la scatola di latta

vero verissimo...abbastanza vero, si puo' avvolgerla su se stessa e farla funzionare senza mettere in tensione 'anello debole...;)

non mi stupisco più di nulla

e alla fine questo mondo virtuale e' un momento per incontrare , per scambiare riflessioni, qualcosa di se. Vero che molte persone portano una parte di se che forse non e' in armonia con il resto...peccato

ciao trudy, :) vedi di farti sentire più spesso, aspetto tue notizie

Ink Ink Ink ti ci è voluto un po per capire che questo mondo virtuale nn è per persone sincere e vere io l'ho capito anni fa e ne sono uscita per sempre nn mi va e nn sento il bisogno di tornarci. Spero che tu stai bene e che comque trovi altrove quello che qui dentro nn troverai mai!!!

Tadaaaaaaaaaannnnnnnnnnnnnn, tu ripensi troppo al passato, e soprattutto rileggi troppo :-D

Sinceramente penso che Skype sia decisamente meglio di Libero. Ieri sera ,una persona mi ha chiesto di provare a collegarmi con il mio Mac alla chat,risultato succedeva anche a me che appariva fuggente come un lampo la richiesta di dare l'autorizzazione al mio computer per l'accesso. Lui ha provato a cliccare sul suo computer e ne è uscita una ditta di Cinisello Balsamo che chiedeva l'autorizzazione in nome di digiland. Questo mi ha fatto riflettere se è il caso di tenere il blog su questa piattaforma! :-) Laura

Eh no, ma tu le battute però me le servi su un piatto d'argentooooo :-))) vabbè, starò buona, tadaaaaaaannnnnnn

Taaddaaaaaaaaaaaaaaaaannnnnnnnnn :-)) Ecchime qua :-) Ti dirò, non è stata neanche una decisione sofferta, e tu lo sai. Ho solo, come hai detto tu, chiuso un ciclo e non aveva senso continuare. Certo è, che sono davvero lusingata che tu mi abbia dedicato un post. Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii tadaaaaaaaaannnnnnnnn, e ogni tanto collegati la sera su skype nè :-))

piacere mio laura. ti rispondo qui e mi riferisco al tuo commento sul blg florealexa. giustamente arrivi ad un punto di mettere le cose sul piatto della bilancia e ti rendi conto che non ne vale più la pena e allora il "chi me lo fa fare" è un dubbio più che ragionevole