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IL CONTROLLO

Post n°144 pubblicato il 23 Maggio 2009 da legge_di_Murphy
Foto di legge_di_Murphy

Siate seri, ...........non penserete veramente che i controlli eseguiti negli aeroporti italiani siano funzionali ad evitare nuovi atti di terrorismo...??

Talvolta, di fronte all'irrigidirsi del protocollo (che oramai impone di spogliarsi di tutto e di mettere in evidenza qualsiasi oggetto intimo e personale) mi convinco di sì, ma poi capitano fatti che rapidamente mi smentiscono e irridono alla mia ingenuità.

Nel corso della mia ultima trasferta a Roma di questi fatti ne sono capitati sinceramente troppi per non pensare seriamente che i controlli, in Italia, siano realmente una grande farsa.

Alla partenza da Orio al Serio mi chiedono di accendere il Notebook. Per avere dischi avviabili con diversi sistemi operativi ho allentato le viti del mio hard disk. Capita così che lo stesso si sfila e il computer naturalmente non parte. Su sfondo nero campeggia la scritta "...no system disk...".

Potrebbe essere una cosa insolita, da verificare, ma il controllore distrattamente mi sollecita

"...va bene vada pure...".

"Ma non è nulla di così grave..." , direte voi, ed infatti mi avvio sereno all'imbarco del volo low-cost per eccellenza: Ryanair.

Una volta a bordo, però, mi accorgo che i tempi necessari si dilatano. E' accaduto qualcosa, evidentemente, ed infatti a breve arriva un addetto del personale di terra con un "foglio da salumiere" che consegna alla hostess. Questa lo legge ed inizia a snocciolare una sorta di appello di scolastica memoria. Risulta essere così un elenco di persone non imbarcate regolarmente. Alla maggior parte dei nominativi citati nessuno risponde, ad altri invece sì e quest'ultimi sono invitati a consegnare la carta d'imbarco. Noto, e lo steward poi lo confernerà, come dalla stessa non sia stata strappata la parte che il vettore generalmente trattiene per sè. Passano altri dieci minuti buoni nel corso dei quali cerco di immaginare i mille sotterfugi che avranno adottato per far quadrare i conti.

Il volo di ritorno parte da Ciampino, aeroporto notoriamente militare. All'ingresso stazionano, in perenne guardia, le camionette dei Carabinieri. Siamo in ritardo ed è pertanto naturale che ci fermino per un controllo. Ci chiedono i documenti della macchina e contestano il fatto che la carta di circolazione è una semplice fotocopia. L'auto è a noleggio e così, con il mio compagno di viaggio, cerchiamo di far ragionare il Maresciallo:

".......l'auto non è nostra e siamo pure in ritardo...!!"

Scopriamo che la maggior parte dei noleggiatori d'auto commette regolarmente questa infrazione e così loro, per fare cassa, da alcuni giorni li stanno martellando con dei controlli a tappeto. Telefoniamo all'agenzia e ci indirizzano verso un contenitore, ben nascosto nel cruscotto, entro il quale si cela la vera carta di circolazione. ......Salvi...!!! Ripartiamo e non possiamo fare a meno di sorridere di fronte all'attenzione e all'arguzia del Maresciallo-Ispettore-Clouseau. Entrambi, infatti, non stavamo utilizzando le cinture di sicurezza.......se proprio c'era da fare cassa...!!!

Nel corso del volo di ritorno, invece, abbiamo la possibilità di godere della visione di un'angelica hostess. Una biondina inglese "tuttopepe". A metà percorso, senza alcun motivo, le luci si spengono ed essendo tra le prime file, non posso fare a meno di notare come la stessa si infili nell'abitacolo dei piloti. Naturalmente l'operazione è vietata ed il buio aveva lo scopo di occultare il gesto alla maggior parte dei passeggeri. Vi rimane per circa quindici minuti, nel corso dei quali l'aeromobile subisce degli "insoliti sbalzi". Non so cosa sia successo in quella cabina ma tendenzialmente voglio pensare bene. Poco prima dell'atterraggio le luci si spengono per l'ennesima volta e così la vediamo riemergere tutta sorridente e soddisfatta dalla cabina-piloti.

Certo, viene difficile pensare che a bordo ci potesse essere un dirottatore saudita che avrebbe potuto approfittare del momento per infilarsi nell'abitacolo e dirottare il volo. Però è vero che a Chernobil il nocciolo esplose perchè alcuni idioti decisero di non rispettare le procedure di sicurezza prescritte. E' incredibile come ognuno di noi si arroghi il diritto di decidere cosa sia giusto o sbagliato. Adeguato o eccessivo e sulla base di questo si riservi di applicare o no le raccomandazioni che altri, con maggiore competenza, hanno lungamente studiato. E questo comportamento, in Italia, è di fatto la regola.

G.P.

 
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