Alcuni anni fa ho avuto la fortuna di conoscere un attempato imprenditore che, vedendo approssimarsi il passaggio di mano dell'azienda ai figli, ha deciso di ritagliarsi una "fetta di paradiso" nella splendida Lunigiana.
Ha rilevato una vecchia cascina nel cuore dell'Appenino e da diversi anni la sta ristrutturando.
Ne ha ricavato diversi locali, in esubero rispetto alla sua necessità e così, ogni primavera, ne approfitto per passarvi un periodo di vacanza.
Il fascino del luogo è legato alla grande cordialità del padrone di casa e alla natura che avvolge il tutto.
Non è raro vedere scoiattoli al mattino aprendo la finestra, o caprioli al galoppo mentre ci si rilassa nell'amaca.
L'anno scorso però è successo un piccolo infortunio.
Arrivati sul posto e preso possesso dei locali ci accorgiamo che lo scaldabagno non va.
Recuperiamo il libretto di istruzioni con gli appunti lasciati nelle precedenti visite ma non riusciamo a sbloccare la situazione.
Saltuariamente udiamo un rumore provenire dall'interno e così pensiamo che lo stesso possa essere guasto.
Può sembrare una sciocchezza ma non avere l'acqua calda significa non poter lavare piatti e panni ma soprattutto se stessi...!!!!
Da bambino ho vissuto in cortile e conosco bene il disagio di un bagno con l'acqua fredda. Siamo però a Giugno e le giornate sono calde, l'imprevisto appare sopportabile e non sembra il caso di disturbare il padrone di casa che ci raggiungerà solo per il week-end.
La settimana passa così veloce tra bellissime escursioni nell'Appennino alternate ad ulteriori tentativi serali, miseramente falliti, di far ripartire la piccola caldaia
Al suo arrivo e saputo del problema, il padrone di casa resta senza parole e mortificato. E' una persona meticolosa e lo scaldabagno era stato controllato pochi mesi prima senza aver rilevato alcun problema. Possiede una grande manualità ma anche i suoi sforzi finiscono per cozzare contro la maledetta ferraglia appesa inutilmente al muro. "....si sentono degli strani rumori all'interno.....sarà guasta...!!!"
è il suo triste commento finale.
Rientrati dalla piacevole vacanza l'episodio è presto dimenticato e nessuno certo poteva aspettarsi un diverso epilogo dall'intervento risolutore dell'idraulico.
Ma spesso la vita si rivela una fiaba e così un bel giorno mi ritrovo in segreteria telefonica un messaggio del nostro amico imprenditore che ci informa del reale motivo per il quale la caldaia si era "inceppata".
"........ragazzi, mi è sembrato carino informarvi che il vostro piccolo sacrificio (rinunziare per una settimana all'acqua calda) è stato a fin di bene..........la caldaia infatti non si accendeva perchè non rilevava un sufficiente tiraggio del camino...............ed il camino non aveva tiraggio perchè ostruito da un nido........!!!!!!!....."
Era accaduto infatti che una coppia di fringuelli aveva deciso di "mettere su casa" proprio nel camino della nostra cascina e proprio in quel periodo erano intenti alla cura dei loro piccoli, da qui i continui e ripetuti rumori che si sentivano provenire dalla caldaia.
Non ce l'ho fatta a considerarli degli intrusi......!!!!!
In fondo quel piccolo Eden è casa loro e noi ci siamo permessi di disturbarli con le nostre diavolerie moderne.
La prossima volta cercherò di ritornare in quel luogo rigorosamente in punta di piedi ....!!!!!
G.P.
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Inviato da: legge_di_Murphy
il 28/08/2014 alle 23:43
Inviato da: chiaracomeilsole1
il 27/08/2014 alle 22:21
Inviato da: Andrea
il 01/08/2014 alle 10:46
Inviato da: legge_di_Murphy
il 29/07/2014 alle 23:32
Inviato da: Andrea
il 20/07/2014 alle 16:39