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« Messaggio #25ECCE BOMBO »

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 02 Febbraio 2005 da ilsorcioverde

da repubblica
un estratto dall'articolo
"Piccolo schermo, record di abusi parolacce, sesso e violenza "

Sono state decine di migliaia le proteste per gli abusi in televisione, perfino nelle cosiddette fasce protette, dalle 16 alle 19, e a nulla sono valsi "bollini" e "farfalline" che segnalano i programmi per adulti, perché quasi la metà dei bambini dai 7 ai 14 anni hanno la tv in camera, e molti sono indotti proprio dai divieti a guardare quei programmi. In cima alla lista "nera", fonte di aspre polemiche, il genere dei reality e people show (Grande Fratello, Bisturi!, Nessuno è perfetto, La Talpa, L'Isola dei famosi, La Fattoria, Music Farm, Campioni, I fantastici 5, il Ristorante); a seguire decine di film, telefilm e fiction; sotto accusa anche programmi di varietà e d'intrattenimento familiare (Domenica in, Buona Domenica, C'è posta per te, Uomini e donne, Al posto tuo, Stasera pago io.....) e perfino programmi per ragazzi e giovani, trasmissioni d'informazione, costume e satira (Verissimo, La vita in diretta, Studio aperto, Lucignolo, Le Iene, Blob, Otto e mezzo, Spicy Tg......) e telegiornali (tg 1, tg 2, tg 4, tg 5); sul banco degli accusati pure diverse pubblicità; infine film porno e trasmissioni hard. Principali imputazioni: violenza, sesso, volgarità, turpiloquio, blasfemia, morbosità, scabrosità, voyeurismo, violazione della privacy, ma anche confusione tra recita e realtà, proposta di modelli negativi e incitamento a comportamenti lesivi, spettacolarizzazione e banalizzazione dei sentimenti, sfruttamento dell'immagine femminile, presenza inopportuna di minori

ecco. un paio di riflessioni:

- manca qualcosa? no, perchè ci mettono anche i TG! tanti reality (è vero. sono deleteri. perchè la realtà di solito è atroce a vedersi e sentirsi. ma la realtà assservita alla telegenicità è ancora peggio!), ma nesson programma di inchesta. sono già diventati illegali o tanto nessuno li guarda? ...

- ma perchè un bambino di 11 anni e mezzo [14-(7/2)] deve avere la televisione in camera? io non ce l'avevo. per mezzi e per cultura. e così i miei genitori si potevano guardare un bel film in santa pace. mio fratello ed io di là, in camera. a giocare! e non è che fossimo costretti o facessimo chissà che capricci! proprio ce ne andavamo naturlamente a giocare di là.

- ma perchè deve essera (solo) la televisione a tutelare le nuove generazioni? i genitori, che ci stanno a fare? ... è il solito vecchio discorso della comodità del piccolo schermo come baby-sitter.  ma accidenti, io vorrei che i figli fossero educati alla consapevolezza che ci sono cose che NON POSSONO FARE/DIRE/VEDERE, che ci sono cose che NON SI DEVONO FARE/DIRE/VEDERE. che c'è un'età per ogni cosa. ne va del gusto di farle, le cose. ci sono esperienze, secondo me, che vengono svilite e annebbiate se ricoperte da una patina troppo spessa ed assoluta di trasgressione (!). si. la consapevolezza ed una certa maturità di sentire secondo me accentuano il gusto di fare le cose. ... ed in particolare di farne certe comunemente etichettate come "trasgressive". per un diciassettenne o ventenne, magari. ... però ogni tanto trovo che ci si bruci un po' la possibilità di assaporare e di godersi veramente certe esperienze e situazioni. ... ma sto divagando. ho spostato il discorso su un altro piano. torniamo alla TV. 

- io considero la televisione un bel mezzo di intrattenimento ed informazione e adoro guardarmi un bel film o anche, ma meno, un bel telefilm. e mi diverto proprio tanto con "che tempo che fa" (che fa più approfondimento diquanto non sembri), "Camera Cafe", "Love Bugs". e tanto per metterci un pizzico di intelletto, aggiungiamo qualche documentario (rari. perchè spesso poco pregni di informazione vera. perchè ogni tanto la televisione dovrebbe anche avere il coraggio di parlare difficile. ed invere anche la cultura è fatta soltanto "in modo semplice e comprensibile" e io mi rompo. le televisione dovrebbe essere STIMOLANTE) e qualche bel programma di inchiesta (no, non "Porta a Porta", che è una passerella. diciamo "Report" ... finchè dura). ora io mi chiedo: perchè un adulto responsabile deve vedere un mezzo come la televisione ridotta ad una raccolta di programmi per bambini? io me ne sbatto dei cartoni animati!!! ... vanno bene. e non dico che non debbano esse programmati. e vanno benissimo (li gurdavo anch'io quando ero 'gagno'!) però che ci siano programmi per tutti, accidenti! e senza ipocrisie. senza falsi protezionismi. senza bisogno di parlare del pro e contro delle lampade solari per far vedere un paio di tette. senza inutili avvisi sulla pericolosità "degli argomenti trattati" da un film. magari un b-movie con Steven Siegal. che dovrebbe essere sconsigliato "perchè è brutto, ma siccome sugli altri canali non c'è comunque un cazzo, allora il kolossal da oscar ce lo teniamo per quando dall'altra parte manderanno in onda qualcosa di veramente PERICOLOSO per i nostri indici di ascolto". ecco. così uno lo sa e se proprio vuole va a noleggiare. o magari non la guarda proprio. magar gioca a scarabeo o (come disse Grillo) "dà un colpetto a sua moglie che sono anni che non la tocca"!

e invece no. e invece persino Bud Spencer e Terence Hill sono "consigliati ad un pubblico adulto" perchè si prendono a pugni (ma ve li ricordate i pugni di BS e TH? i film in cui volavano sventole del settimo grado Richter ma dove non muore mai nessuno!) ... mi volete dire che "Più forte ragazzi" è più lesivo per un bambino del "Grande Fratello" o di "Cronache Marziane" o di "Campioni" (dove il calciatorino belloccio di turno va a lamentarsi con il Mister perchè lo ha messo in panchina e il Mister gliela conta un po', guarda sperduto fuori campo e non può dirgli "SEI UNA PIPPA". no può. perchè c'è il pubblico. e il giocatorino lo sa. e il Mister china la testa e  lo fa giocare perchè c'è stato il televoto. e questa passa per "saper difendere i propri diritti e la propria indiviualità" AHAHAHAH!!! ... ABBELLO, GUARDA CHE NELLA VITA REALE, DAVANTI AL CAPO DI TURNO, NON C'E' IL TELEVOTO CHE TI SALVA IL CULETTO. DEVI SAPER VERAMENTE DIFENDERE I TUOI DIRITTI E LA TUA INDIVIDUALITA' ... E VUOI METTERE LA SODDISFAZIONE?)? eh?

concludendo: voglio un COMITATO DI TUTELA PER L'UTENTE MAGGIORENNE E RESPONSABILE. che tuteli il mio diritto a guardare la televisione quando mi pare con la sicurezza di trovarci programmi di qualità che rispondano alla mia esigenza di divertimento ed informazione. e voglio avere il diritto/dovere (senza passare per coercitivo) di educare i figli di conseguenza. per loro. per me. ... e tutti quelli che si sentono offesi o turbati da un programma, per se o per i propri figli, devono poter CAMBIARE CANALE. oppure SPEGNERE, per una volta.

 
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Commenti al Post:
Fiat126Blue
Fiat126Blue il 04/02/05 alle 13:09 via WEB
Innanzi tutto ti chiedo scusa, perche' ho letto il tuo commento ma non con attenzione, comunque spero di aver capito la complessivita' del discorso e cosi' comincio a scrivere. Per la mia generazione sono stata tra le prime (ma non l'unica)ad avere la tv in camera, all'eta di 6 anni e 1/2, era un bel soprammobile ai primi tempi, non rimaneva accesa per piu' della trasmissione dei cartoni animati (se avevo finito tutti i compiti). C'erano dei momenti in cui la baby sitter si infilava in salotto a guardare la tv, io magari giocavo da sola in cortile, disegnavo o facevo i compiti! Purtroppo tra i 10/11 anni sono stata spesso male e la tv, i libri, e i giochi in casa erano gli unici mezzi per passare il tempo. Non voglio giustificare le nuove generazioni ma io, come figlia unica di figli unici, mi sono sentita parecchio sola in quei momenti e spesso erano la radio e la tv gli unici mezzi che ammortizzavano questa solitudine, ancora oggi parlo da sola, avevo bisogno di suoni e immagini che mi tenessero compagnia. Poi la tv crea anche un po' di dipendenza, e vai avanti nello zapping per ore od anni... Fino a che sono rimasta a vivere coi miei guardavo la televisione praticamente 6/7ore al giorno (forse da questo dipende il mio attuale sovrappeso). Prendevo su un po' tutto quello che capitava (forse da questo dipende il mio linguaggio da scaricatore di porto). Le cose sono peggiorate il secondo anno di universita': quando con le mie compagne di stanza si guardavano le fictions e anche se non ero interessata, si stava tutte in compagnia e la dipendenza aumentava. Per fortuna c'e' stata la trashy-rottura, la mia tv portatile (non puo' cambiare i canali) era puntata fisso su MTV: a forza di vedere e rivedere le stesse cose ho mandato tutto al diavolo. Qui a Glasgow per fortuna non ho una tv, parecchi non ce l'hanno per via del canone. Cosi' quando sono tornata a casa (evitando ampiamente il fenomeno Lecciso) mi sono ritrovata a guardare "Markette" di Chiambretti, che uno dice, ok e' un buon programma... Ma nell'arco di 1/2 ora il povero cristiano era bombardato dall'immagine della figlia di Albano e 15 fighe, esuli da qualsiasi contesto: nere, bionde, more, bianche, gialle, arancioni... Tutte altissime, tutte magrissime, tutte nude, tutte in camera e sorridenti. Poi capisco il fenomeno Gio' 1.66, mora, occhi azzurri taglia fu 44 ora 42 a dieta da 6mesi che mangia carote e bietole come una capra per dimagrire perche'in tv le persone sono tutte in forma... Adesso dopo questa lunga premessa ti dico che secondo me, l'unica cosa che possiamo fare per evitare il problema e' noleggiare una videocassetta in videonoleggio fornito, stare di piu' e MEGLIO coi nostri figli e portarli a casa dei loro compagni di classe e dei loro amici. E stare attenti ai film che danno al cinema. Tra un Boldi e un Desica magari finalmente troveremo qualche cosa di buono.
(Rispondi)
luz.azul
luz.azul il 09/02/05 alle 19:23 via WEB
Iniziavo quasi a pensare che la Nutella, le merendine del Mulino Bianco e le patatine fritte che da piccola, senza grane né capricci (si narra che a quei tempi il NO di un genitore significasse, semplicemente, no), mi eran negate avessero compromesso inesorabilmente la mia capacità di comprensione del mondo…che, se “siamo quello che mangiamo”, probabilmente il panino di mortadella che mi trovavo io in cartella, per la merenda, m’avesse resa un essere alieno. Che l’accesso alla tv (unica, in salotto) fosse regolato dai miei, che due ore al giorno passate lì davanti fossero uno sproposito, che di sera si andasse a letto presto (o, comunque, in camera a giocare), che ci fossero cose che non potevo guardare (punto. Senza repliche) per me eran fatti assolutamente normali, non mi sfiorava neppure l’idea che si potesse fare altrimenti. Tuttora (molto) poco televisiva, se un programma non mi piace CAMBIO o SPENGO…non mi passerebbe nemmeno per la mente l’idea di aver bisogno di un supremo protettore che zittisca o censuri (anche perché, se così fosse, resterebbe ben poco dei palinsesti. E devo dire che della mia arca di Noè hai nominato quasi tutti i passeggeri…Report e Che tempo che fa sarebbero tra i primi a salire a bordo). Resto di sasso nel vedere come l’idea del telespettatore medio che ha chi decide cosa mandare in onda sia, troppo spesso, quella del pulcino in grado di ingurgitare solo poltiglia già digerita ed innocua. E non voglio nemmeno pensare che possa aver ragione.
(Rispondi)
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