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Cosa è la sinistra?

Post n°53 pubblicato il 17 Novembre 2008 da teofanes
 

In una vecchia canzone Gaber si domandava, in modo che io trovavo fondamentalmente ironico e non tanto critico degli ideali in sé stessi, in cosa consistesse in realtà la differenza tra sinistra e destra: cosa potesse essere definito propriamente di sinistra e cosa di destra.

Nel momento politico attuale la risposta è quella stessa che si dava gaber: non c'é differenza alcuna, o meglio, c'é solo perché la sinistra non esiste più.

Oggi come oggi non vediamo differenze. Ci sono due schieramenti che ugualmente si proclamano liberali, democratici e populisti e che criticano comumque l'operato dell'altro lato anche se simile, o del tutto coincidente, con il proprio.

Eppure crediamo che in Italia ci sarebbe proprio bisogno di una sinistra vera.

Di più, noi siamo profondamente convinti che ci sia bisogno di un partito che incarni di nuovo gli ideali socialisti e comunisti ricomponendo lo scisma avvenuto e dando un appoggio coerente alle fasce più svantaggiate della società. Un partito che si spogli di tutte le superfetazioni che erano nate sui vecchi pci e psi, che faccia a meno degli atteggiamenti postsessantottini, che faccia della protesta una vera occasione di crescita e non un momento folkloristico assimilabile alla sagra della pastasciutta, che non si opponga per partito preso ma solo seguendo le proprie priorità.

In sostanza come dovrebbe essere?

1- sicuramente non dovrebbe essere una casta di politici di carriera.

 Ogni partecipazione alla vita parlamentare dovrebbe essere limitata a massimo due legislature. I compensi dei suoi parlamentari dovrebbero essere limitati alla copertura delle spese ed alla sostituzione del salario precedente. Nessuno dei suoi candidati dovrebbero provenire dal mondo dell'amministrazione industriale o imprenditoriale in modo che non possano avere vantaggi dalla loro elezione.

2- dovrebbe essere pacifista

se l'Italia rifiuta la guerra come forma di regolazione dei contrasti tra le nazioni dovrebbe chiedere che l'esercito fosse disciolto. Le false missioni di pace devono essere abolite sostituendole con missioni di aiuto civili poste sotto la direzione della previdenza civile.

3- dovrebbe essere laico

non anticlericale, ma laico: le questioni religiose devono essere tenute fuori dalla sfera della politica. Ognuno ha il diritto di seguire le proprie idee ma non può tentare di ricattare l'opinione pubblica con atavici sensi di colpa originati da una sbagliata educazione religiosa

4- dovrebbe essere socialista

avendo soprattutto cura di risolvere i problemi di reddito degli italiani, controllando per primo gli sprechi e proponendo una tassazione veramente proporzionale. I più fortunati dovrebbero fornire il reddito per i meno fortunati e non viceversa. Dovrebbe quindi chiedere di imporre  aliquote mobili molto più realiste. Dovrebbe chiedere la ristatalizzazione, in quanto a direzione, dei servizi essenziali, proponendo però un'amministrazione aziendale di ispirazione privata con controlli serratissimi degli sprechi, tramite una rersponsabilizzazione diretta dei massimi dirigenti.

5- dovrebbe reintrodurre la meritocrazia in ogni funzione ma soprattutto nella scuola

non serve assolutamente a nulla avere migliaia di laureati in lkettere o matematica che poi restano disoccupati, o studenti che in dieci anni hanno dato solo tre esami. Ci si batta perché l'università favorisca solo i migliori e tra loro in particolare quelli indigenti. Se uno è abbastanza ricco da dare un esame all'anno prendendo solo 18 e comnunque facendosi mantenere, che paghi il triplo di quanto paga ora. Di contro siano create vere e proprie scuole dia vvaimento al alvoro e campagne di informazione volte alla rivalutazione del lavoro manuale. Allo stesso modo nell'amministrazione deve essere agevolato chi lavora di più e meglioabolendo 0gni graduatoria di anzianità e controllando severamente l'operato di tutti.

continua....

 
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