Il Tempio di Murphy
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ITALO
Italo è pronto a lasciare la stazione. In settimana mi è capitato di leggere un articolo dedicato alla prossima inaugurazione della linea ad alta velocità Milano-Roma da parte della nuova compagnia ferroviaria NTV. di cui sono illustri soci Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle.
Mi ha colpito, in particolare, il commento dell'amministratore delegato Giuseppe Sciarrone a proposito dell'imminente liberalizzazione della tratta:
"L'Italia è il primo Paese a metterla in pratica, mentre nel resto d'Europa è ancora una chimera...".
Ha ragione, in Francia e Germania, ad esempio, le tratte ferroviarie sono ancora saldamente in mano alle rispettive società nazionali, mentre non concordo sul fatto che questo rappresenti un aspetto positivo della nostra economia. Al solito noi siamo dietro ai Paesi più progrediti e in questo caso lo siamo in quanto troppo avanti nel liberalizzare.
Nel liberalizzare settori strategici dell'economia che non ha alcun senso liberalizzare.
Questo i Paesi "virtuosi" lo hanno capito e se ne guardano bene dal farlo.
C'è un diverso senso/orgoglio dello Stato. Stato che ogni cittadino, dal più umile al più ricco, sente il bisogno/necessità di difendere. Da noi, invece, lo Stato è concepito come un'enorme albero della cuccagna da assaltare e da guadagnare al personale profitto.
Che "impresa" c'è nell'investire in un servizio pubblico esistente da centinaia d'anni ?
Dov'è l'innovazione, di cui tanto avremmo bisogno, da parte dei nostri imprenditori ?
Ferrovie, Autostrade, Telefoni, Acqua, Luce e Gas dovrebbero rappresentare una delle basi certe di profitto per qualsiasi Nazione e di conseguenza per i propri cittadini. Regalare queste rendite di posizione ai privati è una pura follia.
Se il Sistema non funziona lo si fa funzionare: punto !!
Ma oltre il danno c'è la beffa: di un'osso buco il privato si prende la polpa e lascia a noi lo scarto. La gara in esame è sulla tratta business più redditizia, la MIlano-Roma, mentre gestire i carri letame dei pendolari resta in carico allo Stato, cioè noi.
Troppo comodo inseguire il confortevole tepore della rendita mentre alla massa si chiede di vivere una quotidiana precarietà.
Ma vi prego di restare saldamente legati alla vostra poltrona, mentre il treno prende velocità, perchè al peggio, purtroppo, non c'è mai limite e temo che in futuro ne vedremo ancora delle belle (brutte).
G.P.
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Inviato da: legge_di_Murphy
il 28/08/2014 alle 23:43
Inviato da: chiaracomeilsole1
il 27/08/2014 alle 22:21
Inviato da: Andrea
il 01/08/2014 alle 10:46
Inviato da: legge_di_Murphy
il 29/07/2014 alle 23:32
Inviato da: Andrea
il 20/07/2014 alle 16:39