chi l'avrebbe detto

queste banali zitelle trentenni...

un marzo che inizia più confuso che mai...

e dire che la primavera di solito mi fa semrpe sentire così bene, euforica, piena di progetti e di energia... con tanta voglia di vivere, di creare, di organizzare...

quest'anno invece... tanto sconforto...

però, come sono cupa... ma sono arrivata a una situazione che mai mi sarei aspettata, 32 anni e tantissima solitudine...

ho sempre avuto tanti amici, almeno così pensavo... poi piano piano, fidanzamento dopo fidanzamento, matrimonio dopo matrimonio... si sono allontanati tutti e io che resto quella "single" nemmeno più considerata... già perché le cose si fanno tra coppie, io resto sempre quella spaiata... insomma quella che non si sa dove posizionare... quindi per comodità... si fa finta che non ci sia...

classiche lamentele banali della zitella di turno... sembra così... lo so... però c'è qualcosa in più, una delusione di fondo per i rapporti umani, soprattutto per quelli su cui si è investito molto, certo in modo incondizionato, solo per affetto, senza calcoli... non che alla fine mi aspetti qualcosa.. forse solo di non sentire tutto questo vuoto intorno...

invece... a un certo punto ti guardi intorno e non c'è più nessuno... nessuno che si preoccupi per te, e tu continui a farlo, continui a esserci per tutti... e come nel più classico dei copioni quando le cose vanno male resti sempre la spalla su cui piangere...

no, non sto cercando una spalla su cui piangere, non voglio dover solo piangere... mi piacerebbe solo a volte, almeno ogni tanto che le stesse persone mi fossero presenti...

perché così si rischia di entrare in quel maledetto tunnel del "cosa ho sbagliato?" o peggio "ma sono io quella sbagliata?"... e razionalmente lo so di aver fatto del mio meglio, di aver datto il mio meglio, che non sarà un meglio assoluto, ma è il massimo che il mio carattere e il mio modo di essere mi ha permesso...

difficile non cadere nel tunnel...