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E ADESSO VINCETE!

Post n°55 pubblicato il 25 Marzo 2008 da AndreaL84
 

Anche nell’ultimo giorno di gare in piscina, l’Italia si è dimostrata nettamente la più forte, anche se il dominio non è stato così schiacciante, come nella giornata di sabato.

Sono stati vinti 6 ori, 3 argenti e 2 bronzi, per cui il medagliere totale ammonta ora a 15 ori, 4 argenti e 5 bronzi. È stato poi siglato dai nostri un altro record mondiale ed un altro record italiano. Le prestazioni in vasca hanno così dato risultati più che soddisfacenti (ma sono esageratamente eufemistico), con la vittoria di 15 gare su 21 e un distacco sulle avversarie che rasenta i 200 punti. Anche se nel mio compito ingrato (che mi sono assegnato da solo…), mi tocca anche mettere i puntini sulle i. Cinque squalifiche per affondamento non sono poche, solo l’Olanda e la Repubblica Ceca hanno fatto peggio, mentre mediamente ogni nazione ha due o tre affondamenti. Comunque non voglio dilungarmi ancora su questo tema: i ragazzi in generale si stanno comportando più che bene e, comunque, anche per quanto riguarda i manichini che vanno giù, rispetto agli scorsi appuntamenti internazionali, progressi ce ne sono stati.

Per quanto riguarda i singoli, prosegue il momento-sì  di Federico Pinotti ed Erica Buratto, veri protagonisti di questi Campionati, e anche di Marcella Prandi; e prosegue invece il momento-no di Elena Prelle (con queste gare che non le stanno andando bene, sta dimostrando di essere anche lei un essere umano…) e di Paolo Russo.

Oltre ai risultati degli italiani, l’ultima giornata di gare in vasca hanno regalato un altro record mondiale ed un altro record europeo.

Passiamo alle gare.

 

SUPER LIFESAVER

 

Si riconferma nella gara femminile l’olandese Maartje van Keulen che bissa il successo di due anni fa, realizzando un ottimo 2’29”34. Il resto del podio è azzurro: buon secondo posto per Martina Mariti, che conclude in 2’31”43, e inaspettato bronzo per Marcella Prandi, che si migliora fino a 2’33”13. In mattinata, Martina aveva ottenuto il terzo tempo (2’35”14) e Marcella il sesto (2’36”46). Fuori dalla finale, invece, la primatista mondiale Elena Prelle, che ha realizzato nelle eliminatorie un alto 2’38”56, nono tempo, per poi vincere la finale B, probabilmente neanche tirando più di tanto, in 2’37”51. Va male anche alla campionessa mondiale, la spagnola Patricia De Diego, squalificata in batteria, stessa sorte toccata alla tedesca Anke Wieland, che pure era una delle più attese.

Nel Superlife maschile, l’Italia non si era mai imposta: stavolta ha ottenuto una doppietta. Germano Proietti vince il suo primo titolo individuale, grazie ad un grande 2’12”26, che migliora il record italiano (il precedente era 2’12”70, sempre suo). E con grande sorpresa in seconda posizione è giunto Mauro Locchi, capace di migliorare di oltre tre secondi il suo personale, chiudendo in 2’13”92: lui, che non doveva nemmeno esserci… Completa il podio il campione uscente, il tedesco Soren Borch, che ha realizzato 2’14”04 (due anni fa vinse con 2’15”25). Anche nelle eliminatorie le prime due posizioni erano italiane, con la differenza che il primo tempo era di Mauro (2’16”42) e il secondo di Ciccio (2’16”73). Sempre in mattinata, è stato invece squalificato Paolo Russo, nella gara dove era più atteso.

 

TRASPORTO MANICHINO

 

Come già successo nel Misto, Elena Prelle, dopo aver ottenuto l’accesso alla finale col secondo tempo (37”71), è squalificata per affondamento, e, come già successo nel Misto, a vincere è Erica Buratto (terza nelle eliminatorie con 38”36) con un altro suo personale, 36”60. Stavolta però la vittoria è stata di misura, visto che la spagnola Ana Guimarey è giunta dietro di appena un centesimo. Nella lotta al bronzo, la spunta a sorpresa l’olandese Anneloes Peulen con 38”59, tempo col quale batte di due centesimi la tedesca Wieland. Quinta l’altra tedesca Stephanie Kasperski, e sesta la nostra Isabella Cerquozzi, entrata in finale con l’ottavo tempo (40”20), per poi concludere con un non eccezionale 40”41. In batteria, pesanti squalifiche per le olandesi Monique Driessen e Ineke Goossens.

Siamo stati abituati che eccezionali riscontri cronometrici ottenuti in Italia difficilmente vengono ripetuti o addirittura migliorati in competizioni internazionali: Federico Pinotti ha messo la parola “fine” a ciò. Era quasi impossibile migliorare un tempo come 29”70: beh, lui l’ha fatto. Il nuovo record mondiale è ora 29”48! Vantaggio di un secondo e mezzo (su 50 metri!) sul secondo classificato, il solito tedesco Hagen Leditschke, che realizza 31”00. Dopo quattro argenti consecutivi in questa gara, si deve così ora “accontentare” del bronzo Mauro Locchi, con 31”28. Quarto posto per Germano Proietti, col tempo di 31”45, col quale precede il campione uscente Fernando Del Villar (alto 31”61 per lui) e il tedesco Soren Borch. Nelle eliminatorie secondo tempo per Federico (30”79, mentre Leditschke aveva ottenuto 30”66), quarto per Mauro (31”85) e quinto per Ciccio (32”11).

 

MANICHINO CON PINNE

 

Sulla carta, la gara femminile doveva essere molto aperta, con più atlete in grado di concorrere alla prima posizione. Guardando i risultati, direi che non è stato così: Marcella Prandi si impone nettamente con 59”28, andando a vincere per la prima volta questa gara in un Campionato Europeo. La bella carabiniere, già prima nelle eliminatorie con 1’00”80, ha rifilato più di due secondi all’olandese Sandra Temmermann e alla tedesca Anke Wieland, seconda e terza rispettivamente con 1’01”58 e 1’01”81. Seguono l’altra tedesca Hundt, la spagnola Quinones e l’olandese Driessen, tutte atlete che alla vigilia aspiravano almeno al podio. Non bene Eleonora Chirieleison, prima esclusa dalla finale con un per lei alto 1’05”22: il tempo è stato pressappoco confermato in finale B, dove con 1’05”02 ha chiuso decima. È toccato a Martina Mariti tappare il buco che avevamo in questa gara: per lei accesso in finale B col quindicesimo tempo (1’08”32) e poi tredicesima piazza con 1’07”47.

Lotta tutta italiana nella gara maschile, che si conclude con la vittoria per soli 4 centesimi del bravo Franco Fanella, che così riscatta la delusione del Torpedo, sul primatista mondiale Simone Procaccia, che così prende in questa gara l’argento che gli fu negato per squalifica agli scorsi Europei Juniores: 52”22 contro 52”26. È la seconda doppietta italiana a Pinne agli Europei: la prima fu nel lontano 1988 con Bonanni e Bertolini. Terzo classificato, lo spagnolo Arnau Elias che chiude in 52”41. Tempo alto per Germano Proietti, probabilmente provato dalle due finali precedenti e che comunque credo non abbia preparato questa gara, che sarebbe toccata a Nicola Ferrua: in ogni caso ha chiuso sesto in 54”78. Nelle batterie, Procaccia aveva ottenuto il primo tempo con 52”43, Fanella il secondo con 53”43 e Proietti il settimo con 54”47.

 

STAFFETTA 4x50 MISTA

 

Nuova affermazione del quartetto Prelle/Prandi/Buratto/Cerquozzi che realizza un ottimo 1’43”84, andando vicino al già italiano record mondiale: staccate l’Olanda, seconda classificata in 1’46”08, e la Germania terza in 1’48”73. Nelle eliminatorie, le azzurre entravano in finale col primo tempo (1’48”12), mentre la Spagna veniva squalificata.

Cambio irregolare tra terza e quarta frazione e così i nostri ragazzi, dopo essere entrati in finale col quinto tempo (1’39”94), incappano nella squalifica. Vince la Germania, abbassando il record mondiale da 1’32”88 (quello recente della Marina Militare) a 1’32”52. Seconda e terza classificata rispettivamente Spagna, che realizza un pur rimarchevole 1’33”02, e Olanda, con 1’35”95.

 

LINE THROW

 

Cinque fuori tempo e un’assenza nella gara femminile, e la finale B non si forma. Nel pomeriggio, poi, vittoria con record europeo delle già campionesse mondiali Driessen e Peulen: 12”66 il tempo, il record precedente era 12”85 del Regno Unito. Seconda la Svizzera in 14”04, terza la Svezia in 14”15, con le nostre che chiudono seste in 16”67 (erano entrate con 18”58, quinto tempo).

Tra i maschi, si impone la Svizzera in 10”47, seguita dall’11”14 della Germania e l’11”82 della Spagna. Solo quinta la favorita Olanda, che aveva realizzato 11”39 nelle eliminatorie. Riguardo l’Italia, con 14”94, manca la finale A per soli 8 centesimi, per poi chiudere seconda in finale B con 13”50 (dietro la Gran Bretagna, capace di 11”34).

 

 

 

La classifica della sola giornata di ieri è la seguente:

 

  1. ITALIA 244

  2. SPAGNA 180

  3. GERMANIA 179

  4. OLANDA 172

  5. BELGIO 64

  6. POLONIA 49

  7. SVIZZERA 48

  8. FRANCIA 48

  9. SVEZIA 36

  10. GRAN BRETAGNA 33

  11. REP. CECA 21

  12. DANIMARCA 18

  13. NORVEGIA 7

  14. ROMANIA 6

  15. AZERBAIGIAN 6

  16. UNGHERIA 5

 

La classifica al termine dei Pool Events è pertanto:

 

  1. ITALIA 572

  2. GERMANIA 391

  3. SPAGNA 376

  4. OLANDA 289

  5. POLONIA 158

  6. BELGIO 154

  7. FRANCIA 149

  8. GRAN BRETAGNA 105

  9. SVIZZERA 81

  10. UNGHERIA 78

  11. REP. CECA 61

  12. DANIMARCA 56

  13. SVEZIA 54

  14. ROMANIA 44

  15. NORVEGIA 41

  16. AZERBAIGIAN 10

 

Ok, nelle oceaniche siamo meno forti degli altri e la squadra maschile ha poca esperienza. Ma il vantaggio è di 181 punti, ed è tanto! Teniamo conto che due anni fa nelle gare in Acque Libere la Spagna ci diede 90 punti e la Germania 80. Recuperarono molto solo Francia (250 punti) e Gran Bretagna (300 punti), ma guardate il distacco che abbiamo ora da queste due nazioni… Insomma, quello che voglio dire è che quest’Europeo si deve vincere! In bocca al lupo, ragazzi!

 

Andrea Longobardo

 
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