Il Tempio di Murphy

PECUNIA NON OLET

All'interno del Corriere Economia del 28 gennaio ho trovato un sorprendente sondaggio riferito agli enormi profitti che le grandi organizzazioni criminali riescono a riciclare, sfruttando evidentemente legislazioni più o meno conniventi e consenzienti, all'interno delle maggiori economie mondiali.

Di ipotetici cento dollari, guadagnati illecitamente, ben diciannove trovano la via di una nuova legalità negli States e la cosa naturalmente non sorprende considerando che si tratta del primo mercato planetario (1° posizione con 13.020.861 milioni di $ - dato 2006). In questa classifica della vergogna noi italiani, veri specialisti in materia, ci difendiamo bene ed infatti trevirgolasette dollari prendono la via del "Bel Paese". In rapporto alla nostra economia (7° posizione con 1.852.585 milioni di $ - dato 2006) possiamo anzi affermare che le prospettive sono rosee. Mi sono divertito infatti a calcolare le proporzioni numeriche e così, se la nostra economia vale il 14% di quella americana, l'aliquota di "riciclato" sale per noi al 19%. Se vi fosse un esatto rapporto di valori da noi si dovrebbero "sdoganare" non più di 2,7 dollari ma naturalmente noi abbiamo il "bonus" mafia, camorra, ndrangeta e sacra corona unita che ci consente di mettere letteralmente le ali.

Duevirgolasette dollari però sono realmente riciclati da una nazione che naturalmente ci segue poco oltre in classifica (ottava posizione) e si tratta della sorprendente Città del Vaticano. Il giornalista nel suo articolo ne fa un piccolo accenno imbarazzato e naturalmente si guarda bene dal rilevare un dato inquietante che ben presto mi è apparso evidente........l'economia della città di San Pietro non è equiparabile a quella americana e così......se è difficile trovare un ago in un pagliaio, certo non lo è quando lo stesso si trova in una piccola scatola portaspilli...!!!

Ho cercato per voi l'entità di tale economia e, a fatica, ho trovato qualcosa su cui ragionare in Encarta

http://it.encarta.msn.com/fact_631504892/Citt%C3%A0_del_Vaticano_in_cifre.html

Sono 175,5 milioni di $ - dato bilancio 1994 - citati come "entrate" e appare chiaro che la "teoria del portaspilli" funziona bene. L'economia Vaticana è pari allo 0,0013% di quella americana mentre all'interno dei suoi 0,44 chilometri quadrati pare si perda traccia di un illecito montepremi pari ad un 14% di ciò che si perde in America. Se le proporzioni fossero mantenute tale percentuale scenderebbe allo 0,000255 % cioè nulla.......giusto le monetine che qualche mafioso particolarmente religioso potrebbe lasciare come obolo per l'accensione di una candela votiva quale ringraziamento per un carico di cocaina scampato alla retata della Dia. Quale migliore riciclaggio per il denaro sporco...? (-:

Ma quali sono le attività, sulle quali possa fare affidamento un malavitoso, che si svolgono nella Città del Vaticano ?

Il sito di Encarta è eloquente in merito:

Esportazioni: Francobolli, souvenir, pubblicazioni

Industria e servizi: Produzione di mosaici, souvenir e uniformi per il personale; attività bancarie e finanziarie di rilevanza mondiale; turismo.

Non so per quale motivo ma se fossi un finanziere a caccia di proventi illeciti, tenderei ad escludere i souvenir per orientare le mie ricerche verso le attività bancarie e finanziarie di rilevanza mondiale..(-:

Correttamente dobbiamo però prendere in considerazione anche una spiegazione alternativa a quella che vorrebbe presentare questo gruppo di Cardinali e alti Prelati alla stregua di una Associazione a delinquere. La Chiesa riceve ogni anno una quantità industriale di denari generosamente provenienti da lasciti, premi e regalie a vario titolo.

Anche in questo caso, però, risulterebbe difficile pensare che l'origine illecita di tale denaro passi inosservata.

E' proprio vero........PECUNIA NON OLET.....!!!!

G.P: