mentre Daniele Checchi chiude in 2’22”99. Riguardo le femmine, abbiamo il 2’28”75 di Orsola Riccardo, il 2’29”17 di Francesca Cammalleri e il 2’34”75 di Jessika Meirano.

La gara femminile è nel segno dell’Ungheria, grazie alla doppietta di Annet Kovacs, che realizza con 2’16”04 il nuovo record dei Campionati (precedente Vandenabeele 2’26”09), e di Friderika Szal, che chiude in 2’18”87. Dietro le magiare, c’è la nostra Francesca Frattini, che sale sul podio grazie al suo 2’20”43. Grande prestazione di Federica Di Maggio, che si migliora di quattro secondi, realizzando 2’22”65 e ottenendo la quinta piazza. Meno brillante Martina Mariti, che ha quest’anno un po’ trascurato questa gara rispetto alle altre e, dopo il terzo posto degli scorsi Europei, non è andata oltre l’ottavo posto con 2’23”30. Cattivo risultato per le inglesi Helen Smale (settima) e Rhian Thomas (tredicesima), che si annunciavano alla vigilia tra le più competitive.

Sorpresa nella gara maschile, con la vittoria in 2’05”11 dello spagnolo Jaime Montejo, che ha recuperato e sorpassato nell’ultima vasca il tedesco Marcel Hassemeier, già terzo lo scorso anno, che ha chiuso in 2’05”52. Terzo un altro spagnolo, Francisco Lopez in 2’06”36. Riguardo a noi, Andrea Caldarelli, dopo essere stato in linea con i primi nella parte iniziale della gara, capitola alla fine e chiude appena settimo con un alto 2’08”56. Si mantiene sui suoi standard Francesco Bonanni, ottavo in 2’08”58, mentre Valerio Taras è quattordicesimo in 2’15”77.

 

STAFFETTA 4x50 OSTACOLI

 

Grandi soddisfazioni per gli azzurri nella prima staffetta dei Campionati.

Mariti, Chirieleison, Di Maggio e Frattini battono al fotofinish il quartetto ungherese (Labdy, Kiralyhidi, Kovacs, Szel) e quello spagnolo (Moreno, Routier, Moron, Dominguez): 2’01”41 il tempo delle azzurre, a soli due decimi dal record europeo, mentre seconda e terza classificata realizzano rispettivamente 2’01”52 e 2’01”88. 2’07”77, invece, il tempo della Nazionale B (Riccardo, Cammalleri, Meirano, Iorio), che in gara avrebbe valso il quinto posto.

Spettacolare anche la gara maschile, con uno scontro tra Italia (Caldarelli, Pagano, Bonanni, Casini) e Germania (Landsbeck, Prange, Kappler, Hassemeier), che si decide allo sprint finale, dove Nicolò Casini supera Marcel Hassemeier: 1’46”02 per i nostri, nettamente abbassato il record italiano juniores (precedente 1’47”78 della scorsa Nazionale), 1’46”24 per i tedeschi. Terza la Spagna (Montejo, Lopez, Saez, Manrique) in 1’48”38. La Nazionale B (Bartolucci, Paneghel, Ballerini, Moretto) realizza 1’50”91: anche questo tempo avrebbe valso il quinto posto.

 

TRASPORTO MANICHINO

 

La Nazionale B maschile schiera tre atleti che non hanno il Trasporto come gara migliore: sono Andrea Moretto, che chiude con un buon 34”68, l’altro canavesano Marco Paneghel, 36”35 per lui, e Simone Lapi, che chiude in 37”07. Il miglior tempo femminile è invece il 42”57 di Orsola Riccardo, seguita da Laura Tafuro, 43”31 per lei, ed Angie Iorio, che conclude in 44”34.

La gara femminile va come da pronostico alla detentrica del record europeo juniores, la spagnola Diana Moreno, che ottiene, trasportando il manichino dietro la schiena, 38”56, nuovo record dei Campionati (precedente 39”38 di Kasperski). Dietro di lei, la tedesca Anke Palm e l’olandese Maike Op Het Veld, ma entrambe hanno il manichino sotto e sono squalificate. Sale così dal quarto al secondo posto Federica Di Maggio, che termina in 39”87. Ad un’altra spagnola, Carolina Routier, il gradino più basso del podio, grazie ad un 40”27. Quinta Francesca Frattini in 41”03; tempo alto (40” e rotti) e manichino sotto, invece, per Martina Mariti, che così esce dall’ordine di arrivo.

Per quanto riguarda i maschi, continua il momento-sì dello spagnolo Jaime Montejo, che, dopo i 200m Ostacoli, si aggiudica anche la gara veloce, con un buon 32”76, altro record dei Campionati (precedente 33”35 di Alonso). Il primatista europeo Andrea Caldarelli si deve accontentare dell’argento con 33”20; ma l’Italia vince una medaglia anche con Valerio Taras, terzo in 33”38. Ottavo Simone Procaccia in 35”08.

 

 

A parte qualche delusione, è stato un inizio tutto sommato buono per la nostra Nazionale, che al momento conduce con 178 punti: la Spagna è seconda  con 161,5 punti (il divario di 16,5 è ancora troppo esiguo), più staccata la Germania, terza con 139,5 punti.

 

 

12 settembre (pomeriggio)

 

La situazione resta invariata per la nostra Nazionale. Infatti, mentre la Spagna è ormai distaccata, è la Germania a farsi pericolosamente sotto. Si preannuncia quindi uno scenario in cui saranno Italia e Germania a contendersi il titolo, e non Italia e Spagna, come si prevedeva alla vigilia. Riguardo le nostre gare, più seguite rispetto a quelle della mattinata, alternanza di gioie e dolori.

 

MANICHINO CON PINNE E TORPEDO

 

Subito una grande prestazione alla prima batteria, quella della Nazionale B: è il 57”42 di Marco Ballerini, un tempo eccellente che – preannunciamo – avrebbe valso l’argento nella gara maschile. Non migliorano gli altri due maschi: Simone Lapi realizza 59”86 e Daniele Checchi 1’03”87. Tra le femmine di distingue Anna Taddei, che porta il suo personale a 1’05”93, dopo un testa a testa con Angie Iorio, che conclude in 1’06”20. 1’09”99, invece, per Francesca Cammalleri.

La gara femminile non poteva andare meglio. Fantastiche le tre azzurre. Martina Mariti, la favorita della vigilia, vince in 1’03”05; Eleonora Chirieleison giunge alle sue spalle con 1’03”49, abbassando prepotentemente il suo primato italiano juniores (che era 1’04”17); e terza è Francesca Colasanti in 1’04”52. L’ultima tripletta italiana in un Campionato Europeo Juniores risaliva al 2000 (Sellini, Giuliani e Tarussio al Frangente), l’ultima tripletta femminile al 1997 (Bindella, Puccianti e B.Muntoni a Manichino e Misto).

Vinciamo anche la gara maschile, grazie ad uno strepitoso Nicolò Casini, che si migliora di quasi due secondi, chiudendo in 56”74, a soli sei centesimi dal record europeo. Ma non ci va bene per quanto riguarda gli altri due atleti: Simone Procaccia resta imbrigliato nella sagola del torpedo alla partenza ed esce in ritardo rispetto agli altri, tenta di recuperare, ma non riesce ad andare oltre il 59”30 e il quinto posto; Francesco Bonanni, invece, dopo un buon passaggio, sbaglia l’aggancio e chiude appena quindicesimo in 1’02”24. Il podio è completato dal tedesco Benjamin Kappler e dall’olandese Martin Teley, che realizzano rispettivamente 57”52 e 58”58.

 

STAFFETTA 4x25 CON MANICHINO

 

Sfuma la vittoria e il record europeo per la nostra staffetta femminile: Cacciabue, Di Maggio, Frattini e Mariti chiudono in 1’34”55, ma nelle prime tre bracciate della Di Maggio il manichino è sotto. La Germania (Maximini, Bienek, Pawelzik, Munzenmayer) ringrazia e vince l’oro con 1’35”71, seguita dalla Spagna (Carbajo, Dominguez, Moreno, Routier), 1’36”99, e dalla Francia (Bressols, Buchoolz, Donadio, Imbeste), che approfitta anche della squalifica dell’Olanda e ottiene il podio con un tempo (1’49”13) che in genere non lo garantirebbe. La Nazionale B (Taddei, Riccardo, Tafuro, Iorio) chiude in 1’42”12, il terzo miglior tempo.

Siamo noi invece a ringraziare nella gara maschile. La Spagna vince in 1’19”05, ma Jaime Montejo, il protagonista della mattinata, affonda nettamente il manichino. Oro quindi all’Italia (Procaccia, Pagano, Taras, Caldarelli) con 1’20”15. Dietro di noi la Germania (Prange, Landsbeck, Hassemeier, Kappler) con 1’21”67 e, molto più staccato, il Belgio (Das, Mayers, Hammers, Appeltons) con 1’34”41. Anche la Nazionale B maschile (Moretto, Ballerini, Lapi, Paneghel) col tempo effettuato, 1’25”79, sarebbe salita sul podio, ma, se fosse stata in gara, sarebbe stata molto probabilmente squalificata per il cambio irregolare tra Ballerini e Lapi.

 

LINE THROW

 

Per la prima volta in un Europeo Juniores, entrambe le staffette italiane finiscono entrambe entro il tempo limite, anche se i risultati non sono eccellenti.

Tra le donne, si impone la coppia tedesca Erbach-Palm in 16”47, davanti le rappresentanti della Polonia (Bienicek-Wyrostek) e della Repubblica Ceca (Viznerova-Kutilnova), che ottengono rispettivamente 18”18 e 22”09. Frattini e Cacciabue terminano la gara al secondo lancio, realizzando 25”78 e piazzandosi settima; fuori tempo limite, invece, la coppia della Nazionale B Riccardo-Taddei.

Tra i maschi, vince come da copione l’Olanda, il cui lanciatore, Van Bommel (la vittima è Crijns), già ha vinto questa gara all’ultimo Rescue: 11”79 il tempo degli “orange”. Seconda la Germania (Prange-Mencke) in 14”05, terza la Spagna (Marin-Lopez) in 16”44. Taras e Pagano realizzano 21”07 e sono ottavi; chiudono al secondo lancio i rappresentanti della B, Moretto e Paneghel, in 28”17 (sarebbero stati decimi).

Intermezzo comico durante la gara, con il ceco Pinos, “vittima” nella staffetta del suo paese, che prima si porta ai 12m senza corda, quindi torna indietro a riprenderla, ma poi non capisce come sistemarla, nonostante i suggerimenti di arbitri, allenatori e atleti. Quando, dopo un po’ di tempo, ci riesce, riceve l’applauso-sfottò del pubblico presente.

 

 

In questa mezza giornata, la squadra che ha realizzato più punti è la Germania (152), seguita da Italia (130) e Olanda (79): molto male invece la Spagna (75). La classifica parziale vede l’Italia in testa (308), seguita da Germania (291,5) e Spagna (236,5). Il vantaggio ancora non consente di stare tranquilli. Il medagliere italiano conta al momento 5 ori, 3 argenti e 3 bronzi.

 

13 settembre (mattina)

 

La giornata inizia con un’Italia a due facce, con i vincitori da una parte e gli squalificati dall’altra, per poi terminare molto bene.

 

MANICHINO CON PINNE

 

Si inizia, come di consueto, con la Nazionale B, con quasi tutti i nostri atleti che si mantengono sui loro tempi. Il miglior tempo, vanificato però da squalifica per affondamento, è quello di Simone Lapi (57”42); Marco Paneghel e Daniele Checchi ottengono invece rispettivamente 58”10 e 1’02”87. Angie Iorio è la migliore delle ragazze con 1’05”65, mentre abbiamo 1’05”77 e 1’06”64 rispettivamente per Jessika Meirano e Anna Taddei.

Grande vittoria di Francesca Colasanti e del suo trasporto a dorso, grazie al quale realizza 1’03”09: per lei quasi un secondo di miglioramento. La Germania completa il podio con Maja Erbach (1’04”50) e Anja Bienek (1’05”07). Rimpianto per l’Italia, a causa della squalifica di Elena Cacciabue, che aveva ottenuto con 1’04”7 il terzo tempo. Prestazione un po’ sotto i suoi standard per Eleonora Chirieleison, quinta in 1’06”92, dietro l’inglese Helen Smale, ancora sottotono.

Non c’è nella gara maschile la doppietta che aspettavamo. Infatti il primatista europeo Francesco Bonanni vince in 52”44, ad un decimo dal suo record e un secondo netto sotto il record dei Campionati (che era di Torricelli), e Simone Procaccia giunge secondo in 52”95, ma quest’ultimo è squalificato per affondamento. È il quinto anno consecutivo che questa gara viene vinta da un italiano (dopo Gulino, Motto, Torricelli e Contaldi). Staccati il secondo e il terzo classificato, l’ormai solito Jaime Montejo, che ottiene 55”19, e la sopresa francese Florent Augier, che completa in 55”20. Alessandro Pagano si piazza tredicesimo in 1’00”97 in una gara che notoriamente non rientra tra le sue.

Terminai i 100m Pinne, causa le nostre due squalifiche e i buoni risultati degli atleti tedeschi, la Germania sorpassa l’Italia nella classifica per nazioni.

 

PERCORSO MISTO

 

Il migliore della Nazionale B, il convalescente Francesco Bartolucci (1’13”80), è squalificato per affondamento. Marco Ballerini realizza 1’14”05 e Marco Paneghel 1’15”63. Le tre ragazze, invece, si tirano tra di loro e arrivano vicine, ma peggiorano: 1’26”07 per Anna Taddei, 1’26”25 per Orsola Riccardo e 1’26”97 per Laura Tafuro.

Poi partono le gare della Nazionale A e con esse le grandi emozioni. La Spagna presente due fenomeni, ma è l’Italia il team più forte.

La spagnola Diana Moreno, già primatista europea con 1’19”28, si migliora addirittura fino a 1’17”87 ed è imprendibile per le altre: impressionanti soprattutto i secondi 50m, visto che il passaggio a stile non è stato fortissimo. Il secondo miglior tempo è 1’20”18 della tedesca Anke Palm, ma è vanificato da squalifica. Giunge così seconda l’eccezionale Francesca Frattini, che migliora il record italiano cadetti da 1’22”25 (di Cacciabue) a 1’20”76. Scende sotto il record italiano anche Federica Di Maggio, che per la prima volta affronta questa gara: per lei 1’22”06 e medaglia di bronzo. Infine, l’ex detentrice del record, Elena Cacciabue, pure avvicina il suo personale, realizzando 1’22”34 e chiude quinta.

I concorrenti della prima batteria maschile, invece, partono con la consapevolezza che il primato europeo già è stato battuto: infatti nella seconda serie lo spagnolo Jaime Montejo ha chiuso con uno straordinario 1’07”66, migliorando non solo il record del momento (1’08”99 di Taras), ma anche il primato del vecchio percorso (1’08”72 di Baier), e andando a vincere il suo terzo oro individuale. La prima batteria è vinta da un bravo Valerio Taras, che pure si migliora a 1’08”97 e ottiene l’argento. Terzo a sorpresa il francese Thomas Villaceca, che, chiudendo in 1’09”74, beffa per un solo centesimo il nostro Andrea Caldarelli (1’09”75). Dietro il braccianese, l’altro italiano Nicolò Casini, quinto in 1’10”48.

 

STAFFETTA 4x50 MISTA

 

Ancora una volta l’Italia ottiene il massimo.

Si impongono Frattini, Colasanti, Mariti e Cacciabue in 1’51”95: una vittoria sofferta, con la Mariti in terza frazione che rischia di perdere il torpedo, ma va avanti con grande freddezza, e la Cacciabue che tiene a bada la spagnola Moreno, autrice di un arrembante 50. Seconda classificata appunto la Spagna (Routier, Carbajo e Moron le altre tre frazioniste) con 1’52”03, mentre terza è la Germania (Pawelzik, Bienek, Erbach, Palm) con 1’54”58. La Nazionale B (Riccardo, Meirano, Taddei, Cammalleri) realizza 1’56”05, che avrebbe significato la quinta posizione.

Nicolò Casini, Francesco Bonanni, Andrea Caldarelli, Simone Procaccia: questi sono i nomi dei nuovi primatisti europei juniores della 4x50 Mista. 1’35”37 il tempo realizzato: il record precedente era 1’36”17 della Germania. Grandi. Seconda la Germania (Hassemeier, Koch, Kappler, Landsbeck) in 1’37”16, terza la Spagna (Saez, Montejo, Lopez, Marin) in 1’39”12. 1’43”24, prestazione da sesto posto, il tempo della Nazionale B (Moretto, Checchi, Bartolucci, Lapi).

 

 

In questa mezza giornata l’Italia è stata a migliore squadra con 189 punti, seguita da Germania (165) e Spagna (145). La classifica provvisoria è la stessa con gli azzurri a 497 punti, i tedeschi a 456,5 e gli spagnoli a 381,5. Il margine di vantaggio è aumentato a 40,5 punti, ma non può garantire tranquillità.

 

 

13 settembre (pomeriggio)

 

Le competizioni si aprono alle 15:30, con il ringraziamento agli atleti dell’Anzio Nuoto & Pallanuoto, che hanno prestato il loro servizio alla manifestazione. Indi l’inizio delle gare. E delle nostre esultanze.

 

SUPER LIFESAVER

 

Le emozioni arrivano già alla prima batteria, quella della Nazionale B. Andrea Moretto, nonostante un aggancio non fatto nel migliore dei modi, conclude con 2’21”17, tempo inferiore di oltre un secondo al record italiano juniores. Il piemontese è poi squalificato per affondamento, ma resta una grande prestazione di un atleta comportatosi molto bene durante i Pool Events, facendo capire che sarebbe potuto essere anche da Nazionale A e regalando speranze per l’anno venturo. Dietro di lui un pur bravo Marco Ballerini, miglioratosi a 2’26”78, e Francesco Bartolucci, con 2’28”07. Con 2’43”95 Francesca Cammalleri è la prima delle ragazze e stacca nettamente Jessika Meirano (2’57”82) e Laura Tafuro (2’58”69).

Gara da applausi il Superlife femminile, dove l’Italia rosa ottiene la seconda tripletta di questi Campionati. A dir poco strabiliante la prestazione di Martina Mariti, che negli ultimi 100m prende completamente il largo. La sua vittoria era attesa, magari ci si aspettava anche il record europeo (che era già suo), ma su una gara da 2’29”91, più di quattro secondi sotto il precedente record (2’34”34) e a poco più di un secondo dal record mondiale, chi l’avrebbe pronosticata? Segnaliamo ancora che già l’anno scorso la Mariti tolse quattro secondi al record continentale, quindi il suo ingresso nel Salvamento ha significato un abbassamento di otto secondi del primato in questione: niente male. Altrettanto eclatante il tempo della seconda classificata, Eleonora Chirieleison: 2’36”71, quasi quattro secondi sotto il suo vecchio record italiano juniores (2’40”49). Terza Elena Cacciabue, anche lei miglioratasi fino a 2’40”61. Solo sesta una delle più attese, la spagnola Itziar Abascal.

Ma anche i maschi migliorano tanto. È sceso ben sei secondi Alessandro Pagano, primo italiano a vincere il Super Lifesaver: 2’20”91 il sensazionale tempo, record italiano juniores (precedente 2’21”61 di Franceschini), che ha permesso la vittoria al romano. Una vittoria decisa nel terzo 50, dove Alessandro ha ottenuto un vantaggio tale da essere in grado di resistere al buon ritorno del francese Thomas Villaceca, al momento la rivelazione di questi Campionati, secondo in 2’21”68. Staccato il terzo classificato, lo spagnolo Mario Marin, con 2’25”03. Netto miglioramento anche per Nicolò Casini, quinto in 2’27”23, un tempo che sarebbe stato pure migliore senza l’errore all’aggancio. Non va altrettanto bene a Francesco Bonanni, squalificato per affondamento, ma che comunque, non facendo una buona vestizione, non era riuscito a far meglio di 2’34”. Squalificato anche Francisco Lopez, uno dei favoriti della vigilia.

 

SERC

 

Gara non valevole ai fini della classifica per nazioni, ma con premiazioni a parte. Lo scenario è una piscina in cui è crollato il tetto, tra il panico, gli infortuni e i traumi dei suoi bagnanti.

La squadra che compie il miglior lavoro è la Gran Bretagna (Stewart, Smale, Devine, O’Leary), che totalizza 326,5 punti: seguono Belgio (Vliegen, Heyligen, Appeltans e Meyers) con 298,5 punti e Spagna (Saez, Fernandez, Manrique, Abascal) con 287,5. Per l’Italia (Mariti, Cacciabue, Procaccia, Taras), un po’ confusa all’inizio, ma buona in seguito, un discreto sesto posto con 265,5 punti.

 

 

Dopo questa giornata, l’Italia ha guadagnato 87 punti, contro i 62 della Spagna e i 44 della Germania. I Pool Events si concludono così con l’Italia prima a 582 punti (e un medagliere di 11 ori, 6 argenti e 5 bronzi), la Germania seconda a 500,5 e la Spagna terza a 443,5. In vista delle gare in Acque Libere, così, i nostri sono chiamati a gestire un vantaggio di 81,5 punti sui tedeschi e di 138,5 punti sui più “oceanici” spagnoli. Sperare è legittimo.

 
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