raggi tiepidi cadono obliqui, cercando spazio tra quei corpi stravaccati sull'erba, schivano sorrisi e parole aleggianti e giungono in terra, in parte assorbiti da quella folla.
un suono si insinua acuto e rompe la monotonia delle chiacchiere del chiostro.è una piccola fisarmonica d'argento, racchiusa nelle mani d'un ragazzo d'altri tempi, che siede in un angolo, lontano dalla luce assordante
lo sguardo fisso davanti a sè, quasi imbarazzante l'intenso azzurro dei suoi occhi, e suona quelle note sconosciute che riempono i pochi silenzi e accompagnano il continuo inseguirsi di voci
dettaglio
due ragazze siedono sull'erba, alternano sorrisi ed espressioni corrucciate
il ragazzo da lontano le osserva, e tacitamente regala loro quella sua melodia intrisa di giocosa tristezza
vede le loro guance arrossate, gli sguardi d'intesa che si scambiano e quelli che rivolgono a chi sta loro intorno pieni di curiosità
sono belle, sono diverse, sono in fondo complementari
non riesce a staccar loro gli occhi di dosso
loro che finalmente s'accorgono d'essere osservate e all'unisono alzano due paia d'occhi ingenui e attenti e li fissano in quelli dello sconosciuto
un punto interrogativo a cui lui risponde con un sorriso
e riprende a suonare, di nuovo fissandole, sperando capiscano che dedica a loro quelle note improvvisate
l'una vestita di blu, blu scuro e profondo, la frangia gioca sul suo viso e l'espressione da bambina la rende irresistibile, le gambe stese sull'erba, non s'accorge di quant'è bella
l'altra ha uno scialle colorato buttato sulle spalle,e i ricci le ricadono da una parte, qualche ciuffo si ribella e le ricade sugli occhi,presto spostato con gesto sicuro e delicato, un'aria elegante denota ogni sua movenza
una più donna,l'altra più bambina
a tratti
l'altra più donna,l'una più bambina
a tratti
e quella musica sa di loro, e le due colorano quei suoni dei tanti momenti passati insieme e rivolgono a loro volta un sorriso insicuro a quello sconosciuto che ha creato la oclonna sonora di quel pomeriggio di primavera
e la musica pare seguire i loro discorsi ora scherzosi (e la fisarmonica saltella di nota in nota, veloce e frizzante)
ora seri e profondi (e la fisarmonica ritorna lenta e maestosa)
il ragazzo smette di suonare
l'incantesimo per un attimo si infrange
e nell'assordante chiacchierare che hanno intorno, le due ricercano quel suono ora sparito,
lui si concede un piccolo inchino, certo per un momento,ma solo per un momento,che uscita di scena la sua fisarmonica, quel quadro perderà la sua magia
sbaglia
le due si riguardano negli occhi
e la danza ricomincia
ritmata stavolta da risate complici e silenzi assaporati
resoconto di un pomeriggio di non-studio tra chiacchiere sole e una fisarmonica
G.ti voglio davvero bene
Inviato da: delfine4
il 21/02/2008 alle 18:42
Inviato da: niniel_88
il 21/02/2008 alle 16:39
Inviato da: hyoga_06
il 20/02/2008 alle 23:38
Inviato da: niniel_88
il 02/02/2008 alle 22:01
Inviato da: niniel_88
il 02/02/2008 alle 21:57