Avere sempre ragione, farsi sempre strada, calpestare tutto, non avere mai dubbi: non sono forse queste le grandi qualità con le quali la stoltezza governa il mondo?
(William Thackeray)
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« L'amore ai tempi della ... |
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E' esistito un posto dove ...
"Spegni i miei occhi: io ti vedrò lo stesso,
sigilla le mie orecchie: io potrò udirti,
e senza piedi camminare verso di te
e senza bocca tornare ad invocarti.
Spezza le mie braccia e io ti stringerò
con il mio cuore che si è fatto mano"
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"Io mi unisco al silenzio
io mi sono unita al silenzio
e mi lascio fare
e mi lascio bere
e mi lascio dire" -
"Cammino alle tue spalle. E non chiedo dove
il tuo cuore mi conduce. Ti seguo e come i fiori
sento l’orlo radente della tua veste …”
“Dopo stasera
come potrò più tornare a
quell’altra vita?”
-
“Invano cercheresti di evitare la mia voce
E di superare i muri dei miei elogi
Siamo cuciti dalla stessa stella
Che mi importa dei segni della notte
E della radice e dell’eco funebre che hanno nel mio petto
Ho questa tua voce per ogni difesa
Cosa sarebbe la vita se tu non fossi nata?
Una cometa senza mantello che muore di freddo
La mia felicità è guardarti solitaria sul divano del mondo
E questo bacio che gonfia la prua delle tue labbra
E questo sorriso come un vessillo davanti alla tua vita
E questo segreto che conduce le maree del tuo petto
Addormentato all’ombra dei tuoi seni”
-
“Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà”
-
-“Io so come correvi
e d’improvviso, ansimante,
attendesti rivolgendomi lo sguardo.
Sedevo accanto a te mentre dormivi;
la tua mano sinistra
giaceva come una rosa.”
-
“Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.”
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-
-"Amo in te le cose lontane
amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne”
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“Nella sete ricevono bevanda e nel buio,
guarda, i loro occhi si rischiarano di luce.
Lascia che sprofondino uno nell’altra
per resistersi a vicenda.”
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-
-“Per un po’ mi son lasciato immaginare che ero morto
e mi stava bene anche quello, almeno per un paio
di minuti, finchè non me ne sono ben reso conto: Morto.
Mentre me ne stavo lì sdraiato a occhi chiusi,
dopo essermi immaginato come sarebbe stato
se non avessi davvero potuto più rialzarmi, ho pensato a te.
Ho aperto gli occhi e mi sono alzato subito
e son ritornato a esser contento.
E’ che te ne sono grato, capisci. E te lo volevo dire.”
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“Chi dirà ciò che ci accadde?
Tutto ricuperammo per cui sempre
il tempo era mancato. Io stranamente maturai
ogni slancio di mai vissuta gioventù,
e tu vivesti, Amata, sul mio cuore
non so quale impetuosa fanciullezza.”
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“In sogno o a primavera
ti ho incontrata,
e ora attraversiamo insieme il giorno d’autunno,
tu stringi la mia mano e piangi.”
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“E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.” -
“Fammi un favore stamattina. Chiudi le tende e torna a letto.
Lascia perdere il caffè. Faremo finta
di essere in un paese straniero, innamorati.”
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“Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
…
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
…
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità”
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E' esistito davvero quel posto?
O l'ho solo sognato?
(quel che è stato lo è
per sempre)
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* Scatti tratti da “La stanza”
di Lorenzo Mattotti – Ed. Logos
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