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L'inquinamento elettromagnetico in casa

Post n°70 pubblicato il 26 Luglio 2009 da hermit6
 

L'uomo è stato sempre circondato da invisibili campi di forza di origine naturale: il campo magnetico della terra, del sole, le scariche elettriche che si propagano durante i temporali, e persino la luce ed il calore possono essere definiti campi elettromagnetici.
Mentre questi campi sono innocui per l'organismo umano, l'inquinamento elettromagnetico (elettrosmog) è rappresentato dall'alterazione di questo livello naturale. Il problema sollevato in questi ultimi anni viene dal fatto che, con lo sviluppo tecnologico, il normale livello di emissione elettromagnetica si è innalzato così tanto da diventare una minaccia per la salute.
nelle zone ad alta concentrazione umana la presenza di campi elettromagnetici nocivi è molto alta, e attualmente non si sa ancora con certezza cosa questo comporti sull'uomo e sull'ambiente a breve come a lungo termine.

L'elettrosmog e la salute

Secondo recenti studi, l'esposizione dell'organismo umano a una fonte di campi elettromagnetici (ad alta o bassa frequenza) può causare una serie di disturbi, cronici o acuti, a carico del sistema uditivo (disfunzioni, ronzii e rumori anomali nell'orecchio), dell'occhio (irritazione o alterazione del cristallino) e del sistema riproduttivo maschile (riduzione nella produzione degli spermatozoi e calo del desiderio). L'Istituto Superiore della Sanità parla addirittura di una correlazione tra sovraesposizione ai campi magnetici e insorgenza della leucemia infantile. Sono attualmente allo studio, infatti, casi di tumore insorti in persone che abitavano vicino ad installazioni radar.
Da ciò si può intuire quanto sia importante limitare al minimo la propria esposizione ai campi magnetici.

L'elettrosmog in casa

La casa dovrebbe essere un rifugio, il luogo del riposo e del benessere. Molto spesso non è così: l'inquinamento (di ogni genere: dell'aria, acustico...) raggiunge anche le mura domestiche, inficiando tutte le attività di relax e rigenerazione necessarie per una vita sana, come ad esempio il sonno e l'alimentazione.
L'elettrosmog è molto frequente nelle case moderne, ed è dovuto a due fattori principali:

  • fattori esogeni: la casa si trova vicino (meno di 2 km) a linee elettriche ad alta tensione, impianti radar ad alta potenza, ripetitori (televisivi, radiofonici o di telefonia mobile) e stazioni di alimentazione elettrica per le ferrovie e le case;
  • fattori endogeni: l'impianto elettrico della casa (e degli apparecchi in essa presenti) non è adeguatamente schermato.

Nello scegliere una casa nuova, fare attenzione a questa distanza di sicurezza dalle grandi fonti di emissione elettromagnetica.

Consigli per la casa

  • Chiedere al proprio elettricista di collocare in tutto l'impianto elettrico degli interruttori speciali, che inibiscono il passaggio di corrente quando non è richiesta, specialmente nelle camere da letto;
  • acquistare soltanto apparecchi elettrici a norma CE;
  • non collocare tutti gli elettrodomestici e le apparecchiature elettriche in un'unica stanza: si creerebbe una dannosa concentrazione di elettromagnetismo;
  • evitare che i soggetti sensibili (bambini e anziani) stiano troppo vicini agli elettrodomestici in funzione, fonte di eccellenza delle emissioni elettromagnetiche domestiche;
  • ridurre al minimo i tempi di effettiva esposizione ad un'apparecchiatura elettrica (forno, computer...);
  • attenzione agli asciugacapelli e ai rasoi elettrici: emettono un elevato campo elettromagnetico, soprattutto a breve distanza, per cui sarebbe consigliabile utilizzarli per il minor tempo possibile.

Il telefono cellulare

In questo campo regna una forte confusione, e gli studi in merito si succedono freneticamente, rubando titoli sui quotidiani e smentendosi l'uno con l'altro.
E' stata tuttora dimostrata una correlazione tra eccessivo uso di telefoni cellulari e una certa diminuzione della memoria, soprattutto quella a breve termine.
In ogni caso, il telefono cellulare provoca un forte campo elettromagnetico proprio all'altezza del cervello causando, dopo una lunga conversazione, un aumento di uno - due gradi della temperatura dell'encefalo, con ripercussioni non ancora ben chiarite.

E' giusto quindi limitarne molto l'utilizzo (che è già sconsigliato, per ovvie ragioni, ai portatori di pace-maker), preferendo i modelli con l'antenna estraibile (che tiene un pò più lontane le radiazioni dalla testa), usando un sistema viva-voce (raccomandabile soprattutto in automobile, sia per obbligo di legge che per sicurezza: il calo di attenzione durante la conversazione rallenta i riflessi e aumenta il rischio di incidente) e preferendo i modelli GSM ai vecchi ETACS.

 
 
 
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