Il Tempio di Murphy

SALUTI DA MADRID

In settimana ho partecipato, insieme al collega Fabrizio, ad un meeting di quattro giorni che la multinazionale 3Com, con la quale collaboriamo, ha organizzato a Madrid.

Si è trattata di una vera e propria segregazione, nel perfetto stile di queste major americane, all'interno di un mega complesso alberghiero situato a ridosso dell'aereoporto Barajas. Non sono però mancati alcuni episodi divertenti che ho voluto raccontare per email ai colleghi che erano rimasti in Italia "a lavorare".

Essendone uscito un simpatico racconto ho pensato di inserirlo nel mio blog

HOTEL AUDITORIUM, Madrid 10 giugno 2008

Diario di bordo del capitano GP

Resoconto del 9 giugno 2008

La giornata è iniziata subito molto bene all'aeroporto di Linate.

Alla barriera il sensore continuava a suonare nonostante mi fossi spogliato di tutto, e solo dopo attenta verifica si è capito che non si trattava di un elemento estraneo, inserito nel mio corpo dai marziani, ma molto più semplicemente di una piccola asola metallica contenuta nelle nuove Stonefly acquistate per l'occasione...!!

L'imbarco è avvenuto con mezz'ora di ritardo ma la vera preoccupazione c'è stata quando abbiamo notato che a terra si insisteva "nell'armeggiare" intorno alla stiva.

Alcune valigie sono tornate indietro e così la ragazza seduta al nostro fianco (che purtroppo proseguiva per Tenerife) ci ha tranquillizzato raccontandoci che a lei, con Iberia, generalmente i bagagli vanno persi tre volte su quattro...!!!

L'aereo doveva decollare alle otto ed arrivare alle dieci mentre l'inizio del Meeting era previsto alle undici. Tutto era perfettamente calcolato.

Invece siamo arrivati a Madrid alle undici e trenta. Al nastro le valigie sono riemerse mezz'ora dopo e il primo shuttle verso l'albergo si è reso disponibile solo per le dodici e trenta.

Arrivati in Hotel siamo stati immediatamente reclutati e "intruppati" da una walkiria di nome Sharon.

Ci ha comunicato che avremmo potuto pranzare e poi fare il chek-in o viceversa, a nostra discrezione.

Noi abbiamo optato per la seconda soluzione, sbagliando però, perchè alla reception non riuscivano a trovare il mio nome e così si è perso altro tempo.

Quando finalmente siamo arrivati alla sala Bristol per il pranzo erano oramai le tredici e trenta, l'ora di tornare ale lezioni. Sharon ci ha subito intercettato e reindirizzato verso le aule con un perentorio:

"........no lunch, finished......now the lesson in Stuttgart room.."

E così con il Fabry ci siamo mestamente indirizzati, a digiuno, verso l'aula.

I due teacher hanno chiesto innanzitutto ai partecipanti di presentarsi, raccontando le proprie esperienze lavorative.

Per uno come me, che biascica appena l'inglese, si è trattato di un discreto inizio:

"...my name is Gianpeolo Porda (così come lo leggerebbe un sw di Text to speech anglofono)

my company is Impianti from Italy

my company is 3Com Voice solution partner

Excuse me for my terrible english language......"

Hanno riso tutti e la cosa mi ha fatto piacere (della serie...facciamoci sempre riconoscere)

Si sperava che al meeting ci raccontassero di nuovi prodotti e novità di settore ed invece sono stati loro a chiederci informazioni sottoponendoci a test e quesiti su reti molto lente da migliorare nelle performance, equipaggiamenti da realizzare, addirittura un capitolato di trenta pagine relativo ad una scuola del Dubai a cui rispondere.

Very strange...!!

Alle sei e venti ci hanno congedato, non prima però di informarci che alle sei e cinquanta ci saremmo dovuti imbarcare sull'autobus, presso la reception, allo scopo di raggiungere la località segreta presso la quale si sarebbe svolta la serata di gala.

E così, doccia veloce e poi tutti intruppati all'ingresso.

Il luogo segreto era lo Stadio Santiago Bernabeu presso il quale, dopo una rapida visita ci è stato offerto l'aperitivo e poi, a seguire, la cena.

Qualcuno ha insinuato che la scelta fosse ricaduta su questa mèta perchè dotata di tre anelli, esattamente come la multinazionale 3Com per cui lavoriamo. Ma a me è parso che si facesse confusione con San Siro...!!

Gli antipasti ci sono stati serviti da compiacenti fanciulle nel corso dell'aperitivo.

Una in particolare, graziosa,, ha colpito la fantasia di tutti noi. Serviva delle carotine da immergere in una salsina di gorgonzola. A parte il gusto poco sensuale, vi lascio immaginare le occhiate maliziose alla cameriera mentre si inzuppava la carotina/biscottino nella salsa.

Al termine della cena hanno annunziato la "surprise".

Ad alcuni di noi, sotto la sedia, avevano appiccicato un biglietto con la scritta "penalties".

Ai fortunati è stato concesso di calcare il terreno di gioco del Santiago Bernabeu, per tirare un calcio di rigore.

Mentre tutti erano a bordo campo, noi "italiens" ci siamo seduti nella tribuna Vips, per meglio godere dello splendido scenario e per poter poi affermare che:

".... ieri sera c'era il pubblico delle migliori occasioni.......".

Rientrati al coperto gli organizzatori sono andati avanti per mezz'ora ad elargire premi.

Una sequenza infinita di applausi e di "...the next one...." dalla quale purtroppo (o per fortuna) il mio nome non è uscito.

Quel fortunello di Fabrizio si è invece aggiudicato una maglietta del Real Madrid con le firme di alcuni campioni.

A fine serata non sono mancati i cori canzonatori verso gli italiani per il 3-0 rifilato dall'Olanda.

Stanchi ma soddisfatti (?) siamo rientrati alle nostre celle (stanza 55 secondo piano del blocco 3).

Stamattina tenterò la fuga e il reimpatrio clandestino con qualsiasi mezzo di fortuna che si rendesse disponibile tra Madrid e l'Italia

Saluti da GP