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e c'è un sole che arriva
piccolo e caldo
sulle dune dell'anima
mentre il corpo slacciato
si assopisce
la taverniera mesce
liquido fulvo
in una tazza blu di terracotta
e l'incavo dei seni denudato
da una traccia di stoffa
debole all'occhio
mostra un anello rosa
di carne ritta al tocco
dello sguardo
sul ripiano legnoso
una mano si arriccia
e la memoria curva
torna al passato
dove ci fu qualcosa
che l'assopì
probabilmente il corpo
divenne ostaggio
di un altro corpo incolto
di impertinenza
e nel calice vuoto
trova una traccia
l'uomo di mare dallo sguardo chiaro
mentre ingolla il suo rhum
disabitando l'essere dal cuore
senza più fretta
e chiede ancora un gotto
per sentire
corpo e mani vicine
all'incoscienza
per risanare all'occhio
a gola intrisa
l'enigma del linguaggio
che in un gesto fugace
schiva il ricordo
Inviato da: StregaM0rgause
il 31/07/2013 alle 07:33
Inviato da: StregaM0rgause
il 02/07/2013 alle 07:56
Inviato da: o3radovicka
il 01/07/2013 alle 21:32
Inviato da: manuela
il 26/04/2013 alle 12:15
Inviato da: StregaM0rgause
il 23/03/2013 alle 07:33