Creato da Estelle_k il 01/04/2015

INFINITY

E S T E L L E

 

 

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--,--(@ AMAVA GUARDARE LE STELLE @)-'--,--

Post n°966 pubblicato il 13 Luglio 2021 da Estelle_k

 

POST VERDE.

Amava guardare le stelle,

le contemplava rapito col nasino all'insù

mentre le contava una ad una fino a quando

non perdeva il conto e allora doveva ricominciare.

Il momento più bello della giornata era proprio quello,

alla sera con la finestra aperta della camera da letto,

le cicale assordanti come sottofondo musicale

e lui che respirava l'aria della natura, finalmente.

L'ora di ossigeno, così la chiamava sua madre.

Non gli concedeva di più, diceva che era per la sua salute.

Si voltò a guardarla mentre dormiva nel grande letto

che divideva con lui. Era una madre premurosa,

tenera ma tenace, delicata ma non fragile. 

Si sentiva un bambino fortunato, tutti i bambini

avrebbero dovuto avere una madre così.

Un'ora di ossigeno era un privilegio.

Sai quante stelle poteva ammirare e contare

in un'ora.....infinite.

 

POST ROSSO.

Amava guardare le stelle,

punti luminosi su uno sfondo nero

come richiami irresistibili nelle tenebre.

Tutto cambiava nel suo mondo 

ma non loro;  immutate, perenni,
mai smettevano di essere corpi immortali
simili a seducenti divinità  piene di promesse.

Si accorse che il suo bicchiere era vuoto

e se lo riempì di nuovo.  Guardò la donna

che dormiva nuda sul suo divano

e la trovò bellissima,  attraente come due ore prima

quando l'aveva conosciuta al solito bar.

Ne aveva incontrate molte in quel modo,

ma lei era speciale e lo aveva capito subito.

Aveva un sorriso luminoso, il corpo sinuoso,

e gli occhi che le brillavano.

E poi si chiamava Stella,

un nome da far sballare di brutto.

POST BIANCO.
Amava guardare le stelle,

sin da piccolo erano sempre state 
un'ancora contro le onde infauste della vita,

il morso della quotidianità

e la tristezza della disillusione.
E ora guardava la sua vecchia madre malata,  

stesa su quel letto dove lui aveva dormito

negli anni dell'infanzia.
Era una stella morente ,  nei suoi occhi
vide la caducità della natura umana
e l'ineluttibilità del destino .    
Trattenendo le lacrime immaginò la sua morte
come una luce bianca di un tunnel,
un transito verso qualcosa di più luminoso.

Strinse teneramente quelle vecchie mani  

e le augurò il passaggio alla luce bianca dell'universo.
E solo in quell'istante realizzò finalmente

perchè da sempre aveva amato guardare le stelle....
 




 
 
 
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