Post n°281 pubblicato il 11 Febbraio 2010 da intemperanti
Tra neve, pedaggi e code alle poste il mio sottile senso d’esserci si sciacqua con vino da due soldi. |
Post n°280 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da intemperanti
non posso vivere una vita convenzionale come la tua. io voglio tutto. le discese ardite e le risalite stordite. la crema in mezzo. certo, potrei offendere qualche naso dal sangue blu col mio incedere vanitoso e il mio odore muschiato. io non sarò mai il prediletto dei cosiddetti Padri della città che schioccano la lingua, si allisciano la barba e parlano di quello che deve essere fatto di questo Homer Simpson. Homer Simpson, La rivale di Lisa. |
Post n°279 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da intemperanti
il giroscopio del tuo culo all'ingrasso è la misura dei miei weekend postmoderni, adesso lo sai. è tutto un filo troppo complicato. 'sta tutto nell'avere o non avere la grana' grugnisci, poi esci dalla gabbia. sarà, ma la prima impressione è che i soldi non ti abbiano giovato granchè. dov'è finita la poesia di quella tua milonga lercia, le tue calzette scompagnate e le tue sveltine a domicilio? proprio tu poi, in questa suburra italica con le pezze al culo sempre più grosse che hai fatto più soldi di Creso? dio quant'è infelice questa fortuna. |
Post n°278 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da intemperanti
entra in casa con la sciarpa di lana spessa tirata su fino al naso. -poco fa sul bus un tizio si è alzato improvvisamente dal proprio posto e ha cominciato a gridare SANGUEEE SANGUEEE SANGUEEEEEEEEEEEEEE -è terribile. per quello porto sempre l'Ipod. -piantala, insomma non mi aspettavo che qualcuno facesse qualcosa, il tizio era chiaramente fuso. però nessuno gli ha nemmeno dato un'occhiata, niente. annuisco solo perchè sento di doverlo fare, -milano è una città davvero tentacolare. -e questo cosa c'entra. -non togliermi la mia banalità quotidiana, te ne prego. scioglie la sciarpa stretta a cappio attorno al collo e la appende dietro la porta, ad un gancio che non avevo mai visto prima d'ora. mi stupisco, ogni giorno che passa, di come il mio orizzonte degli eventi si restringa inesorabilmente. -milano è così indifferente-, prosegue. adoro queste sue ingenuità da Bambi ancora umido di placenta. la sento accendersi una sigaretta, -come fai ad avere un figlio in una città così. ups, -siamo incinti?- potete sentirmi trasalire immagino. una risata come perle che scivolano su un tavolo di cristallo. -lo vorresti? -siamo solo ospiti di questa caduca esistenza, amore mio, volere o non volere sarebbe solo un atto di estremo narcisismo. -ah! che gran cazzone sei. -mi adori per questo, no? -per quello e perchè riesci a parcheggiare ovunque. -hanno chiamato i tuoi. -uh, che dicono? -le solite cose.. uh, sapevi di essere nata in un holiday inn? -cioè? -tua madre mi ha fatto promettere di non dirtelo ma era troppo gustosa. devi fartela raccontare, è davvero uno spasso. -vado a farmi una doccia. -oki -... -... -... -amò? -sì? -non sono più molto convinto delle tende optical sai.. |
Post n°277 pubblicato il 28 Novembre 2008 da intemperanti
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Post n°276 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da intemperanti
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Post n°275 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da intemperanti
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Post n°274 pubblicato il 14 Settembre 2008 da intemperanti
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Post n°273 pubblicato il 25 Giugno 2008 da intemperanti
L: zia |
Post n°272 pubblicato il 15 Maggio 2008 da intemperanti
L: -ou |
Post n°271 pubblicato il 15 Aprile 2008 da intemperanti
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Post n°268 pubblicato il 29 Marzo 2008 da intemperanti
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Post n°267 pubblicato il 27 Marzo 2008 da intemperanti
La Santanchè nel salotto di Vespa. Lei, circa gli immagrati irregolari, che dice una cosa tipo: 'mettiamo il problema della sanità... gli immigrati, prima li curo, poi li faccio espellere e li mando nelle patrie galere'. ora, bestemmiare è brutto, però cazzo, dire simili cazzate non è 'Apologia della stronzaggine'?. 'certo che anche tu... vedere Vespa..', direbbe il pernicioso amico col dono della sintesi. e c'ha ragione, perchè non è che posso farmi i cazzi miei per mesi come il Naufrago dell'Interiore (in stile Into The Wild), e poi sparare a zero come se fossi stato in trincea a difendere la linea del Piave per lunghi inverni. però, cazzo, anche risvegliarsi come un orso dal letargo e scoprire che non cambia mai un cazzo di niente è mica bello. che poi mi dici 'adesso c'è il PD', gonfio d'orgoglio. sì. ma se tu a Walter gli volevi davvero bene gli dicevi 'vai pure in Africa e salutami il baobab, come avevi pensato..'. che io a un amico gliel'avrei mai augurata una sciagura del genere. leader del PD.. con lo PsicoNano di fronte. e andiamo. io a un amico gli portavo il Pecorino tipico fino a Timbuctù, piuttosto che trattenerlo in Italì.. se faccio mente locale trovo almeno una dozzina di amici che hanno scelto di fuggire dall'italica provincia. la fuga dei cervelli. ma de che. non serve un cervello, bastano un minimo di coglioni. mica per niente gli italiani che incontro all'estero, quelli che se ne sono andati perchè ne avevano pieni i maroni, sono gente meravigliosa. poi magari c'hanno la malinconia di casa, lo struggimento del portone di casa. ma perdio, sono vivi. gente che mica se li succhia, gli 'Amici di Maria'. |
Post n°266 pubblicato il 06 Gennaio 2008 da intemperanti
quelli che bu. quelli che aiuto. quelli che il sole anche di notte. quelli che non te lo avevano spiegato però. |
Post n°265 pubblicato il 29 Novembre 2007 da intemperanti
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Post n°264 pubblicato il 13 Ottobre 2007 da intemperanti
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Post n°263 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da intemperanti
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Post n°262 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da intemperanti
'L'uomo moderno non si preoccupa della sua memoria, attorniato com'è dalla memoria imagazzinata. Ha tutto a portata di mano: enciclopedie, manuali, dizionari, compendi. Biblioteche e musei, librerie antiquarie e archivi. Cassette audio e cassette video. Internet. Riserve inesauribili di parole, di suoni e di immagini conservate in case, magazzini, cantine e soffitte. Se è un bambino, gli insegna tutto la sua maestra, se è uno studente, ricorre al professore. Nessuna, o quasi nessuna di tali istituzioni esisteva ai tempi di Erodoto. L'uomo sapeva soltanto ciò che la sua maestra riusciva a trattenere. Alcuni rari eletti imparavano a scrivere su rotoli di papiro e tavolette d'argilla. Ma gli altri? La cultura è sempre stata un'occupazione aristocratica. Ogni volta che si scosta da questo principio, perisce. Nel mondo di Erodoto l'unico (o quasi l'unico) depositario della memoria è l'uomo. Se si vuole conoscere ciò che è stato memorizzato, bisogna consultare l'uomo. Se quest'uomo vive lontano dobbiamo metterci in cammino, raggiungerlo e, una volta trovato, sederci ed ascoltare ciò che ha da dirci. Ascoltare, memorizzare, magari annotare.' Ryszard Kapuscinski |
Post n°260 pubblicato il 23 Settembre 2007 da intemperanti
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Post n°259 pubblicato il 18 Settembre 2007 da intemperanti
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Inviato da: intemperanti
il 21/01/2009 alle 20:17
Inviato da: MalfosiaMK
il 20/01/2009 alle 12:38
Inviato da: Ekainikola
il 10/12/2008 alle 14:19
Inviato da: Ekainikola
il 02/12/2008 alle 23:20
Inviato da: nikiv777
il 11/10/2008 alle 15:14