ilsalvamento.135.it
Nuoto per Salvamento« BRUNA, L'OCEANWOMAN | ESISTE ANCHE IL GOMMONE » |
IL ROSSO COME L'AZZURRO
No, non è un titolo allusivo alla par condicio. Si riferisce semplicemente ai Campionati Mondiali Interclub, disputatisi dal 27 luglio al 2 agosto, in cui le Rane Rosse hanno ottenuto lo stesso fantastico piazzamento della Nazionale Italiana, ovvero il terzo posto.
La squadra di Giorgio Quintavalle era rappresentata, per i maschi, da Marco Ballerini, Nicolò Casini, Andrea De Stefani, Nicola Ferrua, Giovanni Legnani e Marcello Onadi, e, per le femmine, da Francesca Costato, Marta Mozzanica, Claudia Pastorello, Elena Prelle, Silvia Ravasi e dalla nuotatrice Giorgia Mancin. Una squadra sicuramente molto competitiva, ed in piscina, infatti, non ha avuto rivali, aggiudicandosi 13 ori su 20 disponibili (8 con le femmine e 5 con i maschi), che hanno consentito di raggiungere la vetta della classifica di società al termine delle gare indoor. Nelle gare oceaniche, ovviamente, la supremazia australiana è netta, e le Rane sono scivolate al terzo posto. Come nei National Team, anche negli Interclub è la prima volta che una squadra italiana presenzi sul podio. Il Campionato è stato vinto dagli australiani del Northcliffe, che hanno realizzato 495 punti, seguiti dai connazionali dell’Elouera con 466.5, mentre il bottino definitivo delle Rane è stato di 430 punti.
Tra le 144 squadre presenti al Rescue, provenienti da 17 paesi, ce ne erano otto italiane. Dopo le Rane, la miglior squadra tricolore è stata l’Interamnia, rappresentata dal solo Simone Procaccia (che ha partecipato a 4 gare in vasca), giunta in 41esima posizione con 32 punti. In 46esima posizione, invece, i VVF Torino, capaci di 28 punti; poco dietro, al numero 51 con cinque punti in meno, i concittadini del Nuoto Club. Nichelino presente con due squadre: la squadra A, il CN Nichelino, si è classificata 64esima con 12.5 punti; la squadra B, la New Team, 71esima con 7 punti. Il CN Posillipo ha preso parte solo alle gare oceaniche ed è stata l’unica squadra italiana, insieme alle Rane Rosse, ad aver guadagnato punti in queste prove: il risultato finale è il 79esimo posto con 5 punti. Infine, il Team ’63 Torino è in 89esima piazza insieme a tutte le squadre a quota zero.
Vediamo i migliori risultati agonistici, partendo dalla vasca.
Nelle gare femminili, solo in due casi (Torpedo e Line Throw), sul gradino più alto del podio non ci sono le Rane Rosse. Grande protagonista è stata Elena Prelle, vincitrice di tre ori individuali, con prestazioni cronometriche migliori rispetto a quelle fatte registrare qualche giorno prima ai National Team. Vittoria netta nel Trasporto con 37”32, un secondo meglio della tedesca Anke Wieland (Haalle-Salkreis), seconda classificata con 38”33. Più di misura l’affermazione del Misto: con 1’16”95, tempo che avrebbe consentito il bronzo alla manifestazione per nazioni, Elena ha avuto ragione sull’australiana Sarah Windsor (Elouera), terza pochi giorni prima, che ha concluso in 1’17”04. Infine, nel Superlife, la Prelle si è imposta col suo stagionale di 2’32”46, con il quale si sarebbe classificata seconda con la Nazionale. Avrebbe valso l’argento ai National Team anche il 58”90 che ha consentito alla bravissima Marta Mozzanica di aggiudicarsi i 100m Pinne, davanti ad un atleta più esperta nonché neovicecampionessa mondiale, la tedesca Aline Hundt (Haalle-Salkreis), che ha realizzato 1’00”41. Marta ha anche ottenuto un bronzo nel Torpedo, grazie ad un ottimo 1’03”54, suo personale: la hanno preceduta la tedesca Katrin Altmann (Obere Elbe), argento nella competizione della settimana prima, con 1’02”54 e l’australiana Naomi Flood (Manly) con 1’02”87. Per la Mozzanica, inoltre, un buon quarto posto nel Trasporto, concluso in 39”12. Il quinto oro individuale delle Rane è nei 200m con Ostacoli, grazie al prestito dal nuoto Giorgia Mancin, che ha bloccato le piastre ad uno strabiliante 2’13”29, diventando così la seconda miglior italiana di sempre (dopo la Buratto) in questa specialità. Nel Nuoto, le Rane esultano anche per il record italiano juniores di Claudia Pastorello, che nelle eliminatorie ha migliorato il già suo primato di 2’19”11, portandolo a 2’18”74. Tempo confermato in finale (2’18”79), dove Claudia si è classificata quinta. Purtroppo è giunta quinta anche a Pinne, gara dove aveva aspettative maggiori: infatti il suo crono della finale è stato 1’03”16, dopo che nelle eliminatorie aveva chiuso in 1’01”19 (e, tra l’altro, lei vale anche meno), che in finale avrebbe significato la medaglia di bronzo.
Milanesi dominatrici nelle staffette, dove hanno vinto tre ori, accompagnati da altrettanti record italiani di club. 1’57”30 l’eccellente prestazione di Prelle, Pastorello, Mozzanica e Mancin nella 4x50m con Ostacoli, oltre un secondo sotto il vecchio primato (1’58”52, sempre delle Rane). Il quartetto si è poi ripetuto nella Mista, realizzando un’altra incredibile prestazione, 1’44”36 (precedente 1’45”31, ancora delle meneghine). Infine, nella 4x25m con Manichino, Mozzanica, Ravasi, Costato e Prelle hanno migliorato l’1’33”39 dei VVF Torino, portando il nuovo limite nazionale a 1’32”25. Decimo posto in 16”29, invece, per Costato e Mozzanica nella Line Throw, gara andata alle tedesche del Rheda-Wiedenbruck (Schlepphorst-Kornek), capaci di 13”35 (tempo da podio con le Nazionali).
Avere una donna italiana in una finale mondiale non è comunque prerogativa delle Rane Rosse: infatti, nei 100m Pinne, Luisa Lancia dei VVF Torino si è classificata settima con 1’06”22 (la mattina aveva fatto anche meglio, 1’05”37). Nella stessa gara, l’altra atleta schierata dai Vigili, Federica Porzionato, è giunta undicesima con 1’05”24. Il Nuoto Club Torino vanta invece cinque finali B. Due sono opera di Roberta Fimiani, quindicesima a Pinne (1’06”29, dopo l’1’05”70 delle batterie) e squalificata in finale nel Misto, dopo aver realizzato 1’25”22 in mattinata (decimo tempo delle eliminatorie); una è appannaggio di Valeria Marmo, sedicesima nel Nuoto in 2’26”64; e due, infine, sono frutto di un “lavoro di gruppo”, visto che sia nella 4x50m Ostacoli (con il quartetto Barone, Dembech, Marmo, Fimiani), che nella 4x50m Mista (con Marmo, Fimiani, Barone e Berruto) il Nuoto Club è giunto tredicesimo, rispettivamente con 2’07”31 e 1’55”60. Nella Mista, il CN Nichelino (Lo Franco, Longhi, Mouth, Grasso), realizzando 1’52”95, è stato il primo escluso dalla finale A; poi, con 1’53”21, ha chiuso la finale B in seconda piazza. Doppia finale B nichelinese, invece, nella gara di Pinne, dove abbiamo il tredicesimo posto di Loredana Grasso (1’05”65) ed il sedicesimo di Elisa Longhi (1’07”90).
Tra i maschi, l’unico a confermare il titolo mondiale in piscina è stato Nicola Ferrua, che si è imposto nuovamente nei suoi 100m Pinne, con un’altra prestazione di altissimo livello: 49”63. In questa prova si tratta di doppietta italiana, dal momento che in seconda posizione troviamo un altrettanto bravo Simone Procaccia (Interamnia), capace di 50”04, tempo che avrebbe consentito il secondo posto anche ai National Team. A Pinne, le Rane hanno vinto pure la finale B, con Marco Ballerini, nono in 55”21. Ferrua e Procaccia hanno inoltre disputato assieme la finale di Torpedo: Nicola ha ottenuto un buon bronzo con 56”53, mentre Simone ha ottenuto un meno buono quinto posto con 57”01. La gara, che ha regalato un livello agonistico più alto rispetto alla gara disputata dagli atleti delle Nazionali, ha visto l’affermazione del canadese Marc Prud’homme (Canadian Force), con il record americano di 54”85, seguito dal vicecampione mondiale, il tedesco Enrico Prankrath (Luckenwalde), che ha chiuso in 55”87. Nell’altra prova con le pinne, il Superlife, sono invece di nuovo le Rane a fare da padroni, grazie a Marcello Onadi, vincitore con 2’14”84 (sarebbe giunto terzo ai National Team con questo crono). Giovanni Legnani ha invece superato tutti nella finale B, realizzando 2’19”51 (troppo alto per lui…): nella stessa finale, segnaliamo la rinuncia di Simone Procaccia (la finale di Superlife precedeva quella di Pinne), che la mattina aveva ottenuto 2’24”67. Onadi e Legnani rappresentano la squadra lombarda anche nei 200m Ostacoli, e hanno fatto quello che hanno potuto: ottima quinta piazza di Giò, che ha bloccato le piastre al suo nuovo personale di 2’03”95, mentre Marcello ha chiuso settimo con 2’06”70 (meglio nelle batterie: 2’05”11). Per la cronaca, la gara è stata vinta in 2’00”04 dal francese Guillemme Strohmeier (Colmar). Strepitoso Andrea De Stefani nel Misto, in grado di precedere tutti e di migliorare il suo personale di un paio di decimi: 1’04”46 il tempo del nuovo campione mondiale per club. Gli è andata invece male nel Trasporto, dove è stato squalificato in batterie. Nella gara veloce, considerando che il tempo del primo classificato, l’australiano Andrew Bowden (Elouera), è stato 32”20, le Rane avevano le potenzialità per ottenere una doppietta: invece non è arrivata neanche una medaglia, visto che Nicolò Casini si è classificato ai piedi del podio con un non eccezionale 33”04. Casini non eccezionale neanche nel Torpedo, dove non è riuscito a fare meglio di 1’01”90, che vuol dire quindicesimo posto.
In questa prova, non ha invece mancato la finale A Stefano Foggetti (VVF Torino), che, realizzando 57”74 in batteria, ha staccato un biglietto di ingresso tra i primi otto: in finale, poi, con 59”62, è giunto ottavo. Stefano ha anche conquistato una finale B nel Misto (1’10”73 il tempo di accesso), finale che però l’ha visto squalificato. Una finale B anche per Simone De Ruosi (New Team), decimo a Pinne in 55”21.
Nelle staffette maschili, due vittorie a testa per Rane Rosse e gli australiani del Bulli. Infatti, nella 4x50 Mista, i lombardi sono stati squalificati in batteria per falsa partenza, e così, in finale, si sono imposti gli oceanici (Dekker, Langthorne, Green, McCauley) con 1’33”76. Bulli d’oro anche nella Line Throw, con Green e McCauley che hanno terminato in 9”76, nuovo record dell’Oceania. Nessun problema, invece, per Legnani, Ferrua, Casini e Ballerini nella Staffetta Ostacoli, conclusa in 1’43”28, e per Casini, Onadi, Legnani e De Stefani nella 4x25m, finita in 1’14”74. Due finali B per il Nuoto Club Torino, concluse con un decimo posto in 1’22”24 nella Staffetta Manichino (Trudu, Rosso, Lapi, D’Ambrosio) ed un tredicesimo in 1’39”32 nella Mista (Lapi, Arduino, Trudu, D’Ambrosio). Nella finale B della 4x50m Ostacoli, invece, a rappresentare l’Italia c’è il CN Nichelino (Ferrari, Ostellino, Loria, Maina), sedicesimo in 1’49”44.
Prima di passare alle gare oceaniche, diciamo del decimo posto di Mozzanica, Prelle, Onadi e Ferrua nella SERC, gara vinta dai tedeschi del Berlin-Lichtenberg (Bonn, Schminking, Rittei, Gillich).
In Acque Libere, il dominio australiano è più che palese. Sono pochi i casi in cui l’oro è andato ad atleti non australiani. Uno di questi è nello Sprint femminile, dove la britannica Katy Whear (Portreath) ha riconfermato, dopo aver vinto ai National Team, di essere la più forte del pianeta, superando ancora una volta l’australiana Cara Langedam (Bulli). Quest’ultima ha ripetuto l’argento anche nelle Bandierine, battuta stavolta dalla connazionale Melissa Howard (Kurrawa). Doppia riconferma, Canoa e Oceanwoman, per Naomi Flood (Manly), mentre sono atlete del Northcliffe a primeggiare a Frangente e Tavola, e sono rispettivamente Courtney Hancock e Elizabeth Pluimers. Il team più forte del Mondo si è inoltre aggiudicato due staffette, il Salvataggio Tavola (Hancock-Hancock) e la Staffetta Oceanwoman (Harris, Pluimers, Hancock, Hancock), mentre l’Elouera ha battuto tutti nella Staffetta Torpedo (Ellott, Windsor, Soper, Gowan) e l’Anglesea (anche questa squadra australiana, a dispetto del nome) si è aggiudicato la 4x90m (Bernett, Lewtas, Lewtas, Atkins). Il miglior risultato italiano femminile è stato il diciottesimo posto di Alessia La Rocca (CN Posillipo) nel Frangente.
Anche per quanto riguarda i maschi, lo Sprint è l’unica gara non vinta da un australiano: si è imposto infatti il neozelandese Paul Cracroft-Wilson (Fitzroy). Tra i trascinatori della Nazionale Aussie, rivediamo Shannon Eckstein (Northcliffe), nuovamente vincitore dell’Oceanman, e Chris Allum (Cronulla), che si è invece imposto nel Frangente. Inconsueta doppietta, Bandierine e Tavola, per Daniel Carruthers (North Burkeigh), mentre il migliore sulla Canoa è stato Stewart Murrey (Manly). Anche in questo caso, due staffette al Northcliffe, rispettivamente l’Oceanman (Eckstein, Crilly, Holmes, Cummins) e la Torpedo (Cummins, Lahey, Crilly, Holmes), mentre il Kurrawa si è aggiudicato il Salvataggio Tavola (Shade-Clayton) e il North Cottesloe la Staffetta sulla Spiaggia (Nolan, Steven, Ben, Todd). Unico italiano in una finale individuale è Giovanni Legnani, quattordicesimo a Frangente. Ma c’è anche il decimo posto di Onadi-Ferrua nel Salvataggio con Tavola e il dodicesimo del CN Posillipo (Parascandola, Costagliola, Costagliola, Costigliola) nella 4x90m sulla Spiaggia.
Andrea Longobardo
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |