Michelangelo De MeoBlog ufficiale del Dott. Ing Michelangelo De Meo - Studio Tecnico di Ingegneria in via Carso n. 26, Manfredonia (Foggia) 71043 tel-fax 0884536875 email: ingmichelangelodemeo@libero.it |
IDEE PER IL TERRITORIO GARGANICO
"E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile.
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo"
Michail Bakunin
Planimetria del Ponte che collega le Isole di San Nicola con il Cretaccio nella parte centrale e sulla sinistra l'Isola di San Domino.
Vista da San Nicola, della prima proposta progettuale del Ponte, si nota l'Isola verde di San Domino.
Vista dalla marina di San Nicola, della prima proposta progettuale, si nota in alto a sinistra la sezione trasversale del Ponte.
La sovrastruttura del Ponte in legno, le parti centrali saranno destinate ai box vetrati mentre le parti laterali al passaggio dei pedoni e bici.
Interno del ponte, nella parte centrale verranno realizzati dei Box-vetrina destinati ai comuni garganici e molisani che ne faranno richiesta mentre la parte laterale sarà destinata al passaggio pedonale e ciclabile.
Chi rinuncia ai sogni è destinato a morire. Ed è per questo che non rinuncerò mai a sognare!”
IL NUOVO BRIDGE EMOTIONS GARGANO
IL NUOVO BRIDGE EMOTIONS GARGANO
TREMITI ISLAND
Dopo diversi colloqui con i residenti, con le cooperative dei traghettatori e gli albergatori delle Isole Tremiti, si è giunti ad una nuova proposta progettuale condivisa dalla maggioranza, meno impattante, più snella, con costi dimezzati, che tiene conto delle esigenze dei barcaioli e del fututo sviluppo turistico basato sulla valorizzazione dell'Isola di San Nicola e della sua splendida Abazzia.
Presto verrà presentata l'idea progettuale alla popolazione per chiedere suggerimenti e la partecipazione attiva alle scelte progettuali. C'è ancora molto da lavorare....altre immagini sono visibili nella sezione foto (in alto).
ARCIPELAGO DELLE ISOLE TREMITI (FOGGIA)
Le isole Tremiti (dette anche Diomedee) sono un arcipelago dell'Adriatico, sito a 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano (Lago di Lesina) e a 24 ad est della costa molisana (Termoli).
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 496 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano e parte del suo territorio è dal 1989 riserva marina.
Albert Einstein: "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.”
Particolari costruttivi del montante centrale " fiore " che oltre a svolgere la funzione portante deve diventare il simbolo del Parco Nazionale del Gargano e della Riserva Marina
Vista notturna della sottostruttura, altamente scenografica per dare la possibilità ai traghettatori di far visitare il ponte anche dal mare.
Recuperiamo la memoria storica dell'antico ponte e realizzeremo rispettando l'ambiente un opera unica a livello mondiale...
...è una opportunità straordinaria per rilanciare con i fatti la nostra magica terra.
Attireremo il turismo internazionale, trasformando le Tremiti nel volano del territorio garganico ed entreremo nella storia...
VIDEO STORICI E VARI PONTI IN LEGNO
SCOPERTA DI VELIERI ALLE ISOLE TREMITI
Scoperta di un Brigantino austriaco e di un pelago barlettano alle Isole Tremiti dell'ing. Michelangelo De Meo di Manfredonia.
Servizio del dott. Sergio De Nicola inviato del TG3 Puglia, riprese di Carlo De Nittis.
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I MIEI BLOG AMICI
Un interrogativo emblematico quanto controverso quello di ricostruire il ponte alle Isole Tremiti. E ciò che è emerso dall’interessante convegno svoltosi nei giorni scorsi presso l’Auditoriuim di Palazzo Celestini promosso dall’Associazione "Centro Cultura del Mare" della nostra città. Intanto, meritevole di lode, è il "Centro Cultura del Mare" che coraggiosamente ha realizzato l’iniziativa, non già per prevaricare le autorità ed i cittadini delle stesse Isole Tremiti legittimati a decidere del proprio destino e della vocazione da dare al territorio sul quale vivono, bensì per porre all’attenzione della pubblica opinione problematiche che investono la provincia di Foggia, la Regione Puglia e l’intera Nazione, considerata la incommensurabile valenza turistico-paesaggistica ed economica che da dette Isole deriva. Ed è stato proprio ciò che è scaturito da detto incontro al quale hanno aderito autorevoli esponenti del mondo della cultura, della politica e del volontariato, attraverso i loro interventi. A sottolinearlo, dopo aver porto il saluto dell’Associazione alle Autorità, agli oratori ed al pubblico presente in sala, lo stesso presidente del sodalizio e moderatore dell’assise dr. Renato Sammarco nella sua breve ma incisiva prolusione. Subito dopo ha introdotto il primo relatore, il prof. Giovanni De Vita, ordinario associato di Antropologia e presidente del Corso di Laurea in Scienze dei Servizi Sociali presso l’Università di Cassino, Facoltà di Lettere e Filosofia. L’illustre concittadino ha parlato sul tema:"Le Isole Tremiti. Aspetti storici e socio culturali" Egli ha esordito nel sottolineare che: "ricostruire le vicende socio ambientali delle Isole Tremiti a Manfredonia, su invito del Centro Cultura del Mare, forse sembra un po’ azzardato, visto l’argomento. Fra l’altro lo scopo dell’odierno incontro è abbastanza chiaro: "Il ponte delle Isole Tremiti-leggenda o verità", con qualche pertinenza al mito ed alla storia delle stesse Isole , a partire da Diomede, alla costruzione dell’Abbazia ed i vari passaggi storici più significativi che hanno segnato quei luoghi. La devastazione e l’abbandono nel XIV sec. E la rifondazione nel XV sec da parte dei Canonici Lateranensi, la soppressione dell’Abbazia e l’incameramento dei beni da parte dei Borboni.nel 1792/93, la nascita della colonia penale,, il bombardamento del 1807 , la colonia coatta , il carcere della Marina Militare ed infine la istituzione della Riserva naturale avvenuta in data 14 luglio 1989, in occasione del 200° anniversario della presa dell’Abbazia durante la rivoluzione francese.
"Partendo da alcune ricerche eseguite nelle diverse Università per la mia tesi,- ha sottolineato l’ing. De Meo - sono venuto in possesso di alcuni documenti originali dai quali emergeva che sui fondali delle Isole Tremiti, giacevano i resti di un antico brigantino austriaco e di un altrettanto antico ponte in legno fatto costruire da Ferdinando II di Borbone che collegava le tre isole: S. Nicola, Cretaccio e S. Domino. "Il ponte,- continua l’oratore, - costruito interamente con legno lamellare, sarà lungo circa 550 metri e se realizzato, offrirà alla comunità locale innumerevoli vantaggi, sia logistici che economici., oltre che a rilanciare. L’Arcipelago Tremitese e l’intero territorio garganico sul mercato internazionale del turismo.
La stessa copertura sarà dotata, altresì, di canali per la raccolta delle acque meteoriche che, opportunamente convogliate in appositi serbatoi, potrebbero sopperire al fabbisogno idrico dell’intera comunità tremitese" Sono seguiti gli interventi del dott. Franco Salcuni, responsabile regionale di Legambiente e del dott. Nicola Vascello, assessore provinciale al turismo, nonchè commissario dell’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, i quali, ognuno per le proprie competenze hanno espresso il loro parere in merito ai temi rispettivamente assegnati.
Matteo di Sabato Fonte: http://www.manfredoniaeventi.it/news/c241008.htm |
Un progetto, al quale l'ingegnere Michelangelo De Meo lavora da sette anni, finora top secret ma già fonte di commenti e indiscrezioni di Titti Tummino Lui, il suo ideatore, lo chiama "Il ponte delle emozioni". E a guardare plastici e bozzetti, l´effetto è di certo suggestivo. Michelangelo De Meo è l´ingegnere di Manfredonia che ha progettato la struttura di 550 metri, rigorosamente in legno, per collegare le isole Tremiti. Un progetto, al quale lavora da sette anni, finora top secret ma già fonte di commenti e indiscrezioni, che vedrà ufficialmente la luce sabato prossimo nell´ambito di un convegno organizzato dall´associazione sipontina "Centro cultura del mare". «Un progetto unico - spiega De Meo - che relaziona nobili propositi passati ad avveniristici piani del futuro. Piani che consentiranno di accrescere la valorizzazione delle nostre aree territoriali». Già, perché l´idea dell´ingegnere si rifà a un antico progetto del re borbonico Ferdinando II.
«Il ponte in legno collegava tre isole, San Nicola con il Cretaccio e questo ultimo con San Domino - spiega De Meo - Venne realizzato nel periodo borbonico per quattrocento detenuti, quando l´arcipelago era una colonia penale, e ben presto smontato perché, causa le forti correnti, aveva bisogno di regolari interventi di manutenzione mai eseguiti». Sfruttando le tecnologie oggi disponibili e convinto che non esista futuro senza passato, ecco quindi che l´ingener De Meo ripropone oggi il progetto borbonico, già all´epoca uno dei ponti di legno più lunghi del mondo, con i suoi 500 metri. «Come il vecchio ponte - spiega - quello che spero di realizzare sarà interamente in legno lamellare, con un impatto ambientale minore rispetto a materiali che deturpano il territorio. Più economico, di facile montaggio ed esecuzione, sarà una struttura retrattile: in qualsiasi momento potrà essere smembrato». Sulla campata, all´interno della struttura, lo studio prevede la realizzazione di ottanta box turistici, destinati a diventare aree di promozione territoriale per i comuni pugliesi e molisani. Sarà suddiviso in aree ciclabili e pedonali consentendo, in determinate ore, il passaggio di motocarri elettrici per il trasporto delle merci. Arredato con panchine, schermi e telecamere subacquee, il ponte sarà rivestito da una copertura a falda e dotato di un potente impianto fotovoltaico per il rispetto dell´ambiente e il recupero dell´acqua piovana. La realizzazione, secondo il progetto, consentirà la creazione di 16 nuovi attracchi per i natanti e l´occupazione di un migliaio di persone. Tempo di costruzione, un anno e mezzo; costo, venti milioni di euro, ricavati essenzialmente con fondi privati e dalla vendita degli 80 box a istituzioni pubbliche e non che ne facessero richiesta, «quindi a costo zero per lo Stato». «Ritengo che il territorio garganico abbia bisogno di grandi simboli - sottolinea De Meo - come la Torre Eiffel, il Ponte Vecchio, il Colosseo, opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori, attirando il turismo internazionale. Oggi, per attirare i turisti sul Gargano non bastano più le coste e il mare cristallino. Serve qualcosa che altre località non hanno, un´idea innovativa, che susciti curiosità, sia polivalente, produca reddito, crei occupazione». Sabato dunque il debutto del "ponte delle emozioni". L´appuntamento, patrocinato fra gli altri da Regione Puglia, Confindustria Foggia e club Unesco "Federico II" di Lucera, è all´auditorium di Palazzo dei Celestini a Manfredonia, alle 17,30. Al convegno, che sarà aperto dal dott.Renato Sammarco, presidente del Centro cultura del mare, si discuterà di problematiche di tipo storico-sociale, ambientale e turistico con gli interventi di Giovanni De Vita, docente dell´Università di Cassino, dott. Franco Salcuni, della segreteria regionale di Legambiente Puglia, e Nicola Vascello, assessore provinciale a Turismo e sport. |
Post n°13 pubblicato il 19 Agosto 2010 da ingmichelangelodemeo
Un sondaggio del blog del Quotidiano sul ponte delle Tremiti La creatività, propellente per lo sviluppo economico e sociale. Sono le idee che muovono la storia. E potrebbero farlo ancora di più in una terra, come la Capitanata, straordinariamente ricca di talenti. Non è per niente vero che lo viluppo lo fanno i grandi gruppi industriali, gli investitori. Lo sviluppo cammina prima di tutto sulla gambe degli uomini che lo interpretano, diventandone protagonisti. Il problema è che i “profeti” dello sviluppo creativo in questa parte della Puglia restano spesso inascoltati. Le idee di cui sono portatori vengono ritenute intriganti fantasie, quando non proprio amenità. Invece sono sfide, che potrebbero aprire nuovi spazi di crescita per la comunità, nuove potenzialità per il territorio, nuove attrattività. Ma è stato proprio a furia di non ascoltarli, di tentare di difendere l’indifendibile, di non capire che il futuro della provincia di Foggia passa per un profondo e radicale mutamento, che lo sviluppo si è accartocciato. In altre parti della Puglia questi profeti sono stati ascoltati: vedi il Salento. Le idee recano in se stesse novità, mutamento, a volte rivoluzione. Eppure, in Capitanata non mancano certamente le idee. Oggi ad Apricena si concluderà una interessante rassegna di architettura: Contemporanea, racconto per immagini delle idee e del lavoro di alcuni tra i migliori giovani architetti di Capitanata. L’appuntamento, che mette in mostra opere realizzate nei luoghi d’origine dei giovani architetti protagonisti dell’iniziativa, si svolgerà nella Galleria Con[fine], in via Marconi 42 ad Apricena. Ognuno, per proprio conto ed in maniera biografica, prova a stabilire un dialogo con il territorio di appartenenza, affidando al progetto di architettura la speranza di una continuità fra tradizione e innovazione. La mostra si presenta come momento di riflessione sui temi dell’identità, in una roboante e chiassosa omologazione dei linguaggi dell’architettura contemporanea. L’iniziativa, organizzata dalla Galleria Con[fine] con la collaborazione di Claudio Grenzi Editore, è promossa da Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) col patrocinio della Provincia di Foggia e dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Foggia. Altra idea da mettere in vetrina è il progetto del ponte tra le isole Tremiti, di cui si è recentemente occupata anche la televisione nazionale, e di cui è autore Michelangelo De Meo e che intervistiamo in altra parte del giornale. Architetti ed ingegneri in passerella, che si incontrano con la cittadinanza, che propongono idee nuove, e stimolanti, che incidono profondamente sul territorio, lo disegnano, e forse lo ridisegnano, attrezzandolo alle molte sfide che il futuro ci riserva. Non sempre ricevendo dal territorio una giusta risposta. La realizzazione del ponte potrebbe essere una idea vincente per la consacrazione turistica del Gargano messa a dura prova dagli incendi. Eppure il progetto dell’ing. De Meo non ha sfondato, anzi c’è chi dice che venga guardato con una certa ostilità dagli amministratori tremitesi. Il blog del Quotidiano di Foggia lancia da oggi un sondaggio tra i suoi lettori, per verificare il gradimento dell’idea di Michelangelo De Meo. Lo sviluppo ha bisogno del nuovo. Esemplare, in questo senso, la citazione che apre il sito della Galleria Confine, che promuove la rassegna di Architettura di Apricena: “Il margine per definizione è qualcosa che si colloca al limite, lontano dal centro. Talvolta, però, proprio per sua intrinseca forza, finisce per diventare luogo di nuove centralità.” La Capitanata ha bisogno proprio di queste: che queste “idee a margine” diventino propulsori per una nuova centralità. |
Michelangelo De Meo, ingegnere, è l’ideatore ed il progettista del “ponte delle Tremiti” di cui si è occupata recentemente anche la televisione nazionale. Ingegnere, come le è venuta l’idea di un ponte di collegamento tra le isole dell’arcipelago diomedeo? “Dopo intense ricerche storiche sono riuscito a scoprire un carteggio inedito che attesta l’esistenza di un antico ponte in legno, realizzato da Ferdinando II di Borbone, che collegava verso la metà del 1800 le Isole Tremiti tra di loro e dopo aver studiato attentamente la storia delle isole, del ponte e i motivi per i quali esso non è più presente, ho riproposto un nuovo collegamento che oltre a risolvere numerosi problemi locali, rilancerà e attirerà alle Isole Tremiti, sul Gargano e sul Molise il turismo internazionale sviluppando l’economia dell’intero territorio. Oggi, per attirare il turismo internazionale sul Gargano non bastano più le coste e un mare cristallino, serve qualcosa che altre località non hanno, un simbolo unico a livello mondiale, come la Torre di Eifell, il Ponte Vecchio… A causa degli incendi che hanno colpito il Gargano e per scelte politiche turistiche discutibili, il nostro territorio ha subito negli ultimi anni un calo delle presenze turistiche e quindi occorre un’idea innovativa forte, che susciti curiosità, che sia polivalente, che produca reddito, che sia utile ai tremitesi, che crei occupazione.” In cosa consisterà il suo ponte? “La mia idea è di realizzare un ponte pedonale e ciclabile che colleghi l’Isola di San Nicola con il Cretaccio e quest’ultimo con San Domino, come succedeva nel periodo borbonico. Deve essere un ponte abitabile, vivo, che non deve essere solo un luogo di passaggio, ma di osservazione, di riposo, di socializzazione, di educazione ambientale e di promozione turistica, tipo il Ponte Vecchio a Firenze o il Ponte di Rialto sul Canal Grande a Venezia. Il ponte è stato progettato in modo tale da integrarsi con l’ambiente e in armonia con tutto ciò che lo circonda, esso deve arricchire il paesaggio ed essere un monumento. Sul ponte ci saranno dei box destinati ad attività compatibili con i fini istitutivi del Parco Nazionale del Gargano e della Riserva Marina che non intaccheranno l’economia dei residenti e che avranno la funzione di promuovere le città del Gargano, della Puglia e del Molise, incentivando i turisti a recarsi anche verso le località garganiche e pugliesi, in questo modo si riuscirà a distribuire il turismo su tutto il territorio facendo diventare le Tremiti il cuore pulsante del Gargano”. Ma non si tratta di un’opera di difficile realizzazione assai lunga da costruire? “No, perché il ponte sarà realizzato in legno, per ricordare la presenza della vecchia struttura, e perché il legno è un materiale naturale, di aspetto gradevole, che crea un impatto ambientale minore rispetto ad altri materiali. È più economico, di facile montaggio, di veloce esecuzione, ma soprattutto è un’opera non permanente, transitoria, che ha bisogno di manutenzione per aumentare la durabilità. Il ponte potrebbe essere realizzato in appena un anno e mezzo.” Nel progetto ha studiato altre caratteristiche innovative? quali aspetti lo rendono particolare? “Diversi. È particolarmente interessante la copertura a falda, che ho preferito perché: si tratta di un ponte abitato destinato a varie attività di promozione turistica e culturale, e inoltre questo tipo di copertura darà la possibilità di realizzare un grande impianto fotovoltaico e rispettare l’ambiente e permetterà di recuperare una grande quantità di acqua piovana che è una risorsa rara sulle isole e aumenterà la durabilità del ponte stesso. La realizzazione del ponte creerà almeno altri 16 attracchi per i natanti, alcuni da ambo i lati delle pile e altri recuperando le bitte presenti sul Cretaccio.” Quali pensa possano essere i benefici che la realizzazione dell’opera arrecherà al territorio? “Molti, a partire dall’introito economico e dalla visibilità internazionale per tutti i comuni garganici e molisani. E poi la possibilità di trasporto delle merci anche in condizioni avverse del mare, lo sviluppo delle attività legate al parco; la riduzione dei costi di gestione sulle isole: basta una sola sede Comunale, un solo ambulatorio, una sola guardia medica, un solo eliporto. L’impianto fotovoltaico presente sulla copertura produrrà una quantità di energia sufficiente per illuminare l’intero arcipelago, con la contestuale riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico dovuto alla centrale a gasolio di San Domino. Il miglioramento degli indicatori per il rispetto e la sostenibilità ambientale, provocherà un ulteriore valore aggiunto, collocando le Tremiti al primo posto tra le migliori località balneari.” Quale pensa potrà essere l’impatto dell’opera, in termini di presenze turistiche e di livelli occupazionali? “L’opera è destinata a dare un forte impulso alla destagionalizzazione: prevedo che arriveranno dopo pochi anni dalla sua realizzazione almeno 400.000 turisti all’anno su tutto il Gargano. In termini occupazionali, i benefici possono essere valutati nella la creazione di almeno 500 posti di lavoro alle Tremiti e 500 per indotto sul Gargano.” Veniamo ai costi, che non dovrebbero essere proprio poca cosa… ma se sono questi i benefici… “Credo che si tratti di un vero e proprio investimento. L’opera ha un costo di circa 20 milioni euro, ma potrebbe essere realizzata essenzialmente con i fondi dei privati e dalla vendita degli 80 box da 30 mq ciascuno che sorgeranno sul ponte, ai comuni pugliesi, molisani e alle istituzioni pubbliche che ne faranno richiesta, senza intaccare l’economia dei residenti che al contrario sarà valorizzata, a costo zero per lo Stato. È un’opera unica nel suo genere. Il ponte sarà lungo circa 555 metri, largo 11, con un altezza di 11 metri. Concludo con una frase famosa di Albert Einstein: Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.” |
Post n°11 pubblicato il 14 Agosto 2010 da ingmichelangelodemeo
Sono l’ Ing. De Meo Michelangelo, ingegnere civile edile, libero professionista di Manfredonia, studioso e storico delle Isole Tremiti. Dopo intense ricerche storiche sono riuscito a Infatti, il progetto è unico a livello mondiale per le sue innovazioni tecniche e tecnologiche, ed è eco-compatibile, e darebbe la possibilità alle Isole Tremiti, al territorio Garganico, alla Regione Puglia e al Molise di presentarsi a livello mondiale. Ritengo che il territorio Garganico abbia bisogno di grandi simboli come la Torre di Eiffel, il Ponte Vecchio, il Colosseo, le Piramidi, la Tower Bridge di Londra ecc..opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori ed hanno attirato il turismo internazionale. Oggi, per attirare il turismo internazionale sul Gargano non bastano più le coste e un mare cristallino, serve qualcosa che altre località non hanno, un simbolo unico a livello mondiale . Per far conoscere le Tremiti e per indotto il Gargano, la Puglia e il Molise nel mondo occorre un’idea innovativa unica al mondo, che susciti curiosità, che sia polivalente, che produca reddito, che faccia parlare di sé, che sia utile ai tremitesi, che crei occupazione ecc., bisogna investire nelle grandi opere perché sono loro che creano il turismo internazionale... Vedete il servizio del TG3 Puglia
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INFO
LINEA BLU RAI 1
L'ing. Michelangelo De Meo di Manfredonia intervistato da Donatella Bianchi durante la puntata di LineaBlu su Rai Uno del 15 agosto 2009.
Mostra la scoperta storica dell'esistenza del vecchio ponte in legno che collegava le Isole Tremiti tra di loro e la nuova proposta progettuale di un nuovo ponte in legno.
TELEGIORNALI NAZIONALI
Servizio del Dott. Sergio De Nicola per il TG3Puglia, sulla scoperta dell'esistenza di un vecchio ponte in legno borbonico collegante le Isole Tremiti tra di loro e una nuova proposta progettuale dell' Ing Michelangelo De Meo di Manfredonia.
Servizio della dott.sa Enza Calitri su TeleNorba della scoperta dell'ing Michelangelo De Meo di Manfredonia sulla scoperta di un ponte in legno esistito alle Isole Tremiti.
TELEREGIONE MOLISE
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ULTIMI COMMENTI
PARERE DEI POLITICI, STAMPA E INGEGNERI
IL PARERE DEI POLITICI
Interviste agli assessori della Provincia di Foggia ass. all'ambiente avv. Stefano Pecorella, ass. al turismo Nicola Vascello, ass. al personale Gabriele Mazzone, al responsabile regionale di Legambiente dott. Franco Salcuni, tratto dal convegno " il ponte delle Isole Tremiti" organizzato dal Centro Cultura del mare di Manfredonia.
Interviste di Saverio Serlenga, regia di Andrea Colaianni della Gargano Television. Prima parte
IL PARERE DELLA STAMPA
550 metri di costruzione in legno per unire due sponde, 80 box turistici all'interno della struttura. Da un'idea di Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie il colosso del Gargano di Michelangelo De Meo
IL PARERE DEGLI INGEGNERI
Interviste agli ingegneri della Provincia di Foggia, all'ing. Michelangelo De Meo progettista del Ponte, all'ing. Michele Prencipe esperto di fonti rinnovabili, all'ing. Franco Di Bari consigliere del consiglio dell'Ordine di Foggia, tratto dal convegno " il ponte delle Isole Tremiti" organizzato dal Centro Cultura del mare di Manfredonia.
Interviste di Saverio Serlenga, regia di Andrea Colaianni della Gargano Television. Seconda parte
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Email: ingmichelangelodemeo@libero.it
Ho firmato la petizione Costruiamo il Ponte che collegherà le Isole Tremiti tra di loro.
SI COMUNICA
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attraverso immagini, articoli e video, reperiti dalla rete e considerate di pubblico dominio. Ove involontariamente sia stato violato qualche diritto di copyright, i detentori possono contattarci all' indirizzo email: ingmichelangelodemeo@libero.it e provvederemo alla rimozione immediata. Ci scusiamo in anticipo per l'eventuale violazione.
Grazie a chi crede nell'idea e mi ha sostenuto sempre.
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Sono presenti oltre 2200 contatti tra cui politici, professionisti, manager, docenti universitari ecc.
RISERVA NATURALE MARINA DAL 1989
IL GARGANO
I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE
PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
I luoghi più belli del Gargano
La stupenda canzone dell'indementicabile Sergio Endrigo interpetrata magistralmente da Baglioni, accompagnata da immagini del Gargano, una delle zone di mare più belle 'Italia.
L'ARCIPELAGO DELLE TREMITI
RISERVA MARINA DAL 1989
PARADISO DEI SUB
IMMERSIONE ALLE TREMITI CHE MOSTRA LA STATUA DI PADRE PIO riprese di Andrea Menghini Scubateam Italia
Geo & Geo che mostra le grotte scavate dai monaci presenti sotto l'Abbazia dell'Isola di San Nicola.
Panoramica sulle splendide coste delle Isole Tremiti nel Gargano in Puglia
Viaggio nell'arcipelago delle Isole Tremiti,con filmati costieri e subaquei.
Seconda parte del magnifico viaggio nell'arcipelago delle isole tremiti,con filmati costieri,subaquei e storici.
Prima o poi si farà..è solo questione di tempo!!
INFRASTRUTTURE CHE RILANCERA'
Il Porto e la Città di Peschici
Il Porto e la Città di Vieste
Il Porto e la citta di Mattinata
Il nuovo Porto di Rodi
Il nuovo Porto in costruzione di Manfredonia
Aereoporto di Foggia
VICO GARGANICO
Sannicandro garganico
Città di Lesina
La banchina di San Domino
La Banchina di San Nicola
Il Porto e la Città di Termoli
I GRANDI SIMBOLI NEL MONDO
La Torre di Eiffel Parigi Francia
Le 7 meraviglie del Mondo
La Muraglia Cinese, Il Cristo Redentore, il Colosseo, Petra,Citta di Chichèn Itzà ecc
Dubay il grattacielo più alto del mondo
Simboli mondiali
Il Ponte Vecchio Firenze Italia
Cupola del Brunelleschi Firenze Italia
Centro Pompidou Parigi Francia
Tower Bridge Londra Inghilterra
Sydney Australia
Ponte di Brooklyn New York
Gloden Gate Bridge San Francisco California
ALCUNI DEI TANTISSIMI PONTI IN LEGNO RICOSTRUITI
PONTE DI BASSANO SUL BRENTA
Il ponte preesistente dal 1209, Progettato e costruito dal Palladio nel 1569, demolito e ricostruito nel 1948.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_Vecchio_(Bassano_del_Grappa)
Video amatoriale che mostra il ponte
Ponte di Kapellbrücke (Ponte della Cappella) Lucerna, Svizzera
Il più antico ponte in legno d'Europa, costruito nel XIV secolo, distrutto da un disastroso incendio nel1993, fedelmente ricostruito in soli 8 mesi.
Bridge Kintai-Kyo Giappone
Costruito nel 1673, ricostruito nel 1953.
http://en.wikipedia.org/wiki/Kintai_Bridge
Ponte sul Reno a Stein-SacKingen
costruito nel 1270, ricostruito nel XVI sec
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Inviato da: tattoosupplies888
il 08/09/2010 alle 09:51