Il Tempio di Murphy

"C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza..."

ed in effetti oggi conta solo l'apparire, ad ogni costo e a qualsiasi compromesso....!!

"Nella capitale del suo regno, c'era sempre da divertirsi: ..........., e una volta vennero anche due truffatori: essi dicevano di essere due tessitori e di saper tessere la stoffa più incredibile mai vista. ..........gli abiti prodotti con quella stoffa avevano un curioso potere: essi diventavano invisibili agli occhi degli uomini che non erano all'altezza della loro carica, o che erano semplicemente molto stupidi...."

Non so voi ma a me viene subito un parallelo con quelle fattucchiere, chiromanti e truffatori in genere che ogni giorno spillano quattrini dalle tasche di una moltitudine di faciloni sempre pronti a credere a qualsiasi scemenza che gli venga raccontata.

Oppure, più in grande, a quei settori economici legati al lusso ed alla moda che ci propinano le più demenziali idee pur di mungere denari.

"Quelli sì che sarebbero degli abiti meravigliosi!", pensò l'imperatore:......potrei riconoscere gli incapaci ........e saprei distinguere gli stupidi dagli intelligenti! Devo avere subito quella stoffa!".

"Quei due montarono due telai e finsero di cominciare il loro lavoro,..........Chiesero senza tanti complimenti la seta più bella e l'oro più brillante, se li misero in borsa, e continuarono così, coi telai vuoti, fino a tarda notte".

Questo passaggio mi ricorda un servizio di "Report" Rai3 che metteva in evidenza l'assalto alla diligenza perpetrato dai privati, o meglio, da pochi privati, ai danni delle ex-Partecipazioni Statali cavalcando l'onda lunga delle Liberalizzazioni, mito recente di questa NewEconomy malata.

Penso ai Benetton, gabellieri medievali che si sono sostituiti allo Stato nel chiedere dazio ai caselli o ai Tronchetti Provera con la bolletta bimestrale del telefono

"Mi piacerebbe sapere a che punto stanno con la stoffa!", pensava intanto l'imperatore; ma a dire il vero si sentiva un po' nervoso al pensiero che una persona stupida, o incompetente, non avrebbe potuto vedere l'abito. Non che lui temesse per sé, figurarsi: tuttavia volle prima mandare qualcun altro a vedere come procedevano i lavori.

Così il vecchio e fidato ministro si recò nella stanza dove i due tessitori stavano tessendo sui telai vuoti........e questi gli domandarono se il disegno e i colori erano di suo gradimento.

Il povero ministro continuava a fare tanto d'occhi, ma senza riuscire a vedere niente, anche perché non c'era proprio niente.

"Povero me", pensava intanto, "ma allora sono uno stupido? Non l'avrei mai detto! Ma è meglio che nessun altro lo sappia! ....."

"E allora, cosa ne dice", chiese uno dei tessitori.

"Belli, bellissimi!", disse il vecchio ministro, guardando da dietro gli occhiali. "Che disegni! Che colori! Mi piacciono moltissimo, e lo dirò all'imperatore."

Ecco il punto ..........l'omologazione............per timore di essere emarginati dagli altri decidiamo fin da bambini di accettare e di omologarci alla maggioranza, rinunciando così alle nostre capacità discrezionali....!!!

"Infine anche l'imperatore volle andare a vedere................"Non è forse 'magnifique'?", dicevano in coro i due tessitori; "Che disegni, Sua Maestà! Che colori!", e intanto indicavano il telaio vuoto..........."Ma cosa sta succedendo?", pensò l'imperatore, "non vedo proprio nulla! Terribile! Che io sia stupido? O magari non sono degno di fare l'imperatore? Questo è il peggio che mi potesse capitare!"

"Ma è bellissimo", intanto diceva. "Avete tutta la mia ammirazione!", e annuiva soddisfatto, mentre fissava il telaio vuoto..................."E ora", dissero i due imbroglioni, se Sua Maestà Imperiale vorrà degnarsi di spogliarsi, noi lo aiuteremo a indossare questi abiti nuovi proprio qui di fronte allo specchio!" ...........

Così l'imperatore marciò alla testa del corteo, sotto il grande baldacchino, e la gente per la strada e alle finestre non faceva che dire: "Dio mio, quanto sono belli gli abiti nuovi dell'imperatore! Gli stanno proprio bene!" Nessuno voleva confessare di non vedere niente, per paura di passare per uno stupido, o un incompetente.

E' il trionfo,........protetti dall'ottenuta omologazione da parte delle masse i due imbroglioni possono tranquillamente godere dei frutti delle loro malefatte.

E quanti in Italia oggi sono riusciti ad arricchirsi spudoratamente facendosi scudo delle garanzie offerte dalla nostra Costituzione ???

Ancora ieri mi sono inviperito sentendo dell'affaire Coppola. E' già da qualche anno che tutti sapevano di queste speculazioni immobiliari ma li abbiamo, e li lasceremo, prosperare tranquillamente.....!!!

"Ma l'imperatore non ha nulla addosso!", disse a un certo punto un bambino. "Santo cielo", disse il padre, "Questa è la voce dell'innocenza!". Così tutti si misero a sussurrare quello che aveva detto il bambino

Tangentopoli Docet.....!!! Lasciando perdere le implicazioni politiche (dietro al pool c'erano i veterocomunisti ansiosi di governare ?? Forse, ma in fondo chi se ne frega, io dico: magari avessero continuato a darsele di santa ragione tra di loro, perchè tutto sarebbe in fondo meglio rispetto a questa squallida Inciuciopoli che stiamo vivendo....!!!). Lasciando perdere le implicazioni politiche, dicevo, è innegabile che un evento come lo è stato Tangentopoli faccia improvvisamente cambiare l'atteggiamento delle persone rispetto ad un comportamento ritenuto fino ad allora lecito. Tutti noi sapevamo prima e sappiamo ancora oggi, che si può vivere e prosperare solo con l'aiuto degli amici dell'amico in una sequenza infinta di corruttele. Eppure è sufficiente l'esternazione di un "bambino" perchè il castello di carta si afflosci miseramente. Il problema, ahimè, è che di "bambini" ce ne sono sempre di meno, giacchè anche lo scandalo oramai è omologato e non fa più notizia.......!!!

Ed infatti...........

"Non ha proprio nulla indosso!", si misero tutti a urlare alla fine. E l'imperatore rabbrividì, perché sapeva che avevano ragione; ma intanto pensava: "Ormai devo condurre questa parata fino alla fine!", e così si drizzò ancora più fiero, mentre i ciambellani lo seguivano reggendo una coda che non c'era per niente.

E questa, purtroppo, è la triste sceneggiata a cui dobbiamo assistere tutti i giorni nella nostra povera Italietta.......!!!

G.P.